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Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

02 aprile 2020

Comunicato stampa

Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport

02 aprile 2020

La Commissione cantonale per la formazione professionale sottoscrive e rilancia l’appello: «restare uniti per limitare le ripercussioni negative sulla formazione professionale»

La Commissione cantonale per la formazione professionale (CCFP), rinnovata per il quadriennio 2020-2023, si è riunita oggi in videoconferenza sotto la presidenza di Giacomo Viviani. Nell’incontro sono state presentate le sfide della formazione professionale legate alle ripercussioni del Coronavirus, in particolare sulla campagna di collocamento degli apprendisti. La CCFP ha preso atto dei lavori in corso a livello nazionale e cantonale e della proposta di “Dichiarazione di impegno tra i partner della formazione professionale del Canton Ticino” presentata dalla Divisione della formazione professionale nell'ambito dei progetti di legislatura “Più duale” e “Obiettivo 95%”.


È stato un primo incontro particolare per la rinnovata Commissione cantonale per la formazione professionale: tenutosi in videoconferenza, ha avuto quale tema unico la sfida della formazione professionale nell’attuale contesto legato al Coronavirus. Nell’incontro, Paolo Colombo, direttore della Divisione della formazione professionale (DFP), ha presentato ai membri della Commissione i principali lavori in corso a livello nazionale e cantonale che dovranno permettere alla formazione professionale di limitare le ripercussioni negative della situazione attuale sulle procedure di qualificazione e sulla campagna di collocamento degli apprendisti. Per quanto concerne le procedure di qualificazione, sotto la guida del gruppo di coordinamento «Formazione professionale 2030» (Segreteria di Stato per la formazione, ricerca e innovazione, Conferenza svizzera degli uffici della formazione professionale, Unione svizzera degli imprenditori, Unione sindacale svizzera, Unione svizzera arti e mestieri e Travail.Suisse), è stato elaborato un documento, in consultazione fino al 3 aprile 2020. Sono presentate 3 varianti: con lo svolgimento di un lavoro pratico individuale o prestabilito nell’azienda di tirocinio, con lo svolgimento di una forma centralizzata di lavoro pratico prestabilito (LPP centralizzato) oppure senza svolgimento di un lavoro pratico. La sfida maggiore è però legata alla campagna di collocamento degli apprendisti e apprendiste in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico 2020/2021. Malgrado allo stato attuale non vi siano evidenti segnali di rinunce da parte di aziende formatrici, la situazione contingente avrà delle ripercussioni evidenti sul tessuto economico cantonale. Richiamando il progetto di legislatura “Più duale”, mediante il quale s’intende incrementare il numero di posti di apprendistato messi a disposizione dalle aziende (+800 posti entro il 2023), la Divisione della formazione professionale ha presentato ai membri della Commissione la proposta di una dichiarazione d’impegno e l’invito a collaborare attivamente nell’elaborazione di misure ed azioni concrete che permettano di sostenere l’offerta da parte delle aziende anche in questa difficile circostanza, contribuendo a uno sviluppo coerente e sostenibile della formazione duale in Ticino.   La Commissione cantonale per la formazione professionale ha espresso interesse e disponibilità a confrontarsi su proposte di misure operative, in particolare sulle azioni a sostegno delle aziende. I lavori proseguiranno con la somministrazione di un questionario tra i membri e la successiva elaborazione di un documento di sintesi da parte di un gruppo di lavoro.   I membri della Commissione esprimono infine un accorato ringraziamento a tutti gli apprendisti e apprendiste e agli allievi e allieve che in questo momento stanno lavorando nei settori prioritari del nostro Cantone: negozi di vendita al dettaglio, aziende, strutture ospedaliere, di cura e della prima infanzia. Grazie anche al loro impegno e alla loro disponibilità, la popolazione ticinese può far capo ai servizi essenziali. Per questo meritano la giusta valorizzazione e riconoscimento.  

(allegata: immagine scattata durante la videoconferenza della Commissione cantonale per la formazione professionale)