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Cronostoria

Nelle pecore è conosciuta da secoli una malattia denominata scrapie, che in inglese significa "grattarsi". L'intenso prurito, unitamente a disturbi della locomozione dovuti alla difficoltà di coordinare i movimenti, costituisce infatti il sintomo principale di questa malattia del sistema nervoso centrale. La scrapie è molto diffusa in alcuni paesi (es. Inghilterra) e molto rara in altri (es. Svizzera, Australia, Nuova Zelanda).

A partire dal 1986 è stata osservata in Inghilterra una nuova malattia dei bovini, caratterizzata da disturbi progressivi a carico del sistema nervoso centrale, dall'esito sempre letale. Dopo alcuni anni di indagini epidemiologiche i ricercatori inglesi hanno postulato che la causa di questa nuova patologia è dovuta al foraggiamento dei bovini con mangimi contenenti farine di origine ovina, contaminate dall'agente infettivo della scrapie.

Oggi l'ipotesi più accreditata è che l'origine del contagio sia dovuto ad un bovino o ad un altro animale ammalatosi negli anni 70 in seguito ad una mutazione genetica, la cui carcassa è stata riciclata attraverso farine animali utilizzate come foraggio per i bovini. Attraverso riciclaggi successivi avrebbe avuto luogo un processo di amplificazione dell'infezione, con conseguente apparizione di una nuova malattia in forma epidemica.

Questa nuova malattia dei bovini è stata denominata "encefalopatia spongiforme bovina" (BSE) e, nel linguaggio comune, malattia (o morbo) della vacca (o della mucca) pazza.