Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Archivio Argomenti

Autori: Paola De Marchi-Fusaroli
Autori: Guido Santini
Data: 03 gennaio 2006

Intervista di Paola Fusaroli a Guido Santini, Direttore della Divisione degli interni

Progetto Autonomia

Come è nato il progetto Autonomia e a quale scopo?

Il progetto Autonomia era inserito nel progetto di analisi e di ridefinizione delle procedure di funzionamento dell'Amministrazione cantonale denominato Amministrazione 2000.
Lo scopo del progetto, per il tramite di un'apposita legislazione, era quello di permettere il raggiungimento di una maggior autonomia delle singole unità amministrative attraverso, principalmente, l'uso della gestione con budget globale e accordo di prestazione permettendo loro di incrementare l'efficacia e di responsabilizzare maggiormente i funzionari dirigenti.
La concretizzazione del progetto dovrebbe favorire la stesura di obiettivi chiari, ottenere procedure più snelle e diminuire la burocrazia


Quali sono le principali fasi che lo hanno caratterizzato?

Il mandato iniziale del progetto Autonomia prevedeva l'elaborazione di una legge di portata generale che avrebbe dovuto definire i contenuti e le procedure di autonomizzazione delle unità amministrative dello Stato. Nel corso del progetto è tuttavia maturata la convinzione che un approccio tramite l'elaborazione di progetti pilota fosse da preferire ad un approccio mirante ad una generalizzata riforma delle unità esecutive dello Stato.
Questa impostazione ha comportato la necessità di procedere ad adeguamenti legislativi necessari all'istituzione della base legale per la gestione tramite mandato di prestazione e tramite budget globale delle unità amministrative autonome, UAA (che implica la deroga ad alcuni principi sanciti dalla Legge sulla gestione finanziaria dello Stato).


In un articolo apparso sul periodico "Amministrazione 2000" nel mese di giugno 2001 intitolato Autonomia e le sue forme, riferendosi ai compiti dell'autorità politica, lei scriveva: "Compete ora al Consiglio di Stato e poi al Gran Consiglio confermare la volontà di riforma che deriva dall'esigenza di adattare l'organizzazione dell'Amministrazione ai tempi e alle tecnologie disponibili, rendendola meno burocratica, come pure dalla necessità di migliorare il rapporto con l'utenza per meglio comprenderne e soddisfarne i bisogni, adottando le indispensabili norme legali". Come si è evoluta la situazione da allora?

Il 16 ottobre 2001 il Consiglio di Stato licenziava il messaggio n. 5167 concernente il progetto di modifiche legislative necessarie allo sviluppo di progetti pilota di unità amministrative autonome gestite tramite mandato di prestazione e budget globale nell'ambito del progetto Autonomia di A2000.
Il Gran Consiglio in data 11 ottobre 2005 e sulla base del rapporto favorevole della Commissione della gestione e delle finanze del 6 settembre 2005, ha approvato l'apposito decreto legislativo.


Quali passi saranno intrapresi in futuro?

Conformemente a quanto indicato dal Consiglio di Stato nel messaggio di cui alla precedente domanda, l'Esecutivo dovrà ora designare le unità amministrative che costituiranno i progetti pilota. Queste UAA dovranno poi presentare annualmente al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio un rapporto d'attività. L'UAA sarà soggetta alla revisione annuale dei conti da parte della Sezione del controllo e dovrà disporre di un sistema di contabilità analitica come pure di un sistema di controllo.
Da notare, per concludere, che la creazione di UAA non comporta alcun cambiamento di statuto dei dipendenti.



Avv. Guido Santini
Direttore della Divisione degli interni