Autori: Cristina Carcano
Data: 09 maggio 2007
Comportamenti da evitare
Portare occhiali scuri quando si parla con una persona; musica a tutto volume che esce dall'automobile che circola per le strade cittadine; telefoni cellulari che squillano al cinema, in treno, al ristorante; mozziconi di sigaretta abbandonati nei luoghi pubblici; tagliaerba in funzione la domenica; giovani che non cedono il posto a sedere sui mezzi pubblici: tutti comportamenti che spesso infastidiscono chi ci sta attorno. Rinunciare a comportamenti individualistici per lasciare lo spazio al rispetto degli altri, dei vicini, dei cittadini, dei colleghi ... è facile, basta volerlo!
Cosa fare per farsi apprezzare
Il galateo è un insieme di regole che, tenendo conto delle culture e delle usanze, consigliano i comportanti migliori per gestire situazioni diverse. Dai rapporti con gli amici a quelli con i collaboratori, dal comportamento nei luoghi pubblici a quello in ambito professionale, dall'uso della posta elettronica alla conversazione, dalla condotta a tavola a quella sui mezzi di trasporto pubblici, e via dicendo.
Il saluto è la prima regola di convivenza: un saluto cordiale con lo sguardo rivolto agli occhi, un sorriso. Un gesto semplice ma per molti poco praticato. Il motivo? Timidezza, fretta o ...
Salutiamo quando entriamo in un ambiente chiuso o incontriamo colleghi o collaboratori nei corridoi. Non è importante che si conoscano le persone che frequentano lo stesso ambiente: il saluto significa rispetto.
L'uomo non saluta per primo una signora, ma attende che sia la signora a prendere l'iniziativa. Si presenta un uomo alla donna, la persona piú giovane a quella piú anziana.
Si evitano gli occhiali scuri!
Un tempo era consuetudine salutare una signora con il baciamano. Oggi è una rara galanteria. Il baciamano di Jacques Chirac alla Cancelliera tedesca Angela Merkel è stato sottolineato da tutti i media. Un'esagerazione? Forse solo un modo per farsi notare. E c'è riuscito!
In ufficio
I nostri colleghi d'ufficio, coloro con i quali siamo a contatto quotidianamente per oltre otto ore, non devono subire le nostre abitudini; con loro dobbiamo piuttosto cercare di condividere scelte e comportamenti.
Personalizzare l'ambiente nel quale lavoriamo è un importante segnale di ambientamento e spirito di appartenenza, ma non si deve esagerare con la presenza di foto, piante o oggetti ingombranti. Il desktop, come lo screen-saver, non deve avere immagini esagerate; la luminosità e la temperatura del locale devono essere condivise; la musica può essere usata come sottofondo se concordata con gli altri.
Durante le conversazioni dirette e al telefono la voce deve avere un tono che non disturbi i colleghi di lavoro. L'ordine e la pulizia devono regnare sempre e il cestino della spazzatura non deve traboccare di carta e rifiuti del pranzo. Mantenere l'ordine deciso con i colleghi è un segno di convivenza civile.
Al bar e nei ristoranti
L'uomo entra per primo e concede alla donna - o alla persona piú importante - il posto che gode della miglior vista o quello con il muro alle spalle. Si aiuta la signora a togliersi l'eventuale cappotto e si accompagna la sedia per farla accomodare. Non si appoggiano sul tavolo occhiali, chiavi, portafogli, giornali o altri oggetti personali.
È buona cosa evitare di disturbare gli altri commensali con il continuo squillare del telefono: posizionatelo sul "silenzioso" e qualora fosse necessario rispondere ad una chiamata è bene non infastidire gli altri ospiti con gli affari nostri e quindi è consigliato lasciare il locale. Si deve anche evitare la conversazione dai toni alti. La sedia si sposta sollevandola, non spingendola! E al termine del pranzo la si riporta vicino al tavolo.
Non ci si tocca i capelli, i baffi, le unghie e il naso. Se si deve starnutire o soffiare il naso lo si fa voltati di lato e verso il basso, lontano dai piatti.
E non si parla con la bocca piena!
La tavola
La tavola deve essere apparecchiata con cura, rispettando un allineamento perfetto per bicchieri, piatti e posate; tutto ciò che sta sulla tavola deve essere pulito e brillante.
I posti a tavola posso essere assegnati con un cartellino solo se si è in numero superiore a otto. I padroni di casa si siedono capotavola uno in fronte all'altro, mentre i commensali siederanno alternati uomo-donna, alla destra dei padroni di casa gli ospiti più importanti. Nei pranzi familiari in presenza dei quattro suoceri, il padrone di casa ha alla destra la suocera e alla sinistra la madre; stessa cosa per la padrona di casa.
I tovaglioli sono posti a sinistra del piatto piegati semplicemente a rettangolo o triangolo: una piegatura particolare porterebbe all'utilizzo delle mani sul tovagliolo, gesto non igienico. Al termine del pranzo lo lasciamo a destra del piatto, non piegato. Le signore eviteranno di lasciare evidenti segni di rossetto.
Il galateo a tavola (sito: www.traditio.net)
Vita in condominio
Gli spazi comuni vanno usati pensando che non appartengono solo a noi, ma a tutti, perciò se sporcheremo il pianerottolo, lo puliremo. Se usiamo il giardino comune non lo invadiamo completamente e lasciamo in ordine al termine della giornata.
Anche se la legge non impone di fare silenzio, esistono orari legati alla buona educazione oltre i quali è consigliato non disturbare gli altri che, probabilmente, dovranno andare al lavoro il giorno dopo o hanno bambini. L'eccezione è sempre accettata, ma, per una famiglia con bambini piccoli essere svegliati nel cuore della notte da vocianti vicini che si salutano e schiamazzano mentre aspettano l'ascensore, può diventare un vero tormento e alla lunga provocare seri problemi di convivenza.
La posta elettronica
La comunicazione attraverso la posta elettronica è diventata comune in ogni ambiente di lavoro tanto da creare non pochi problemi. Oggigiorno è semplice e facile informare tutti, allegare documenti esaustivi e immagini, aggiornare colleghi sui progetti, ecc. ma alcune regole semplici e di facile applicazione fanno risparmiare tempo e rabbia.
Alcune regole, tra cui molta parte del decalogo di Microsoft permettono una migliore gestione dei rapporti professionali: