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Autori: Mattia Bertoldi
Autori: Oliver Broggini
Autori: Ivan Vanolli
Data: 15 luglio 2015

Dipendente dell'amministrazione cantonale, fan sfegatato di Vasco Rossi, futuro capo dell'Esecutivo di Locarno

Alain Scherrer: sindaco a tutto rock

A capo della gestione amministrativa del Centro sistemi informativi (CSI), Alain Scherrer si appresta a diventare sindaco di Locarno: tra pochi giorni subentrerà a Carla Speziali e traghetterà il Municipio sino alle elezioni comunali di aprile. In questa intervista ci racconta dei suoi undici anni di Municipale e, soprattutto, del suo ruolo di cantante dei Vasco Jam, band tributo ticinese dedicata a Vasco Rossi. Per celebrare questa sua duplice anima, ArgomenTI ha deciso di intervistarlo a ritmo di musica, agganciandosi alle strofe di alcuni brani storici del rocker di Zocca (foto e video di Mattia Gianinazzi)

1) "Guarda / guarda là... / guarda / "la città" / quante... / ...cose che... / sembrano più grandi / sembrano pesanti..." (da Vivere una favola)
Signor Scherrer, tra pochi giorni diventerà sindaco di Locarno. Impaziente? Fiducioso?
“Sono entrato in Municipio a Locarno nel 2004 e, come dice la canzone, non è che i problemi da dentro sembrano più grandi - sono più grandi, nel senso che ogni anno diventano più complessi. Ma proprio per questo motivo  affronto questa sfida con ancor più entusiasmo e voglia di fare - le cose che più contano. In più, posso contare sui miei colleghi di Municipio e su undici anni di esperienza. Quindi, sì: sono fiducioso.”

2) "Cosa succede in città / c'è qualche cosa... Qualcosa che non va!" (da Che cosa succede in città)
In qualità di sindaco dovrà occuparsi dell’amministrazione a 360 gradi. Ci sono dei progetti o dei dossier che sente più vicini?
“La scelta di questa canzone è ideale, perché c’è una strofa che mi ricorda i primi anni da municipale: ‘Conta sì il denaro, altro che no / me ne accorgo soprattutto quando / quando non ne ho’. In qualità di responsabile delle finanze mi sono trovato spesso di fronte a situazioni difficili e nei primi due anni a cifre in rosso. Ma grazie a un obiettivo comune e alla volontà condivisa di stringere la cinghia abbiamo avviato una ‘cura dimagrante-ricostituente’ che dato i suoi frutti, ha portato a consuntivi record per la Città e ha posto le basi per investire oggi in importanti progetti. Le finanze rappresentano quindi uno dei dossier che amo di più, ma da sindaco dovrò avere una visione trasversale sull’amministrazione e badare non solo al soldo, ma anche alla qualità di lavoro dei nostri funzionari che negli ultimi tempi non hanno avuto vita molto facile. Il compito del sindaco e dei suoi colleghi è ora far capire quanto sono importanti e che il Municipio è con loro.”

3) "Vado al massimo / Vado al massimo / Vado al massimo / vado a gonfie vele" (da Vado al massimo)
Nonostante l’apparenza spensierata, questa canzone è stata scritta in uno dei momenti più bui della carriera di Vasco � c'è stato un momento simile nella sua carriera politica?
“L’inizio di legislatura non è stato facile: c’era molto nervosismo, e probabilmente in questo clima difficile ognuno di noi sa in cuor proprio di aver commesso degli errori. Poi però l’abbiamo superata e approfittato di quel periodo come occasione di miglioramento, di crescita. Siamo insomma stati capaci di fare un passo avanti e di rafforzare i nostri legami.”

4) "C'è chi dice no / c'è chi dice no / io non mi muovo" (da C'è chi dice no)
Ci sono dei momenti in cui il suo no è categorico? Inoltre: ha mai avuto dubbi sul fatto di ricandidarsi al Municipio nelle ultime due elezioni comunali (2008 e 2012)?
“Di fronte a cose che vanno contro il senso di giustizia non scendo mai a compromessi. In altri casi, è vero che da politico è più difficile dire no che sì, ma ogni tanto ci vuole. Così come bisogna anche essere capaci di ascoltare le opinioni avverse, sapere mediare, riconoscere se si è sbagliato e, laddove possibile, trovare dei compromessi. Sulle mie ricandidature, ho avuto più di un dubbio nel 2012. Mi ero sposato da poco e avevo un figlio di pochi mesi a casa: mi sono chiesto se l’impegno pubblico non avrebbe tolto troppo tempo alla famiglia, ma mia moglie è stata fantastica, unica, e mi ha dato carta bianca. Qualunque cosa io scelga, lei è pronta ad affiancarmi e a sostenermi.”

5) "Ci fosse stato / un motivo per stare qui / ti giuro sai / sarei rimasto sì" (da Liberi liberi)
Da sindaco traghetterà il Municipio di Locarno sino alle elezioni del prossimo aprile. Domanda d’obbligo: si ricandiderà?
“Non lo so ancora, dipende da cosa succederà in questi mesi, difficile dare una risposta già oggi. In fin dei conti 'la vita è quello che ti accade mentre stai facendo altri progetti', per citare John Lennon. Come detto, sapere di avere una famiglia a me così vicina renderà in ogni caso la scelta meno pesante.”

6) "Sembra che non sia possibile dimenticarsi di sé / e giudicandoci ognuno con gli altri / convincersi che / se non lo sai / buoni o cattivi / non è la fine" (da Buoni o cattivi)
Lei soffre il periodo delle elezioni, durante il quale sembra che tutti debbano dividersi in fazioni e attaccare l’avversario quasi per partito preso?
“Penso che faccia parte del gioco delle parti, capitano le stesse cose a tutti i livelli. Quello che dico sempre io è che bisogna guardare alle persone prima ancora che al partito. Prendiamo come esempio il Municipio di Locarno: vi sono rappresentati quattro schieramenti, eppure lavoriamo con armonia e spirito di squadra proprio per questo motivo. Come prosegue la canzone poco dopo: ‘prima c'è il giusto o sbagliato / da sopportare’.”

7) "Vivere / è passato tanto tempo" (da Vivere)
Tra qualche giorno (il 28 luglio) compirà i suoi primi 50 anni. Quali delle seguenti parti della canzone Vivere rappresenta meglio il suo stato d’animo: "E sperare di star meglio", "e non essere mai contento" o "come stare sempre al vento"?
“Mi permetto una piccola licenza poetica e rispondo ‘E sperare di star bene’, che è sempre la cosa più importante.”

8) "T'immagini / se fosse sempre domenica / tu fossi sempre libera / e se tua madre fosse meno nevrotica" (da T'immagini).
Cosa fa la domenica, per staccare dal suo lavoro nell'Amministrazione cantonale e dagli impegni dati dal Municipio di Locarno?
“Oltre alla famiglia ho diverse grandi passioni, ma in primis devo citare la musica: come dico spesso, è la mia vitamina, mi aiuta a ricaricami. Non è un caso se ho programmato le prove dei Vasco Jam il martedì, subito dopo la riunione del Municipio a Locarno: anche se la giornata è stata lunga e impegnativa, cantare mi ridà le energie. Devo anche dire che sono un fanatico del Milan, e dal 1981 registro e conservo le azioni salienti di tutte le partite dei rossoneri. Ricordo che all’inizio ero io stesso a montarle, riguardandomi la partita e selezionando le giocate più belle. Ho iniziato con le videocassette e proseguito coi DVD - oggi, per fortuna, ci sono i dischi rigidi e il problema dello spazio fisico dove conservare questo materiale è meno pressante. Poi ci sono i fumetti � ne ho a migliaia. Ho dovuto chiedere una stanza nella casa di mia madre, per conservarli tutti!”

9) "Sin dal giorno prima / dal giorno prima / con in bocca un gusto amaro che fa / schifo chissà cosa è stato, quello che ho bevuto, / m'alzo dal letto e penso al mio povero / fegato, fegato spappolato" (da Fegato, fegato spappolato)
L’ultima volta che, per un motivo o per l’altro, si è sentito il fegato spappolato?
“Se - come lo intende Vasco nella canzone - si parla di allegre bevute bisogna andare indietro di molti anni, ai tempi del politecnico! Se invece lo intendiamo come ‘rodersi il fegato’, be’, devo dire che a volte mi capita. Sono uno che, davanti a un problema, continua ad arrovellarsi fino a quando non riesce a trovare una soluzione e ci sono state notti in cui ho fatto fatica a prendere sonno.”

10) "Ma le canzoni / son come i fiori / nascon da sole / e sono come i sogni / e a noi non resta / che scriverle in fretta" (da Una canzone per te)
Lei è il cantante dei Vasco Jam dal 2003, gruppo nato vent’anni prima e specializzato in cover di Vasco Rossi. Ma lei ha mai scritto delle canzoni?
“Magari! La verità è che sono autodidatta e non sono neppure capace  a leggere la musica, anche se qualche testo l’ho buttato giù. Vedremo. Nel gruppo discutiamo da tempo di fare qualche passo in avanti, di offrire dei pezzi inediti. Diciamo che è tra i nostri obiettivi.”

11) "Siamo solo noi / che non abbiamo vita regolare / che non ci sappiamo limitare" (da Siamo solo noi)
Fa parte anche lei di questa categoria? O c'è un altro passaggio di questa canzone che meglio la rappresenta?
“Devo dire di non essere mai stato uno dalla vita non regolare, anzi: sono piuttosto tranquillo e forse è proprio questo che mi affascina di Vasco, il suo carattere ribelle sin dagli esordi alla fine degli anni Settanta. Se dovessi scegliere una frase, comunque, direi quella di entrata: ‘Siamo solo noi / che andiamo a letto la mattina presto’. Sono un tipo nottambulo”.

12) "I bambini dell'asilo / stanno facendo casino / ci vuole qualcosa per tenerli impegnati / ci vuole un dolcino" (da Asilo 'Republic')
È diventato papà per la prima volta quattro anni fa. Com’è questa nuova esperienza?
“È meraviglioso, ogni giorno è una scoperta. Sai, ti dici in ogni momento che quello sarà il più bello, il picco della relazione tra te e tuo figlio, ma più passa e più migliora. Ora che ha quasi quattro anni, poi, ha iniziato a interagire di più, ad affrontare i primi discorsi. L’unica pecca è che al momento pare preferire Tiziano Ferro a Vasco Rossi. Ma c’è ancora tempo” (ride)

13) "Ti ho pensato sai / stasera / ti ho pensato poi / la sfiga / mi ha telefonato lei / per prima / non ho saputo dir di no / lo sai che storia c'era" (da Quanti anni hai)
Parliamo di occasioni perdute, di rimpianti. C’è una chiamata alla quale non ha risposto, o un’altra che è arrivata al momento sbagliato nella sua vita?
“Non direi. Forse sì, c’è stato qualche momento in cui ho inizialmente pensato ‘Cavolo, ho perso l’occasione’, ma col senno di poi è servito anche quello per qualcosa che è successo dopo. Non ho quindi rimpianti. Preferisco sempre guardare avanti e non indietro.”

14) "Ho camminato per strade sai / Ho fatto cose che non dovrei / Ho visto cose fantastiche / Ho avuto donne bellissime / Nessuna ha mai chiarito se / Il mondo è vero senza di te... (Oh no?) / Io credo di no! / Standing ovation" (da Standing ovation)
Sulle note di questo classico, ci dica nell’ordine: una strada su cui ha camminato che ricorda con piacere; una cosa che ha fatto e non avrebbe dovuto; una cosa fantastica che ha visto; un pensiero rivolto a una donna bellissima.
“La strada mi riporta a Miami, dove ho trascorso tre mesi per imparare l’inglese subito dopo la laurea al politecnico di Zurigo. Un gran bel periodo di libertà. La cosa che ho fatto e non avrei dovuto…  Non parlare per quasi un anno a una persona a cui volevo bene. La cosa fantastica è stata veder nascere mio figlio e la donna bellissima non può che essere mia moglie.”

15) Infine, abbiamo azzeccato la canzone di Vasco che la rappresenta al meglio o ce la vuole dire lei?
“Ci siete andati molto vicini - e tra l’altro avete scelto quasi tutte canzoni che cantiamo anche noi con i Vasco Jam. Comunque no, le mie due preferite sono rimaste fuori: Vita spericolata e Canzone, la cui strofa iniziale è dedicata al papà di Vasco. E dato che anche io non ho più mio padre, ogni volta mi emoziono."