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Pianificazione della protezione delle acque sotterranee

La protezione delle acque sotterranee si fonda sulla legislazione federale.

Sulla base della legge federale dell’8 ottobre 1971 contro l’inquinamento delle acque (LIA) e dell’Ordinanza del 28 settembre 1981 contro l’inquinamento delle acque con liquidi nocivi (Oliq), attualmente abrogate, erano stati determinati i settori A, B e C, le aree e le zone di protezione delle acque sotterranee che miravano ad una protezione generale di tutte le risorse idriche dal punto vista chimico e biologico.

L’attuale legislazione per la protezione delle acque sotterranee (LPAc e OPAc) concretizza i concetti espressi dall’art. 76 della Costituzione federale della Confederazione Svizzera del 18 aprile 1999 e considera, oltre agli aspetti qualitativi già presenti nella legge precedente, anche l’aspetto quantitativo.

Le esigenze di qualità relative alle acque sotterranee sono espresse in valori numerici di concentrazione massima per una serie di parametri (OPAc allegato 1 e 2).

Nel caso in cui le acque sotterranee vengano utilizzate come acqua potabile o siano previste a tale scopo è necessario che soddisfino anche le esigenze della legislazione sulle derrate alimentari.

Gli obiettivi di salvaguardia si fondano su una pianificazione rispettosa delle caratteristiche idrogeologiche di sorgenti e acquiferi in modo da garantirne una gestione efficace e durevole.

La pianificazione della protezione delle acque sotterranee consiste nella suddivisione del territorio in settori (Au, Ao, Zu e Zo), aree e zone di protezione (S1, S2 e S3) delle acque sotterranee, accompagnate dalle rispettive restrizioni d’uso.

I sedimi esterni ai settori, alle aree e alle zone di protezione costituiscono il territorio rimanente (Tr).

La delimitazione dei settori di protezione delle acque particolarmente minacciati e delle aree di protezione delle acque sotterranee è di competenza cantonale, mentre i proprietari delle captazioni sono tenuti a delimitare le zone di protezione nell’ambito del piano di protezione delle acque sotterranee (PPAS).

Aree di protezione

Le aree di protezione sono delimitate dal Cantone con lo scopo di assicurare il futuro sfruttamento di acque sotterranee per uso potabile: le stesse sono delimitate in modo da permettere la determinazione ottimale dei luoghi per la captazione nonché la delimitazione delle corrispondenti zone di protezione delle acque sotterranee.

Nelle aree di protezione valgono di principio le restrizioni d’uso della zona S2, tranne quando l’ubicazione e l’estensione della futura zona di protezione S3 è già definita.

Zone di protezione

Le zone di protezione delle acque sotterranee servono a salvaguardare le acque di una captazione a scopo potabile, di interesse pubblico, e comprendono la parte del bacino di alimentazione più esposta al pericolo di inquinamento.

Settore di protezione Au delle acque sotterranee

Il settore di protezione delle acque Au comprende tutti gli acquiferi che contengono acqua di falda sfruttabile, che si presta cioè alla fornitura di acqua potabile (in caso di necessità anche con un trattamento minimo).

La determinazione dei settori Au avviene sulla base delle informazioni idrogeologiche disponibili ed è fatta alla scala 1:25’000.

La conformazione del territorio cantonale comporta dei conflitti tra le varie attività e la protezione delle acque sotterranee; infatti laddove esistono acque sotterranee utilizzabili e idonee all’approvvigionamento idrico per quantità e qualità, di norma i fondivalle, sono presenti anche le maggiori arterie di traffico veicolare e merci, i centri abitati e le attività industriali.

Le carte dei settori e delle zone di protezione sono state approvate e pubblicate dal Consiglio di Stato nel 2003 e sono regolarmente aggiornate.