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Archivio Argomenti

Autori: Redazione
Autori: Paolo Beltraminelli
Data: 01 dicembre 2011

Intervista al Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità (DSS)

Breve dialogo con Paolo Beltraminelli per concludere il 2011

I cinque Consiglieri di Stato ticinesi eletti per la legislatura 2012-2015 si presentano su Argomenti, la rivista aziendale dell'Amministrazione cantonale

Dopo la sua elezione, avvenuta in aprile, vi sono stati i primi mesi di assestamento e a giugno la due giorni al Serpiano dove avete definito le priorità per la prossima legislatura. Cinque priorità che al loro interno incorporano numerosi temi spesso anche molto sentiti dalla popolazione, come ad esempio gli argomenti relativi all'integrazione, al lavoro o alle aggregazioni comunali. Come procede la definizione e lo sviluppo delle cinque aree tematiche presentate a giugno?

L'area "Sicurezza e coesione in evoluzione", che ho coordinato, mi ha permesso di allestire un documento in collaborazione con più Dipartimenti che propone una visione strategica di medio termine.
È stata un'esperienza molto interessante perché personalmente tengo molto al fatto che nelle riflessioni strategiche vi sia uno sguardo generale che vada oltre il Dipartimento. Ho potuto beneficiare della collaborazione di funzionari dirigenti, provenienti dai diversi Dipartimenti, tutte persone di comprovata competenza ed esperienza. Il documento che abbiamo presentato raccoglie l'impegno e la disponibilità di tutti. Sono molto soddisfatto del risultato finale.

Parliamo d'immagine e comunicazione dell'istituzione pubblica. Grazie alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, in particolare al web, le istituzioni sono più vicine al cittadino il quale è più partecipe alla vita pubblica. Cosa pensa di questo fenomeno e cosa si sente di consigliare per rendere il cittadino ancora più partecipe dell'attività statale e invogliarlo a dialogare ulteriormente con l'Amministrazione cantonale?

È per me molto importante che il cittadino possa dialogare apertamente con i vari ambiti dello Stato e quindi anche con il Consigliere di Stato. Mi rendo conto che la giornata ha solo 24 ore per cui non è possibile comunicare personalmente con tutti. Sono però molto favorevole ai nuovi modi informali di dialogare con la gente, vedi Facebook che utilizzo regolarmente.
È un modo simpatico di comunicare e non ho mai avuto l'impressione che con questo nuovo tipo di approccio venga meno il rispetto per le istituzioni. Utilizzo volentieri anche il sito del Dipartimento della sanità e della socialità, in particolare per pubblicare i miei interventi pubblici.

Cambiamo argomento: a ottobre si sono svolte le Elezioni federali. Un appuntamento importante e molto sentito non solo da chi vi è coinvolto per mestiere o passione, ma da tutta la popolazione che, chi più chi meno, è stata interessata da questo evento che definisce l'immagine della Svizzera dentro e fuori dai suoi confini. Lei come ha vissuto, come ha seguito, questo momento?

Molto intensamente, come tutti gli appuntamenti politici. Sono pure contento che finalmente, anche grazie al voto per corrispondenza, la percentuale dei votanti sia aumentata.
È chiaro che l'incredibile pareggio tra Marco Romano e Monica Duca Widmer, due ottimi politici del mio partito, ha reso queste elezioni indimenticabili. Vi è stato un coinvolgimento del tutto particolare, anche come Consigliere di Stato. Ma soprattutto vi è stata la dimostrazione che ogni voto conta!

Per quel che la concerne invece, a livello personale, che bilancio può fare del suo 2011?

Sono molto soddisfatto di questo 2011. Ho cambiato mestiere sebbene già prima ero semi professionista nella politica. Ho abbandonato totalmente la mia principale attività d'ingegnere e quella di Municipale di Lugano, che mi piacevano molto, per abbracciarne un'altra in un settore completamente diverso, quello della sanità e della socialità dove vi è anche un coinvolgimento umano molto importante. Ho trovato un'ottima accoglienza e un Dipartimento ben strutturato.

Un'ultimissima domanda per concludere: quali saranno i suoi buoni propositi per il nuovo anno?

Le sfide che ci attendono nel 2012 saranno molto importanti in un quadro di riferimento finanziario peggiore rispetto al passato.
Questo ci obbligherà a operare scelte oculate. Ma le sfide difficili sono le più belle per uno che si definisce "dinamico e concreto". Politicamente il mio impegno maggiore sarà volto verso un grande dialogo con il Gran Consiglio, il nostro interlocutore più importante dopo il popolo, con il quale dobbiamo avere ottimi rapporti nel rispetto delle diverse funzioni per poter permettere al Ticino di guardare verso il futuro con il necessario ottimismo.