Alla scoperta dei Legislativi svizzeri, fra somiglianze e differenze
Cantone che vai, Parlamento che trovi
Il ruolo strategico del Consiglio di Stato argoviese, il coordinamento tra il Parlamento di Basilea-Città e il suo «Quadrifoglio», le procedure di redazione degli organi legislativi cantonali. Sono questi i temi principali discussi nello scorso mese di giugno, ad Aarau, dove è stato organizzato il quarto forum della Società svizzera per le questioni parlamentari, dedicato in particolare ai legami che i Parlamenti cantonali e i loro servizi intrattengono con il potere esecutivo e l'amministrazione.
Servizi direttamente subordinati al Parlamento
David Andreetti, segretario della Commissione della gestione del Cantone Basilea-Città, ha presentato il «Quadrifoglio» al servizio del parlamento basilese. Il nome è pittoresco ma efficace, poiché - oltre alla normale attività parlamentare - al potere legislativo sono subordinati anche il controllo cantonale delle finanze, il servizio della protezione dei dati e la mediazione civica offerta dalla «Ombudsstelle». Il Legislativo nomina i quattro responsabili di questi servizi, per un periodo di sei anni. Di particolare importanza - ha spiegato Andreetti - è che questi servizi abbiano basi legali complete e uniformi e che l'Ufficio presidenziale del Parlamento segua da vicino il loro lavoro. Per garantire il principio della separazione dei poteri, il Gran Consiglio e i suoi servizi devono impegnarsi a rispettare sistematicamente le disposizioni legali che disciplinano la reciproca comunicazione e la trasmissione d'informazioni. Questo sistema, ha concluso il segretario, garantisce una più ampia indipendenza dei servizi; «il loro lavoro è chiaramente orientato alla ricerca di risultati e - in generale - non vengono recepiti come "avversari" dell'amministrazione, anche se la raccolta interna di informazioni è a volte difficoltosa».
Una Commissione di redazione per i progetti di legge
Christian Schuhmacher, giurista per la Direzione della sanità del Canton Zurigo, ha invece trattato le procedure di redazione degli organi legislativi cantonali. In pratica, ogni amministrazione si distingue oggi per una procedura particolare; solo tre coppie di Cantoni - Appenzello Interno e Ginevra, Basilea Città e Ticino
La procedura per le deliberazioni del Gran Consiglio del Cantone Ticino è stabilita dagli articoli 87-94 della legge sul Gran Consiglio e sui rapporti con il Consiglio di Stato del 17 dicembre 2002. Generalmente il Gran Consiglio delibera su un oggetto dopo il rapporto scritto di una Commissione. Le deliberazioni sono aperte con la discussione sull´entrata in materia, che deve essere sottoposta a votazione. Se il Gran Consiglio respinge l´entrata in materia, la proposta è da considerare respinta. Prima lettura - Accettata l´entrata in materia, il Gran Consiglio passa all´esame del progetto, articolo per articolo o capitolo per capitolo. Ogni deputato può proporre modifiche, aggiunte o soppressioni al progetto in discussione; le proposte devono essere rimandate alla Commissione, se questa lo richiede. Se il Consiglio di Stato intende riproporre un testo contenuto nel messaggio o una variante, presenta un emendamento al testo commissionale. Ogni articolo o capitolo è messo in votazione. Discussione finale e votazione sul complesso - Chiusa la discussione sui singoli articoli o capitoli, il presidente apre quella sul complesso del progetto come elaborato dal Gran Consiglio. Ogni deputato può proporre il riesame di singoli articoli o capitoli. Il Gran Consiglio decide sulla proposta di riesame. Chiusa la discussione, si vota sul complesso e l´oggetto è accolto o respinto secondo il testo uscito dalle deliberazioni. Rinvio del voto sul complesso - La votazione sul complesso è rinviata a una seduta successiva, se la Commissione che ha esaminato il progetto lo domanda. Chiusa la discussione sul complesso e prima della votazione finale, salvo che il progetto iniziale non sia stato modificato, ogni disegno di riforma costituzionale, di legge o di decreto legislativo di carattere obbligatorio generale può essere sottoposto a una Commissione di redazione perché sia riveduto o coordinato. La commissione di redazione si compone del relatore della commissione e di almeno 2 deputati. In ogni caso, la Commissione di redazione può solo provvedere a modifiche di pura forma o a rettifiche di errori redazionali, lasciando immutata la sostanza delle deliberazioni del Gran Consiglio.
Seconda lettura - Se il Consiglio di Stato non ha dato l´adesione alla legge o al decreto legislativo, il Gran Consiglio procede a una seconda deliberazione. Il Consiglio di Stato ha la facoltà di presentare le proprie osservazioni entro un termine massimo di tre mesi. Il Governo ha sempre la facoltà di ritirare un progetto di legge o di decreto legislativo di sua iniziativa, prima della sua definitiva accettazione. Nella seconda lettura si discute sul testo votato in prima lettura, con le modifiche proposte dal Consiglio di Stato. In seconda lettura la discussione e il voto avvengono come disposto per la prima, senza discussione né voto sull´entrata in materia, la Commissione di redazione provvede nondimeno a una verifica prima del voto sul complesso.
, Giura e Zugo - hanno infatti una procedura uguale. Di principio, ha spiegato lo specialista, tutte le legislazioni cantonali prevedono una prima e una seconda lettura e la votazione sul complesso, ma la seconda lettura rappresenta spesso l'eccezione. Solo una parte dei Cantoni prevede una commissione di redazione e - anche dove ciò accade - solo in una minoranza dei casi questo organo entra effettivamente in funzione. Nel Canton Soletta, ad esempio, il parlamento può decidere di sottoporre un testo alla Commissione di redazione dopo la votazione finale. Nel Canton Argovia, per contro, la Commissione di redazione è un organo interno dell'amministrazione, che può presentare delle proposte al plenum - tramite il Consiglio di Stato - anche dopo la seconda lettura. Secondo Schuhmacher, prima di essere sottoposti al Parlamento i progetti di legge dovrebbero essere esaminati da una Commissione di redazione - composta da deputati e formata anche da giuristi - che controlli se la norma è chiara, se esprime l'intenzione del legislatore e risulta comprensibile.
Garantire il primato della politica
Peter Grünenfelder, cancelliere dello Stato di Argovia, ha poi illustrato - attraverso dieci tesi - il ruolo del Consiglio di Stato argoviese
Il Consiglio di Stato del Canton Argovia è composto da cinque membri ed è eletto con il sistema maggioritario. Il consesso designa al suo interno un presidente («Landammann») e un vicepresidente («Landstatthalter»), che restano in carica per un anno. I cinque consiglieri di Stato eletti per la legislatura 2013-2016 - quattro uomini e una donna - appartengono a cinque partiti diversi (SVP, FDP, SP, CVP, Verdi). Il Consiglio di Stato si riunisce il mercoledì alle 8 e ogni anno tratta circa 1.900 affari.
in ambito strategico: l'impostazione adottata dal Cantone prevede che lo sviluppo di strategie a lungo termine sia principalmente compito dell'Esecutivo; il Legislativo, da parte sua, convalida tali visioni di principio attraverso la pianificazione dei compiti e il Piano finanziario a medio termine. In ogni caso, nel processo di definizione delle priorità cantonali, «il primato della politica deve essere garantito in ogni momento». Da parte sua, il cancelliere dello Stato ha il compito di fare in modo che l'Esecutivo abbia una quantità sufficiente di tempo per le discussioni strategiche e le decisioni che ne discendono. A questo proposito, Grünenfelder ha ricordato che Argovia - rispetto alla media nazionale - presenta oggi una struttura della popolazione relativamente giovane: fra vent'anni, tuttavia, anche in questo Cantone il numero delle persone sopra i 65 anni dovrebbe raddoppiare e quello delle persone sopra gli 80 anni addirittura triplicare. Questa evoluzione demografica avrà conseguenze su tutti i settori dell'azione statale: perciò, il Governo «deve potersi ritagliare il tempo necessario per impostare un'azione politica che abbracci un intervallo di tempo ben più esteso della corrente Legislatura». Secondo il cancelliere argoviese, è poi necessario oggettivare il rapporto tra amministrazione e politica: «Una gestione strategica basata sui risultati va associata a un cambiamento culturale nella politica e nell'amministrazione». Grazie ad alcune circostanze favorevoli, il suo Cantone sembra sulla buona via.
Impressioni sulla giornata
Ho partecipato per la prima volta a un evento della Società svizzera per le questioni parlamentari
La Società svizzera per le questioni parlamentari è stata fondata il 21 giugno 1997. I membri possono essere persone fisiche o giuridiche oppure altre istituzioni. Essa promuove lo scambio di informazioni, idee e esperienze, la conoscenza del ruolo e delle funzione dei Parlamenti e la ricerca scientifica sul tema. La Società organizza una assemblea annuale, il Forum dei servizi parlamentari e pubblica tre volte l´anno il proprio bollettino.
e sono rimasto molto soddisfatto. La galleria fotografica contiene alcune impressioni sulla giornata, che è stata ospitata dalla sala del Gran Consiglio del Canton Argovia
'Il Gran Consiglio del Canton Argovia è composto da 140 deputati che si riuniscono generalmente il martedì, dalle 10 alle 17. Nove partiti sono rappresentati nel nuovo Parlamento, entrato in carica il 30 aprile 2013.L´Unione democratica di centro (SVP) occupa 45 seggi (32%), i Liberali radicali (FDP) e il Partito socialista (SP) 22 a testa (15%), il Partito popolare democratico (CVP) 19 (13%), i Verdi 10 (7%), i Verdi liberali 8, il Partito borghese democratico (BDP) e il Partito evangelico (EVP) 6 a testa, l´Unione democratica federale (EDU) 2. I deputati hanno un’età media di 46 anni; le donne rappresentano il 31,4%, gli uomini il 68,6%. Esistono dieci commissioni permanenti del Parlamento, ognuna composta da 13 deputati: finanze; educazione, cultura e sport; sanità e socialità; affari giuridici; sicurezza pubblica; ambiente, costruzioni, trasporti, energia e sviluppo territoriale; amministrazione e enti locali; economia e tributi; gestione; naturalizzazioni. I membri del Gran Consiglio argoviese sono eletti con il sistema proporzionale. A seguito di un´iniziativa popolare accolta nel 2008, dal 2009 è in vigore il cosiddetto metodo «doppio Pukelsheim» (metodo del divisore bi-proporzionale e dell´arrotondamento standard). Nel 2011 il Gran Consiglio ha introdotto anche un quorum alternativo del 5% dei voti di partito in un distretto elettorale o del 3% degli elettori in tutto il Cantone. In un primo passo, i seggi sono attribuiti ai partiti in base ai risultati elettorali su tutto il Cantone. In un secondo passo, i seggi sono ripartiti tra i distretti elettorali, in modo che ogni distretto abbia il numero di rappresentanti che gli spetta. Un programma informatico risolve questo compito di matematica. Nella legislatura 2013-2016 il distretto di Baden può contare su 30 deputati, Aarau e Bremgarten 16 a testa, Zofingen 15, Lenzburg 12, Brugg 11, Rheinfelden 10, Kulm 9, Muri, Laufenburg e Zurzach 7 deputati a testa.
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