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Comunicato stampa

Consiglio di Stato

14 novembre 2019

Comunicato stampa

Consiglio di Stato

14 novembre 2019

Comune di Astano: il Governo risponde agli atti parlamentari

Nell’ultima seduta, il Consiglio di Stato ha risposto alla mozione parlamentare denominata «Comune di Astano: aiutiamolo a uscire dalla crisi con un progetto solido e a lungo termine» presentata il 16 settembre 2019 da Piero Marchesi e cofirmatari. Il Governo sottolinea in particolare che l’aggregazione di Astano, verosimilmente con il nuovo Comune di Tresa – le cui discussioni preliminari sono in corso –, è l’unica soluzione percorribile dall’ente locale malcantonese per risolvere in modo duraturo i problemi finanziari che lo attanagliano.


La risposta del Consiglio di Stato ricorda anzitutto come le disposizioni legislative entrate in vigore nel 2017 abbiano ridato una maggior autonomia ai Comuni nel valutare il tipo e la modalità d’investimento da attuare, rafforzando al contempo l’obbligo di recuperare responsabilmente e nel breve tempo un eventuale disavanzo di bilancio, nell’ottica di prevenire un dissesto finanziario irrecuperabile. La difficile situazione finanziaria del Comune malcantonese ha reso necessario l’intervento del Cantone che ha fissato il moltiplicatore d’imposta del Comune di Astano per l’anno 2019 al 130%.

In quest’ottica, nella propria risposta il Governo sottolinea che l’aggregazione per il Comune malcantonese è l’unica via attualmente percorribile per risolvere a lungo termine i problemi strutturali di cui è oggetto. La Sezione degli enti locali sta fornendo supporto al Comune di Astano, nell’ambito delle sue competenze, per portare a termine un progetto aggregativo in termini ragionevoli e per attuare una serie di misure volte a mitigare la critica situazione finanziaria. A questo proposito, il Consiglio di Stato prende atto con piacere dei primi contatti intercorsi tra i rappresentanti del Municipio di Astano e i Comuni che confluiranno nel futuro Comune di Tresa.

Il Governo, inoltre, tiene a smentire le affermazioni riportate da alcuni organi d’informazione secondo cui una gerenza esterna possa accelerare il processo aggregativo; infatti, la procedura non cambia. Il Consiglio di Stato ritiene per contro che un organo esecutivo in carica possa tutelare maggiormente gli interessi di Astano.

Infine, il Consiglio di Stato assicura che vigilerà attentamente sull’applicazione delle norme legislative entrate in vigore due anni fa, per stimolare responsabilmente l’intervento tempestivo dei Comuni le cui finanze peggiorano in maniera critica ed evitare possibilmente il ripetersi di casi analoghi a quello del Comune di Astano.

Allegata a questo comunicato stampa, la versione integrale della risposta.