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Acque sotterranee

Acque che riempiono in modo continuo tutti i vuoti del sottosuolo (pori, fessure, cavità).

Le acque sotterranee sono alimentate attraverso l’infiltrazione delle precipitazioni e delle acque superficiali.

Scorrono secondo le leggi di gravità.

Formazione geologica satura in acqua, porosa e permeabile che per estensione e spessore permette lo sfruttamento delle acque sotterranee.

Un acquifero è costituito sia da materiale sciolto (ghiaia, sabbia, ...), sia da rocce consolidate fessurate o carsiche (calcare, dolomia, ...).

Rinnovo delle acque sotterranee attraverso infiltrazione di acque meteoriche o superficiali.

Massa d’acqua che scorre e circola in un acquifero.

Settori e zone di protezione

Il settore di protezione delle acque Ao comprende le acque superficiali e la loro zona ripuale, nella misura in cui quest’ultima è necessaria per garantire un’utilizzazione particolare.

Il settore di protezione delle acque Au definisce la protezione generale delle acque sotterranee sia sul piano quantitativo che qualitativo.

Comprende le acque sotterranee sfruttabili come pure i relativi settori periferici che ne garantiscono la protezione.

Le zone di protezione delle acque sotterranee hanno lo scopo di proteggere le captazioni e le acque sotterranee da inquinamenti prima del loro utilizzo a fini potabili.

Queste zone di protezione sono delimitate attorno alle captazioni di interesse pubblico, ossia attorno alle captazioni le cui acque devono rispettare i requisiti della legislazione sulle derrate alimentari, e attorno agli impianti di ravvenamento.

Dette zone rappresentano il principale strumento di pianificazione del territorio finalizzato all’utilizzo delle acque sotterranee.

Le zone di protezione delle acque sotterranee vengono suddivise in:

  • zona S1 (zona di captazione);
  • zona S2 (zona di protezione adiacente);
  • zona S3 (zona di protezione distante).