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Autori: Fabienne Bonzanigo
Data: 04 aprile 2006

La nuova tratta Mendrisio-Varese-Malpensa collegherà l'asse del San Gottardo all'aeroporto continentale di Milano

Un metrò a cielo aperto a cavallo del confine

Per il Ticino è uno dei progetti prioritari: sviluppo economico e tutela dell'ambiente corrono paralleli su rotaia

La mobilità fra il Ticino e la Lombardia sta per compiere un salto di qualità all'insegna dello sviluppo economico e della tutela dell'ambiente. Grazie al patto di alleanza del cosiddetto "Triangolo" - concordato con Zurigo e Ginevra, che promuovono i rispettivi collegamenti ferroviari - la nuova tratta Mendrisio-Varese (FMV) è stata inserita da Berna tra le infrastrutture con l'etichetta: urgente. Il dossier è sul tavolo del Parlamento federale.

Il collegamento ferroviario Mendrisio-Varese-Malpensa è parte integrante del nuovo servizio transfrontaliero Ticino-Lombardia (TILO): la prima tappa è stata introdotta con il cambio d'orario 2004. Il progetto è stato elaborato per contenere il traffico negli agglomerati e per attenuare gli effetti della crescente domanda di trasporto, che congestiona la fascia di confine. Per avere un quadro della situazione, basti pensare che sull'arco degli ultimi cinque anni l'aumento è stato pari al 32%, per un totale di 37mila frontalieri attivi sul territorio cantonale. Il nuovo "metrò di superficie" permette dunque di colmare da una parte le lacune nel sistema delle infrastrutture e dell'offerta dei trasporti pubblici su rotaia, e dall'altra di allentare la pressione sulla strada.

Con una breve tratta di soli 5.7 km, viene completato l'anello mancante all'interno della rete ferroviaria esistente, estendendo il bacino di TILO a oltre 150mila abitanti. I benefici che derivano da quest'opera non si ripercuotono solo sul piano regionale, ma incidono notevolmente a livello nazionale e internazionale. La FMV permetterà, infatti, di ridurre di due ore i tempi di viaggio tra il Ticino e la Romandia, e di collegare direttamente l'asse del San Gottardo all'aeroporto intercontinentale di Milano Malpensa.

Per il settore dei trasporti del nostro Cantone si tratta quindi di uno dei progetti prioritari, grazie al quale verranno costituite nuove premesse per lo sviluppo economico e la tutela dell'ambiente. Adesso l'ha riconosciuto anche Berna, che in un primo tempo aveva valutato la possibilità di bloccare i fondi nell'ambito della definizione delle misure di risparmio. All'inizio del 2004, il Consiglio federale aveva infatti lasciato presagire "una pausa di riflessione" e sulla lista dei progetti che rischiavano di essere rinviati, figuravano anche i collegamenti ferroviari transfrontalieri Mendrisio - Varese (FMV), Ginevra Cornavin - Eaux-Vives - Annemasse (CEVA)  e il passante Durchmesserlinie per Zurigo (DML) .

Per ottenere il sostegno politico e finanziario della Confederazione, i governi cantonali di Ticino, Ginevra e Zurigo hanno dato vita al "Triangolo": un sodalizio nient'affatto usuale, che dal 2004 unisce tre diverse regioni linguistiche e culturali, volto a promuovere tre progetti ferroviari chiave per fronteggiare l'aumento di traffico negli agglomerati e incrementare l'efficienza del trasporto pubblico. I fondi attesi da Berna sono indispensabili alla realizzazione delle tre opere, che si trovano già in una fase avanzata, e per le quali sono stati investiti importanti mezzi economici.

Per attirare l'attenzione della stampa, nell'ambito del "Triangolo" sono state organizzate diverse manifestazioni ad alto impatto mediatico con l'intento sia di conferire maggior peso alle richieste dei tre Cantoni, sia di sostenere e promuovere un'opinione politica unanime a favore della realizzazione di progetti ritenuti di fondamentale importanza nella gestione della mobilità interna e transfrontaliera.

Per quanto riguarda la nuova tratta Mendrisio-Varese-Malpensa, gioca un ruolo fondamentale anche lo sviluppo che si prospetta sul territorio italiano, dove le procedure sono a buon punto. Il progetto è stato approvato a Roma dal Comitato Interministeriale per la programmazione economica (CIPE), che ha già provveduto a riservare l'importo necessario al finanziamento. Attualmente, a cavallo del confine le programmazioni proseguono in sintonia e secondo i tempi stabiliti per garantire l'apertura della nuova linea entro il 2010.

Fabienne Bonzanigo
Collaboratrice scientifica, Dipartimento del territorio, Sezione della mobilità