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Autori: Marco Vitali
Autori: Kurt Frei
Data: 30 maggio 2012

Anche quest'anno prenderà il via l'iniziativa alla quale, nel 2012, hanno partecipato numerosi collaboratori dell'Amministrazione cantonale

Bike to Work, un'esperienza da ripetere!

Un chiaro e indiscutibile successo?
Si direbbe di sì, se si dà un'occhiata alle oltre 120 valutazioni sull'iniziativa Bike to Work 2011 (BtW) pervenute la scorsa estate. Quasi il 70% di chi nel 2011 ha aderito al progetto, indetta da Pro Velo Svizzera e proposta dal Gruppo di lavoro per la mobilità aziendale nell'Amministrazione, si dichiarava infatti pronto a continuare a percorrere tutto o parte del tragitto casa-lavoro in bicicletta. Quasi tutti gli altri partecipanti prevedevano di affidarsi alla propulsione muscolare (anche, semplicemente, camminando) con una buona frequenza durante l'anno. Ma soprattutto, ben il 93% si dichiarava intenzionato a ripetere l'esperienza nel 2012!

"Positivo" e "Molto positivo": sono questi i ritornelli delle valutazioni di chi ha partecipato all'iniziativa BtW 2011. "Ottima idea", "ci voleva", "da riproporre", "stimolante", "utile", "importante", "simpatica", "divertente", "una formula intelligente" aggiungono altri.
"Era ora che ci si muovesse" o "non si fa mai abbastanza per l'ambiente, quindi avanti tutta con simili iniziative!" sottolinea qualcuno. "Sarebbe bello estendere l'iniziativa sull'arco di più mesi o sull'intero anno" o "dovrebbero parteciparvi tutti" azzarda qualcun altro. Importanti anche i benefici attribuiti al recarsi al lavoro in modo sostenibile: oltre che sulla salvaguardia dell'ambiente e sul risparmio economico, l'accento è spesso posto sul miglioramento dello stato di salute a livello fisico e mentale.

Certo, chi va al lavoro in bici si accorge - e diversi pedalatori non mancano di evidenziarlo - che in Ticino i problemi di viabilità non sono una faccenda trascurabile.
Auspicati o reclamati, quindi, oltre a piste ciclabili sicure anche migliori aree di parcheggio coperte. Lo spazio per aumentarle, suggeriscono in diversi, si potrebbe ricavare in zona Governo anche con la soppressione di parcheggi per autoveicoli. Chi invece viene da più lontano reputa utile poter usufruire di una doccia. Preso atto delle varie carenze, qualcuno considera comunque incentivante l'effetto che iniziative come Bike to Work possono avere su "chi realizza le infrastrutture per le biciclette". Insomma, se è vero che in Ticino si fa ancora troppo poco, di quel poco e dei vantaggi che ne derivano per tutti (anche per chi si sposta in automobile) si dovrebbe parlare molto di più. Difatti, aggiunge qualcuno, il Cantone ne beneficia attivamente se il dipendente si reca al lavoro in bici (salute, buon umore, meno stress, risparmio economico, meno inquinamento, meno parcheggi da mettere a disposizione, ecc.).

In definitiva, se c'è chi ritiene che non ci sia niente di veramente speciale, clamoroso o eroico nel decidere di muoversi con mezzi di trasporto meno o non inquinanti, visto che il nostro territorio permette di farlo senza sforzo eccessivo, altri propongono maggiori incentivi per chi fa questa scelta. Ad esempio con premi più sostanziosi per chi aderisce all'iniziativa e per chi al lavoro in bici ci va durante tutto l'anno; o anche ripristinando il sussidio cantonale per le bici elettriche. Il pericolo, altrimenti, potrebbe essere che le persone interessate siano quelle che utilizzano già la bicicletta e che l'impatto sugli altri sia debole. Questo, aggiungono alcuni, anche perché le abitudini sono dure a morire.
Non così naturalmente la pensa chi dall'iniziativa è stato "reso meno pigro" e i molti che ritengono azzeccato proporre di formare dei team. Creando spirito di gruppo, infatti, si rafforza la motivazione di chi usa poco bici e trasporto pubblico. Non va trascurato, in questa prospettiva, neanche il contagio sui non partecipanti (discorsi nelle pause, ecc.). Coinvolgere colleghi generando una bella coesione di squadra, comunque sia, è stimolante e fa bene anche all'ambiente di lavoro.

Fino a qui la voce dei partecipanti a BtW 2011. Dalla parte dei promotori - il Gruppo per la mobilità aziendale nell'Amministrazione - la reazione a queste osservazioni è molto positiva. Da un lato, di fatto, risulta con evidenza che l'iniziativa è stata apprezzata e ha prodotto una certa attenzione per il tema della mobilità sostenibile. Dall'altro, si deve notare come vi sia coerenza tra alcuni commenti critici e gli sviluppi della politica dei trasporti portata avanti dall'Amministrazione cantonale. Non sarà per domani ma molte delle misure suggerite nei formulari di valutazione, in effetti, sono già state considerate da parte del Gruppo per la mobilità e saranno oggetto d'intervento nei prossimi anni.

Insomma, non ci resta che... risalire in sella per Bike to Work 2012!

Marco Vitali (Pro Velo Ticino)
Kurt Frei (Servizio di promozione e valutazione sanitaria per il Gruppo di lavoro per la mobilità aziendale)

Per ulteriori informazioni
isaia.scandella@ti.ch, tel. 091/814.43.46