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Autori: Redazione
Autori: Laura Sadis
Data: 11 luglio 2007

Intervista della redazione alla Direttrice del Dipartimento delle finanze e dell'economia

A tu per tu con Laura Sadis

Secondo la sua visione, in che cosa consistono concretamente l'abbattimento delle barriere dipartimentali e la novità nell'individuare e affrontare in maniera congiunta le principali tematiche cantonali, temi discussi nell'ambito della due giorni di ''clausura'' al Monte Verità?

L'idea di fondo è semplice ed è nata cercando di adeguare le modalità di elaborazione delle Linee direttive. Non più un documento che è semplicemente la somma di documenti tematici elaborati da singoli Dipartimenti, ma un documento del Consiglio di Stato.
Il motivo è semplice: non esiste oggi più alcun tema - sia esso il lavoro, la formazione o l'ambiente, per non citarne che alcuni - che può oggettivamente essere affrontato con una visione unilaterale.
Mi auguro che i gruppi di lavoro interdipartimentali consentano di fare un passo in avanti in tal senso.

Quali cambiamenti comporterà il nuovo modo di condurre l'Amministrazione cantonale per chi è chiamato a prendere decisioni e per chi, invece, deve attuarle?
Come ho detto, l'idea di affrontare alcuni temi con una maggiore collaborazione dipartimentale ha quale obiettivo quello di integrare più visioni già nell'elaborazione della strategia da seguire nei prossimi anni.
Se prevale - come a mio parere dovrebbe prevalere - l'obiettivo di cercare di dare risposte ai problemi che dobbiamo affrontare, automaticamente le persone, seppur attive in Dipartimenti diversi e siano esse Consiglieri di Stato o funzionari statali, saranno spinte a collaborare intelligentemente.
Di principio, questo tentativo di impostare un'accresciuta collaborazione interdipartimentale non ha un'influenza diretta sull'organizzazione dell'Amministrazione cantonale; ne ha invece sul suo modo di lavorare.

Con quale spirito si prepara ad affrontare il quadriennio appena avviato? Quali sono le sue aspettative nei confronti dell'Amministrazione cantonale?

Lo spirito è quello di cercare di impegnarsi per dare il meglio di sé e per fare in modo che le persone con cui collaborano siano motivate a fare altrettanto. Non nego che la situazione finanziaria in cui si trova il nostro Cantone mi preoccupa moltissimo. Ma è proprio nei periodi difficili che sia la politica sia l'Amministrazione devono riuscire a identificare le priorità di intervento e agire coerentemente di conseguenza.
Le mie aspettative nei confronti dell'Amministrazione cantonale sono molteplici: impegno, correttezza, spirito di collaborazione e, mi auguro, un certo recupero d'interesse per essere attivi nel settore pubblico, nel senso nobile del termine. Lavorare per lo Stato significa lavorare in un'istituzione che opera nell'interesse dei cittadini.

L'Amministrazione cantonale è un'azienda attiva 365 giorni all'anno e questo vale anche per chi la dirige. Durante il periodo di ''tregua estiva'', oltre al Rendiconto dello Stato, quali libri metterà in valigia?

La ''tregua estiva'' sarà breve. Il Consiglio di Stato interrompe le sue sedute per un mese circa, ma il lavoro nel frattempo continua.
Siccome è da un anno che non faccio vacanza, in luglio andrò un po' al mare. Sicuramente non porterò con me il Rendiconto dello Stato e riempirò la valigia con un po' di libri: dai romanzi ''mattoni'', come li definisco io, a qualche lettura un po' più leggera. L'umore del giorno determinerà la scelta.