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Autori: Katia Balemi
Data: 18 febbraio 2008

Ogni decisione tocca il territorio, il bene non rinnovabile più prezioso di cui disponiamo

Città -Ticino, un progetto per il nostro futuro

Al via la consultazione del nuovo Piano Direttore: lo strumento numero uno per promuovere e coordinare lo sviluppo del Cantone nei prossimi 15-20 anni

Il Ticino attrae e accoglie residenti, turisti e attività produttive soprattutto per il paesaggio, la buona accessibilità e una qualità di vita invidiabile. La capacità di preservare queste caratteristiche dipende da tutti noi: la gestione di questo inestimabile patrimonio collettivo è sicuramente uno dei mezzi per salvaguardare e valorizzare queste peculiarità.

Il nostro territorio è in costante fermento e trasformazione. All'evoluzione in corso a partire dagli anni '80-'90 del secolo scorso, si sono aggiunti, e progressivamente rafforzati, nuovi fenomeni che hanno esercitato - o stanno tuttora esercitando - marcate pressioni. Basti citare i crescenti conflitti tra insediamenti residenziali, industriali, commerciali e superfici agricole.

Va poi considerato lo sviluppo delle grandi superfici di vendita e le relative incidenze sul traffico e sull'ambiente, i mutamenti demografici, l'incremento costante della mobilità e la localizzazione delle attività produttive nei fondovalle, che costituiscono solo il 14% della superficie complessiva e dove si concentrano oltre i 4/5 della popolazione. Più dell'80% del territorio del nostro Cantone è, infatti, costituito dal verde: alpi, vallate, pascoli, boschi. Si tratta di una porzione ampia, fiore all'occhiello dell'offerta turistica, settore chiave dello sviluppo economico. Ma anche qui, per esempio, assistiamo al progressivo abbandono dell'agricoltura in montagna.

Tutto ciò incide sul territorio, con conseguenze sul carico delle infrastrutture di trasporto, sull'inquinamento atmosferico e fonico, sulla garanzia dei servizi di base in tutte le regioni, sulla capacità finanziaria degli enti pubblici, sui problemi sociali nelle aree più urbanizzate, sull'incremento dei consumi energetici.

Tenendo conto dei cambiamenti avvenuti, dei problemi attuali e delle tendenze in atto, con la revisione del Piano direttore cantonale (PD) si è proposto un progetto di sviluppo globale e unitario, volto a valorizzare gli aspetti positivi, cogliere le nuove opportunità e limitare le ripercussioni indesiderate.

Questo progetto è denominato "Città -Ticino", poiché è basato sull'idea che il nostro Cantone stia diventando un'unica entità con le sue zone verdi e di svago, i quartieri multifunzionali e quelli specializzati, il centro degli affari e dei commerci, la sede amministrativa, le aree produttive, gli spazi per le proposte culturali.

La Città-Ticino, costituita da tre regioni (Locarnese, Bellinzonese, Sottoceneri) e quattro agglomerati interdipendenti (Locarno, Bellinzona, Lugano, Chiasso-Mendrisio), avrà centri, valli, montagne e risorse collegati da una rete di infrastrutture e servizi efficienti. I 29 obiettivi pianificatori, adottati dal Gran Consiglio nel giugno dello scorso anno, definiscono questo progetto territoriale e ne rappresentano i punti di riferimento, per promuovere uno sviluppo sostenibile del Cantone. Per perseguire questi obiettivi, la revisione del PD propone misure e progetti concreti contenuti in 44 schede, 27 delle quali nuove, accompagnate dalle rispettive rappresentazioni cartografiche. Questo lavoro è stato svolto coinvolgendo anche tutti i servizi interessati dell'Amministrazione cantonale.

Proprio negli scorsi giorni, ha preso avvio la consultazione sulle 27 nuove schede e sulla nuova cartografia. La procedura, che si chiuderà il 9 maggio 2008, è volta a raccogliere le osservazioni e le proposte per affinare i progetti, in vista della conclusione del lavoro, che prevede la pubblicazione delle schede e la possibilità di ricorso al Gran Consiglio.

Tutti possiamo partecipare per alimentare un dibattito più ampio, contribuire alle attuali dinamiche di sviluppo e costruire insieme il futuro del nostro Cantone.

Katia Balemi, katia.balemi@ti.ch, Sezione dello sviluppo territoriale