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Autori: Elvio Bernardi
Data: 13 novembre 2007

Un paesaggio naturale da scoprire

La valle di Lodrino

La valle di Lodrino (ca. 24 chilometri quadrati) è recentemente stata oggetto di studio dal punto di vista dell'offerta escursionistica. L'analisi è stata svolta nell'ambito del lavoro di diploma del Sig. Florian Boller, presso l'istituto di geografia dell'università di Zurigo.

La nostra valle (unitamente alla val Cama) è stata scelta tra le numerose valli remote del Sopraceneri e del Moesano. In vari punti di transito, sono stati posati dei contenitori con dei questionari (in italiano e tedesco). Ai passanti sono stati sottoposti diversi interrogativi finalizzati alla comprensione dei motivi alla base della scelta della valle di Lodrino quale meta escursionistica, del profilo del turista, del gradimento del paesaggio, delle infrastrutture, ecc.

Accanto a dati ovvi, sono emersi alcuni elementi interessanti e meno evidenti; ad esempio il martedì registra una presenza di turisti analoga alla domenica, quasi la metà dei passanti proviene dalla Svizzera tedesca o romanda, la maggior parte (39%) ha indicato di trovarsi per la prima volta nella nostra valle, la stragrande maggioranza (72%) ha motivato la scelta della meta con l'esigenza di ritrovare la natura incontaminata, una analoga percentuale cammina giornalmente da quattro a sei o più di sei ore, ecc.

Venerdì 16 novembre 2007 (ore 20.00) il Sig. Boller presenterà agli interessati, presso la sala patriziale di Lodrino, i risultati dettagliati della sua ricerca.

Lo scorso mese di settembre, la sezione svizzera dell'associazione Mountainwilderness  che ha tra i suoi obiettivi quello di valorizzare i luoghi di montagna intatti, ove regna sovrana la natura, ci ha contattati per indicarci di aver attribuito un premio al lavoro del Sig. Boller e di aver pure simbolicamente premiato il Patriziato di Lodrino in quanto proprietario della quasi totalità della valle, e per il tipo di gestione degli stabili e del territorio in generale.

L'ente patriziale di Lodrino, proprietario di parecchi rustici sparsi sui vari alpi della valle, ha intrapreso, grazie anche alla fattiva collaborazione di volontari, una importante azione di recupero degli stessi. Pochi ma chiari i principi alla base degli interventi: il ripristino deve garantire il più possibile il mantenimento delle caratteristiche originarie dello stabile e lo stesso deve essere fruibile da parte di tutti i passanti. Lo standard delle finiture è quindi relativamente modesto a beneficio di un uso pubblico. Grazie ad un lascito (ex latteria sociale) ed ai sussidi di Cantone e Comune di Lodrino, il Patriziato ha pure realizzato, sull'alpe Alva (ca. 1500 metri di altitudine), una capanna con una ventina di posti letto. Da rilevare inoltre la collaborazione di diversi cittadini nella cura e nel mantenimento dei sentieri.

La presenza sui principali alpi di rifugi sempre aperti ai passanti, accanto ad un minimo di cura dei sentieri, permette ad una vasta utenza di poter conoscere ed apprezzare una delle tante valli laterali del nostro Cantone.