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Autori: Paola De Marchi-Fusaroli
Autori: Decio Cavallini
Data: 23 febbraio 2006

Intervista di Paola Fusaroli a Decio Cavallini, Presidente della Società Rabadan

È lecito una volta all'anno fare follie

La torre del Primo Castello di Bellinzona ha già indossato la maschera in occasione della 143esima edizione del Rabadan. I festeggiamenti cominceranno questa sera con l'apertura ufficiale del carnevale e si protrarranno fino a martedì 28 febbraio 2006.

Il carnevale bellinzonese ha una lunga tradizione alle spalle. Esso risale infatti al 1862. La società Rabadan è nata dodici anni più tardi. Abbiamo incontrato per voi l'attuale Presidente, Decio Cavallini, a cui abbiamo posto alcune domande.

Chi furono i fondatori e che cosa offriva inizialmente il carnevale?

In fondo il carnevale ha le sue origini nella notte dei tempi: già i greci e i romani prima di Cristo conoscevano feste sfrenate come i Baccanali e i saturnali, nelle quali era lecita ogni sorta di follie. Il carnevale è passato indenne attraverso i secoli, resistendo al mutar dei costumi, alle intemperie della storia, alle rivoluzioni dei popoli: testimonianza di un bisogno che vince il tempo.
Il carnevale è un antico bisogno di "semel in anno insanire", di far pazzie una volta all'anno.
Agli inizi del 1800 vi era chi denunciava pubblicamente, ritenendolo una calamità, il carnevale accusando coloro che fomentavano coi balli, coi veglioni e colle serenate la concupiscenza delle donne, «perché gli è là che si apparecchia la strada della prostituzione, dell'adulterio e del divorzio». Oggi i carnevali sono crocevia più importanti di annuali incontri dell'umanità con se stessa.
Nel libro il Biscione mascherato di Plinio Grossi, che ben illustra la storia del carnevale bellinzonese, sono riportate le seguenti parole di Bruno Giallo mio pre-predecessore: «[...] oggi non si può più pensare a Bellinzona senza il carnevale e la dimostrazione dei consensi sempre più vasti che raccoglie questo evento è rappresentata dai carri, dai gruppi e dalle musiche che giungono da ogni parte del Cantone e della Svizzera».
I fondatori del Rabadan e del carnevale bellinzonese, che negli anni tra il 1862 e il 1874 ebbe numerose vicissitudini organizzative, dovrebbero essere: il dott. Casimiro Fratecolla, gli avv. F. Rusconi e S. Gabuzzi, i signori A. Colombi, P. Taragnoli, G. Flori e C. Molo. Così apparve sul foglio "Il Gottardo" la composizione del Comitato speciale del Rabadan.
Il programma di allora (sempre dal foglio "il Gottardo") offriva: lotterie, cuccagne, giuochi di equilibrio, corsa nei sacchi e in chiusura «Gran Veglione e Babilonia generale in Teatro - mezzanotte baccano generale e apoteosi del carnevale».


Nell'immaginario comune, si tende a pensare al carnevale come divertimento notturno. In realtà, il carnevale bellinzonese offre anche numerosi e importanti appuntamenti diurni, quali ad esempio il corteo mascherato della domenica e il risotto in piazza il martedì (introdotti nel 1946) oppure il pranzo per gli anziani, il corteo dei bambini, ecc. introdotti più tardi. Che cosa può dirci in proposito? Qual è l'elemento che accomuna le manifestazioni notturne a quelle diurne e quale invece quello che le differenzia?

La Società Rabadan cerca di prendere in considerazione, nella preparazione e nell'organizzazione dei vari appuntamenti, tutte le fasce d'età. Il comune denominatore tra le manifestazioni diurne e quelle notturne è il divertimento. Divertimento che se per i giovani è educazione al carnevale per gli anziani è un riconoscimento per il contributo dato nel tempo alla nostra società. Il corteo dei bambini, ad esempio, sta diventando un avvenimento di grandi dimensioni, basti pensare che per l'edizione 2006 sono previste 134 classi di scuola elementare di ben 14 sedi esterne a Bellinzona, che coinvolgono 2520 bambini.
Le manifestazioni notturne sono comunque caratterizzate da bagordi, musica ad alto volume, balli sfrenati, consumo di ogni tipo di bevande, scherzi e risate in compagnia cercando di fare le ore piccole.
Bisogna comunque dire che durante la notte non vi sono veri e propri eventi ad esclusione del Concerto delle Guggen il sabato sera in Piazza Collegiata e del Campionato di tiro alla fune sempre il lunedì sera sempre in Piazza Collegiata. Le manifestazioni si tengono di giorno e di regola nel pomeriggio.


Il carnevale è visto come un momento di aggregazione popolare. Nell'evolversi del carnevale bellinzonese vi sono stati cambiamenti logistici significativi, quali ad esempio lo spostamento, nel 1983, dei veglioni dal Foyer Forum a un grande capannone in Piazza del Sole, oppure l'estensione, nel 1990, del carnevale nelle strade, nelle piazze con l'allestimento di "capannine" e tendoni gestiti da gruppi carnevaleschi, o ancora l'introduzione nel 1996 della "Città del carnevale". Quale influenza hanno avuto questi cambiamenti logistici sul concetto di aggregazione popolare?

L'organizzazione logistica delle tendine e dei capannoni si è resa necessaria dalla forte affluenza di persone. Le strutture precedenti oggi non sarebbero più in grado di accogliere i 25000-30000 festaioli del sabato notte. Quale delle due soluzioni generi più aggregazione è difficile da stabilire. Quello che è certo è che oggi l'offerta è molto più ampia, per cui le persone possono muoversi e scegliere il luogo a loro più congeniale per divertirsi.
È anche vero che i giovani tendono a rimanere nella zona della Piazza del Sole, mentre altri gravitano più sovente nella zona di Piazza Governo. Tendenzialmente, si può dire che la presenza nei vari luoghi di divertimento è molto meno statica di una volta: si tende maggiormente a visitare l'insieme della Città del carnevale, a muoversi e a cercare amici, colleghi di lavoro, o compagni di scuola.


Sempre in merito alla "Città del carnevale", negli scorsi anni vi accedeva solo chi era in possesso del pin. Ma il ruolo del pin non si limitava solo a questo. Esso era infatti legato anche a un aspetto di promozione artistica . Ogni anno veniva organizzato un concorso, i cui partecipanti dovevano disegnare una serie di quattro pins. La serie vincente veniva poi realizzata. Semplice curiosità: come mai si era optato per una serie di quattro pins?
I collezionisti delle pins del Rabadan saranno dispiaciuti della decisione di abolirle a partire da quest'anno. Che cosa ha portato a tale decisione?

Credo che i collezionisti di pins siano rimasti delusi da questa nostra scelta. Questo non toglie che in futuro venga reintrodotto un pin quale elemento promozionale e non più come biglietto d'entrata alle manifestazioni del carnevale.
I quattro pins costituivano un unico nel suo genere e meglio si addicevano alle particolarità del carnevale e all'espressione degli artisti.
Alla fine di questa esperienza della tessera decideremo come e in che forma continuare. Non è precluso un eventuale concorso artistico per disegnare la tessera riprendendo per certi versi ciò che è già stato fatto per i pins.


Il carnevale bellinzonese attira molti visitatori provenienti anche da fuori Cantone. È solo merito del passa parola o è stata fatta promozione in tal senso? 

Da un lato mi verrebbe voglia di dire che è merito della longevità di questa manifestazione, mentre dall'altro lato penso sia corretto affermare che l'immagine costruita nel tempo del carnevale Rabadan ha sicuramente incoraggiato la presenza di persone. Va comunque considerato che una certa promozione fa parte delle nostre attività di marketing. L'investimento, in questo senso, è sempre importante, poiché sarebbe sbagliato "vivere sugli allori" e pensare che tutto possa accadere per caso o solo per passa parola.
Alla fine di ogni edizione viene fatta un'analisi dell'edizione appena trascorsa, tenendo in considerazione gli effetti e i risultati della propaganda e della promozione pubblicitaria.

IMPORTANTE!!!!
A tutti i frequentatori del carnevale bellinzonese ricordiamo due importanti offerte. La prima concerne i mezzi pubblici, per gli spostamenti in tutta sicurezza, e la seconda riguarda la possibilità di affittare una camera doppia (per una o due persone) nei seguenti alberghi del centro al prezzo speciale di fr. 99.- con colazione agli ospiti muniti della tessera giornaliera Rabadan: Internazionale, Gamper hotel-gamper@bluemail.ch, Garni Moderno (tel. e fax  091/ 825 13 76), Croce Federale crocefederale@yahoo.it, Leon D'or. L'Ostello della Gioventù Montebello, in Via Nocca 4, offre il pernottamento in camerata al prezzo di fr. 21.- a persona.