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Autori: Lorenzo Casadei
Data: 09 dicembre 2011

La ricerca del benessere psico-fisico attraverso la pratica della scherma giapponese è un'ottima opportunità per scoprire se stessi e gli altri

Stare bene tramite il Kenjutsu, la scherma giapponese

Chi di noi al giorno d'oggi per scaricarsi dallo stress quotidiano non ha mai seguito un corso fitness o praticato un'attività sportiva? Oppure, per rilassarsi, ha frequentato un corso di Yoga? È naturale cercare un equilibrio psico-fisico, non dimentichiamoci ciò che già gli antichi latini sostenevano "Mens sana in corpore sano"! Quindi perché non cimentarsi in una disciplina orientale completa che inglobi sia l'aspetto fisico che quello mentale? Vi posso garantire che il Kenjutsu, la scherma giapponese, è l'arte marziale che risponde meglio a questa esigenza.

L’arte del tirare di spada, parte integrante della storia giapponese, è certamente tra le più antiche, raffinate e durevoli mai documentate. Quindi parlare della storia dello scherma giapponese, fino alla sua evoluzione nel moderno Kendo, equivale a parlare della storia del Giappone. Ma questo necessiterebbe naturalmente di un capitolo a parte. Nella cornice di questo articolo intendo invece spiegarvi perché la pratica di un’arte marziale può portare un giovamento fisico-mentale a chi lo pratica.

Lo scherma giapponese non è né una disciplina sportiva agonistica né un’arte marziale di autodifesa come potrebbero esserlo il Karate o il Kung Fu. Di primo acchito potrebbe addirittura sembrare squisitamente fine a sé stesso, se non addirittura inutile, poiché in caso di aggressione non consente appunto un’autodifesa.
Fortunatamente a nessun praticante dello scherma giapponese verrebbe in mente di girare per le strade munito della spada di legno utilizzata in allenamento (il cosiddetto Bokken) o della Katana.

La continua pratica di questa disciplina mi ha permesso di trovare un benessere psico-fisico che ha portato benefici nella mia vita quotidiana. L’allenamento tipo comprende, infatti, una parte dedicata alla condizione fisica (molto intensa ve lo assicuro), una alla tecnica e infine una alle nozioni di meditazione. In tutte le fasi l’allievo deve essere sempre presente mentalmente (concetto di Zanshin), la concentrazione su se stessi, sui movimenti e sulle attitudini degli altri come anche sull’ambiente circostante sono indispensabili. Altresì fondamentale è la respirazione; si apprendono quindi tecniche di respirazione per rilassarsi e concentrarsi meglio.

Per concludere vi propongo sinteticamente le tesi più importanti di Shissai come ausilio per la comprensione dell’arte del tirare di spada:

1.La perfezione nell’arte della spada è composta da due elementi: la sicurezza nella tecnica e la conoscenza intellettuale. I due aspetti devono costituire un’unità, dipendono necessariamente l’uno dall’altro.
2.La conoscenza intellettuale si manifesta nella «naturalezza del cuore». L’artista della spada deve corrispondere spontaneamente a ogni situazione senza alcun turbamento dovuto a sentimenti o pensieri. La reazione deve seguire senza esitazioni, nello stesso modo in cui lo specchio riflette l’immagine riflessa. Non deve rimanere bloccata dalla situazione.
3.L’assoluta apertura nei confronti della situazione contingente si ottiene solo se ogni componente della costituzione psico-fisica (il principio, l’energia e il cuore) si può sviluppare senza limitazioni. Su questo punto ha la sua influenza l’esercizio.

Per chi fosse interessato a provare questa interessante disciplina giapponese, non esitati a contattarmi per ulteriori informazioni. Vi invito inoltre a visitare il sito Internet della Scuola.

Wa Rei Ryu Switzerland
Scuola di scherma giapponese
www.wareiryuswitzerland.com
e-mail: wareiryusuisse@gmail.com