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Industrie e artigianato

Le acque di scarico industriali sono per definizione le acque di scarico di provenienza artigianale e industriale, che risultano dallo svolgimento di processi produttivi specifici.

Esse si differenziano dalle acque reflue domestiche sia da un punto di vista qualitativo e quantitativo che per le modalità di scarico.

Si possono distinguere in:

  • acque di scarico non inquinate: sono costituite essenzialmente da acque di raffreddamento, che non hanno subìto alcun cambiamento nella composizione chimica ma possono aver modificato unicamente la loro temperatura;
  • acque di scarico inquinate: si tratta per lo più di acque di processo e di lavaggio derivanti dall’attività produttiva. La loro composizione così come il loro quantitativo dipendono strettamente dalla tipologia di produzione che le ha generate. Molto spesso queste acque devono essere sottoposte ad un pretrattamento prima di poter essere immesse in canalizzazione.

I principali inquinanti derivanti dal settore industriale-artigianale sono:

  • oli (dal settore dell’automobile, della meccanica, …);
  • metalli pesanti (dal trattamento di superficie, industria metalmeccanica, …);
  • solventi (dal settore della verniciatura, farmaceutico, lavanderie chimiche, …);
  • acidi e basi;
  • resti di vernice (settore della pittura).

Compiti dell’ufficio

Nel Cantone Ticino sono attualmente censite ca. 3’800 attività artigianali/industriali di cui la metà rilevanti dal profilo della protezione delle acque.

Il compito dell’UPAAI consiste nel tenere sotto controllo queste attività, per far sì che non ne derivi un rischio per le acque superficiali e sotterranee.

Ciò avviene tramite:

  • il controllo regolare degli impianti di pretrattamento;
  • la sorveglianza e il monitoraggio della qualità delle acque immesse in canalizzazione pubblica.

A questo scopo la SPAAS esegue annualmente ca. 700 prelievi e analisi sulle acque di scarico industriali/artigianali.

L’UPAAI offre pure una consulenza nell’ambito della valutazione dei processi industriali dal punto di vista della protezione delle acque: un dialogo costante e una strategia di prevenzione permettono la riduzione degli inquinamenti, il buon funzionamento degli impianti di depurazione e un miglioramento dello stato della qualità delle acque.

Le industrie che beneficiano di un’autorizzazione di scarico ai sensi dell’OPAc sono 120.

Annualmente queste industrie pretrattano e scaricano 3.5 Mio di metri cubi di acqua eliminando il 95% degli inquinanti presenti negli scarichi.