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Comunicato stampa

Consiglio di Stato

17 gennaio 2022

Comunicato stampa

Consiglio di Stato

17 gennaio 2022

Il Governo risponde alla consultazione federale sulla proroga e sull’adeguamento dei provvedimenti federali

Il Consiglio di Stato ha preso posizione in merito alla consultazione federale – promossa dal 12 al 17 gennaio – in merito alla proroga e all’adeguamento fino alla fine di marzo delle disposizioni federali per limitare la diffusione del coronavirus in Svizzera. Il Governo ticinese è favorevole alla proroga dei provvedimenti attualmente in vigore a livello federale, ma ritiene opportuno che essi vengano nuovamente valutati già alla fine del mese di febbraio, prima di un ulteriore prolungo. Nel merito delle disposizioni attualmente in vigore, il Governo ha comunque ribadito le criticità relative all’obbligo del telelavoro e all’inattuabilità di controlli relativi alla limitazione per delle manifestazioni private in strutture non accessibili al pubblico. Per quanto riguarda le altre domande poste dal Consiglio federale, il Governo cantonale si è espresso a favore di una riduzione della validità del certificato, a un’ulteriore estensione dell’obbligo di mascherina così come all’assegnazione di priorità per l’accesso ai test considerando l’attuale forte pressione sulle capacità diagnostiche.


Il Governo ticinese ha preso posizione oggi in merito alla consultazione federale, lanciata lo scorso mercoledì 12 gennaio, concernente la proroga e l’adeguamento dei provvedimenti attualmente in vigore a livello federale per contenere la diffusione del coronavirus.                 

Alla luce del perdurare di una situazione delicata dovuta alla diffusione della variante Omicron, il Governo ritiene inevitabile confermare i provvedimenti federali attualmente in vigore. Il Consiglio di Stato ha però voluto sottolineare come il termine proposto di fine marzo risulti più lungo dell’intervallo dell’ultima revisione. Il termine viene valutato come eccessivo, tenendo anche conto che alcuni scenari presentati sul piano federale prevedono il raggiungimento del picco di contagi alla fine del mese di gennaio. Per questo motivo, il Consiglio di Stato ha sottolineato, nella propria presa di posizione, la necessità di una rivalutazione dei provvedimenti alla fine di febbraio. In merito ai provvedimenti già in vigore, il Governo ticinese ha voluto sottolineare nuovamente la propria posizione critica nei confronti dell’obbligo del telelavoro – che andrebbe adeguato a raccomandazione – e all’inattuabilità di controlli per quanto riguarda le limitazioni delle manifestazioni private in strutture non accessibili al pubblico.    

In merito alle altre questioni sollevate del Consiglio federale, il Consiglio di Stato sostiene la proposta di ridurre la durata dei certificati di vaccinazione e di guarigione a 270 giorni, sottolineando però che questi frequenti cambiamenti possono creare disorientamento nella popolazione. Il Cantone è inoltre favorevole a un’ulteriore estensione dell’utilizzo della mascherina (riduzione del limite di età, obbligo anche all’aperto nelle situazioni di affollamento, ecc.) e, vista l’esplosione dei contagi e la relativa pressione sulle capacità diagnostiche, a una rivalutazione delle priorità per l’accesso ai test. Per contro non rileva la necessità di rivalutare le disposizioni per l’ordine da parte delle autorità di isolamenti e quarantene.  

La risposta completa del Consiglio di Stato è disponibile nella pagina web dedicata alle consultazioni federali.