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Villa Liverpool a Muralto

Cosa ci fa una villa chiamata "Liverpool" nel cuore del Locarnese, più precisamente a Muralto? La risposta è legata all'affascinante storia di Lodovico Pedroni, commerciante di origini ticinesi che in Inghilterra trovò fortuna e ricchezza. Nato nel 1803 a Mergoscia, lui e i due fratelli persero la madre in giovanissima età e si trasferirono a Locarno in cerca di lavoro. Alcuni anziani consigliarono loro di spostarsi a Cannobio per diventare spazzacamini, ma la fame e la povertà furono fatali per due di loro. Rimase solo Lodovico che viaggiò per tutto il nord Italia e giunse infine in Inghilterra dove divenne aiutante di un venditore ambulante e, al momento della morte di quest'ultimo, ereditò la sua cassetta piena di aghi, fili, merletti e stringhe. Pedroni vi aggiunse gioielli e bigiotteria e affittò una stanzetta dove si prodigò anche in riparazioni di vario tipo. Il locale divenne presto un negozio con vetrina e il ticinese ne approfittò per costruire orologi in oro e investire in campo assicurativo e commerciale, per esempio acquistando navi provenienti dall'India e dall'Africa considerate perdute che dopo diverse settimane facevano ritorno nei porti inglesi. Dopo essersi sposato e aver avuto cinque figli (la moglie e due di loro, tuttavia, morirono nel giro di pochi anni), Pedroni fece ritorno a Locarno in compagnia delle tre figlie e costruì Villa Liverpool nel 1857; cinque anni più tardi, si narra, arrivò addirittura Giuseppe Garibaldi a onorarlo con una visita e un tè sorseggiato nel giardino. Novanta.

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