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Autori: Sabrina Chakori
Data: 26 settembre 2012

Il Consiglio Cantonale dei Giovani

Mass media e comunicazione

State leggendo questo articolo e molto probabilmente molte altre notizie vi hanno raggiunto tramite i mezzi tecnologici che avete: televisione, computer, tablet o smartphone. Forse la vostra giornata però è iniziata in modo un po' più tradizionale, con un buon caffé e un giornale.
Le notizie che leggiamo, sia che esse compaiano in forma cartacea o in forma digitale, devono venire sempre analizzate con occhio critico.
Questi nuovi mezzi di comunicazione hanno permesso di velocizzare e semplificare certi lavori, ci danno la possibilità di accedere a una grande mole d'informazioni e anche le comunicazioni (email, chat e via dicendo) fra le persone hanno goduto di alcuni vantaggi.
Quali sono però i lati negativi di questo mondo tecnologico? Siamo tutelati? Tutte le notizie sono vere? Quali effetti hanno su di noi?
Noi giovani veniamo definiti i "nativi digitali" e difatti è così, siamo cresciuti circondati da mezzi di comunicazione, spesso però anche noi non siamo coscienti di tutti i possibili rischi di questi. Proprio partendo da spunti come questo il Consiglio Cantonale dei Giovani (CCG) ha deciso di dedicare la dodicesima edizione al tema Mass media e comunicazione.

Durante l'anno il Consiglio Cantonale dei Giovani ha dunque riflettuto e lavorato a questo tema. L'assemblea plenaria, tenutasi venerdì 20 aprile 2012, ha votato la risoluzione definitiva che è poi stata inviata al Consiglio di Stato.
Venerdì 14 settembre si è tenuta a Palazzo delle Orsoline l'ultima giornata di questa edizione, giornata molto importante poiché si è potuto avere un confronto diretto con le autorità. Hanno partecipato all'incontro i Consiglieri di Stato Marco Borradori, Manuele BertoliPaolo Beltraminelli, inoltre sempre in rappresentanza dell'Amministrazione cantonale hanno pure preso parte Luca Invernizzi, responsabile del Servizio informazione e comunicazione del CdS e Michele Albertini, Incaricato cantonale della protezione dei dati. Oltre a discutere con le Autorità cantonali, c'é stata anche la possibilità di dialogare con la segretaria generale della Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (CORSI), Francesca Gemnetti.

Nella risoluzione elaborata dai ragazzi in vari punti si chiede di creare dossier educativi che spieghino i vantaggi e i possibili rischi del web. A questa richiesta il cantone ha risposto che questi documenti esistono già.
Il CCG è dunque soddisfatto, ma resta il fatto che in un parlamento di 150 ragazzi pochi ne sono a conoscenza. Si è insistito dunque chiedendo di semplificare e migliorare le pagine web dell'Amministrazione cantonale. Inoltre, sarebbe opportuno pubblicizzare o riuscire a informare maggiormente la popolazione dell'esistenza di questi.
I ragazzi hanno poi fatto notare che spesso questi dossier non sono molto aggiornati, l'ultimo volume riguardante la relazione con la televisione, Occhio alla TV, è datato 2003.

Un'altra questione trattata è stata la carenza di quotidiani nelle scuole, spesso le poche copie che esistono si trovano solo in biblioteca e sono quasi sempre prese.
Il Governo ha risposto che i giornali oltre a essere reperibili nelle biblioteche scolastiche, si possono consultare in quelle cantonali. Manuele Bertoli ha concluso dicendo che inviterà gli organi di stampa a distribuire più copie dei quotidiani principali.

Un altro punto su cui si è concentrati riguarda le reti senza fili. I ragazzi chiedono che sul territorio ci siano più spazi con accesso gratuito a internet, questo potrebbe essere potenziato anche nelle scuole (nei locali per gli studenti, nell'aula magna, ecc...).
Poiché non si hanno ancora risposte certe sugli effetti di queste onde sull'essere umano (elettrosmog), il Cantone non vuole prendersi la responsabilità di offrire questo servizio su tutto il territorio.

Infine, con Paolo Beltraminelli si è analizzato il tema discutendo degli effetti che questi mezzi di comunicazione hanno sulla salute. Un continuo utilizzo di questi crea in noi ansia e stress, insonnia e magari anche dipendenza. Il Dipartimento della sanità e della socialità non ha però nessuno studio scientifico in corso e dunque ci è stato consigliato di gestire i nostri tempi e le nostre ansie a livello personale. Ma i più giovani sono coscienti di questi effetti e saprebbero reagire in modo maturo?

Anche la pluralità e l'indipendenza dei media preoccupano. Il raggruppamento di radio, televisione, siti internet e giornali potrebbe portare ad avere meno indipendenza ai singoli e così anche meno punti di vista differenti.
L'Esecutivo cantonale discuterà questa questione nei prossimi mesi.

I presenti sono stati invitati a iscriversi alla CORSI, così da poter portare idee nuove e interessanti anche alle assemblee della cooperazione.

La responsabilità personale e della famiglia restano sempre due pilastri importanti nella crescita, spesso però i giovani vengono a contatto con questo mondo tecnologico troppo presto e i genitori troppo tardi o addirittura mai, ecco perché il CCG chiede alla politica di informare e sensibilizzare anche su questo tema.

Soltanto comunicando si può migliorare, il confronto avuto con le autorità politiche è stato dunque un passo importante e per questo il CCG ringrazia!