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Autori: Sandra Rossi
Autori: Gianna Saldarini Cardinetti
Data: 29 dicembre 2006

Intervista di Sandra Rossi a Gianna Saldarini Cardinetti, attiva nel mondo della scuola

Aggiornamento e mobilità: ecco il mio motto

Con il diploma di maestra elementare è entrata nel mondo della scuola ...

nel 1979 ho iniziato a insegnare a Giubiasco in una terza elementare e ho seguito i miei primi allievi fino in quinta. Poi mi è stata affidata una prima, ma non ho avuto il piacere di continuare l'esperienza perché mi sono sposata e mi sono trasferita a Pianezzo, perdendo il lavoro. A quei tempi solo i docenti domiciliati ottenevano un incarico o una nomina nelle scuole comunali. Durante quei primi anni ho però scoperto di aver fatto la scelta giusta e che l'insegnamento era veramente la mia strada.

Come ha vissuto questo distacco?

Abbastanza serenamente perché ero occupata nelle pratiche di un'adozione e perché mi era stato proposto un lavoro di aiuto domiciliare a termine. Otto mesi dopo infatti sarebbe terminato il primo corso e sarebbero usciti i primi aiuto domiciliari diplomati, bisognava quindi coprire il servizio durante quel periodo. Saltuariamente venivo anche chiamata per supplenze. Infine mi è stato chiesto di seguire una ragazza al Centro per la formazione professionale e sociale di Gerra Piano. Si trattava di ricuperare la formazione di base che aveva perso non avendo potuto frequentare normalmente la scuola dell'obbligo a causa di una malattia. Abbiamo lavorato insieme per due anni, otto ore alla settimana, adottando un programma personalizzato comprendente tutte le materie.

Si è quindi avvicinata al mondo dell'andicap ... 

in modo professionale questa volta visto che a livello di volontariato lo conoscevo già dai tempi del ginnasio. Ricordo le mie visite al Laboratorio protetto Madonna di Re a Bellinzona di don GianMaria Colombo; le esperienze estive al campo invalidi di Olivone; i pellegrinaggi a Lourdes con gli esploratori e i corsi dati grazie al brevetto di monitrice di ginnastica per andicappati.

A questa prima esperienza ne è seguita un'altra ...

proprio in quegli anni era stata fondata la FTIA (Federazione Ticinese Integrazione Andicap), che tra i suoi scopi annoverava la riqualifica professionale nel ramo del commercio. Ben presto il servizio si è fatto conoscere e sono aumentati gli allievi. Uno dei promotori della FTIA, Franco Macconi, che avevo conosciuto a Gerra Piano, mi propose di occuparmi di una ragazza sordomuta per quattro ore settimanali. Per poter affrontare al meglio questa nuova esperienza ho frequentato i corsi, oggi li chiameremmo moduli, per poter insegnare agli adulti presso l'Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP).

Il suo primo, limitato, impegno si è presto trasformato in un'occupazione all'80%, ma intanto lei ha trovato il tempo di specializzarsi in un altro settore, vero?

Ho infatti frequentato il primo corso triennale di catechista scolastica organizzato dalla diocesi di Lugano. Dopo aver ottenuto il diploma ho cominciato a insegnare religione nella scuola speciale di Bellinzona e in seguito, conclusa la lunga esperienza presso la FTIA, sono stata chiamata anche a Locarno, Losone, Solduno e Claro, dove insegno alle elementari.

Che cosa implica per lei insegnare sia alle elementari sia alla scuola speciale?

Per la scuola elementare è possibile seguire un programma standard per tutte le classi, per quella speciale invece bisogna adattarlo alle singole classi e a ogni allievo, e questo richiede molta più preparazione per me, che devo dar prova di inventiva e creatività. Le classi sono piccole e il contatto con gli allievi è molto più personale, variato e pieno di sorprese. Per riuscire a far passare il messaggio spesso faccio lavorare gli allievi con le mani, con i "lavoretti" riesco a rendere concreto anche il concetto più astratto.

Ultimamente l'esigenza di realizzare un vecchio sogno l'ha spinta a intraprendere un nuovo percorso formativo ...

il lavoro manuale è sempre stato uno dei miei passatempi preferiti così, quando nel 2004 l'Alta scuola pedagogica ha organizzato corsi di formazione per docenti di attività creative, mi sono iscritta. Ho potuto appronfondire la tematica a livello teorico e eseguire lavori pratici ottenendo, dopo la presentazione di un lavoro finale sull'autostima, il diploma nel 2006. Mi piacerebbe in futuro poter integrare l'insegnamento della religione con alcune ore di attività creative.

Dall'anno scorso insegna religione anche alle elementari di San Vittore; questa esperienza fuori cantone l'ha messa a contatto con un altro sistema educativo, può indicarci le differenze più marcate tra scuola ticinese e scuola grigionese?

Partiamo dalle più lapalissiane: inizio delle elementari a sei anni in Ticino, a sette nei Grigioni; durata della scuola elementare cinque anni in Ticino, sei nei Grigioni; a quelle meno conosciute che riguardano soprattutto l'organizzazione amministrativa fortemente autonoma dei singoli istituti e quella pedagogica basata su obiettivi annuali e metodo di valutazione condiviso. Il consiglio scolastico nomina i docenti, fissa il calendario scolastico, approva gli orari, decide le spese e dirama direttive in casi particolari (per esempio in presenza di pidocchi). Gli obiettivi annuali vengono fissati, oltre che per tutte le materie, anche per il comportamento, la disciplina e l'apprendimento. Religione, materia per la quale non si danno note, deve seguire le linee generali codificate che sono le stesse per cattolici e protestanti. Per valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi bisogna seguire una procedura: l'insegnante e l'allievo si trovano durante un colloquio individuale e discutono la nota; in un secondo tempo la discussione viene allargata ai genitori.

Ha già in mente qualcosa per il futuro?

Vivo il presente, sfrutto le occasioni che mi capitano, mi lascio sorprendere ... vedremo.


Indirizzi utili:

DECS, Alta Scuola Pedagogica

DECS, Ufficio dell'educazione speciale

DECS, Ufficio delle scuole comunali

FTIA 

Istituto Universitario Federale per la Formazione Professionale