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Autori: Michele Casarico
Data: 10 dicembre 2005

Suggerimenti per delle vacanze 2006 un po' "alternative"

Alien's watching

Las Vegas. Un indubbio mito. Una città che è un po' come un sogno che nasce lentamente dall'oscurità della notte. Alla maniera dei vecchi film western però forse solo una facciata con poco o niente dietro. Un miraggio che dà una strana accoglienza allo sprovveduto visitatore dell'arido deserto del Nevada. Soprattutto a quello con un adiposo portafoglio. Ma questa strana città è anche il simbolo di un'immane sperpero di acqua ed elettricità in un paesaggio brullo e riarso. Dove l'acqua appunto, iniquamente sottratta alla sua legittima terra, asseta i contadini del nord per essere adoperata in sproporzionate piscine, laghi artificiali con fontane iper-tecnologiche e riproduzioni dell'East River.

D¿altro canto - ed è a questo che il nostro articolo fa riferimento - Las Vegas è però anche la meta obbligata per il turista un po' naïf che spera in un incontro del terzo tipo. Sì, del tipo Fox Mulder. Infatti, a poco più di un centinaio di miglia in linea d'aria a nord dello strip della "Fabulous Las Vegas", in un posto molto più buio nel bel mezzo del deserto chiamato Pioneer Territory e all'interno della sconfinata base militare della marina degli Stati Uniti d'America nota come Nellis Air Force Base esiste (presumibilmente) un posto mitologico. Stiamo parlando del luogo più segreto e controverso del mondo moderno.

Tutt'intorno a Groom Lake, un lago ormai da tempo prosciugato, oltre alla pista d'atterraggio più lunga al mondo (circa 10 km; vi ricordo che un Boeing 747-400 atterra in circa 3km o anche 2 se lo lasciassero "guidare" a me) trovano posto diverse bizzarre costruzioni, hangar, capannoni, case, serbatoi, torrette... In quello stravagante e isolato luogo è impiegata una gran quantità di "pendolari" che regolarmente fanno la spola dall'aeroporto McCarran di Las Vegas con  voli "bus" privati totalmente anonimi di una compagnia chiamata Janet Air.

Sì, avete indovinato! Si tratta della mitica Area 51 (anche nota come Dreamland, Watertown Strip, Paradise Ranch, The Farm, The Box...). Per noi, comunque, un po' ingenui turisti alla ricerca di forti emozioni che durante le meritate vacanze ci rifiutiamo recisamente di villeggiare (come tutti) a Torre Pedrera a guardare le belle donzelle o i possenti adoni, arrivare alla base è più difficile. Molto più difficile. Se non quasi impossibile.

Ma se volete provarci lo stesso, continuate a leggere. Di buona mattina, lasciamo Las Vegas in direzione nord, sulla confortevole Highway 15 in direzione di Salt Lake City. In un paesaggio che io ritengo in assoluto uno dei più affascinanti, immensi e seducenti del mondo, si giunge, passando dalla più piccola 93, alla pittoresca Extraterrestrial (375) HW. Uno stradone poco trafficato il cui nome è già tutto un programma. Prima di giungere a Rachel, paesino situato al di fuori di ogni logicità nel quale si dice vivano una cinquantina di anime (che non ho però mai visto) ed è presente un solo ristorante-motel-gift-shop chiamato Little Ale's Inn - che ha anche il parcheggio per i dischi volanti riservato - su una curva, vedrete una cassetta postale che doveva essere nera, ma ora è bianca (!). È la leggendaria (per gli "ufologi") black mailbox.

Da quel punto parte l'anonima strada sterrata - il main gate, dicono i tecnici - che vi conduce comodamente alla base. Ma ce ne sono molte altre di strade e stradine. Io ne conosco qualcuna e le ho sperimentate quasi tutte, ma non vi scoccerò con particolari geografici anche perché per percorrerle non vi bastererebbe un fuoristrada classico... e inoltre non vorrei mai avervi sulla coscienza quando dopo 81 giorni, disidratati nel deserto comincerete ad avere miraggi mistici stile Fantozzi vedendo la Madonna di Medjugorje nel momento in cui  starete invece sfamando gli avvoltoi.

Ma torniamo a noi. Percorrendo la strada sterrata per circa 7 miglia si giunge al punto di non, ehm, ritorno. I cartelli posti ovunque sono molto significativi (ne vedete un esempio nell'immagine 1); della serie "non oltrepassate questo punto, se volete rimanere vivi". Beh... davvero, non fatelo! Difatti, pressoché disseminate ovunque vi sono guardie in anonime jeep nere, allarmi, telecamere, sonde, sensori, satelliti!!. A me è capitato una volta di venir sorvolato da un elicottero UH-60 Black Hawk a pochi metri di quota soltanto perché stavo "fotografando" un cartello dove stava scritto "vietato fotografare". Ehm... che permalosi - ma io non parlo inglese, eh? Anyway, non prendetela davvero mai alla leggera. Vi potrebbero anche arrestare e buttar via la chiave se andate troppo oltre. E siccome si mormora che la base non sottostia a nessuna legge "normale"... meglio non gravarsi di eccessivi rischi. E allora? Come ci si arriva??

È di rigore che nascano sempre molte nuove storie in relazione a questo luogo. E come poteva essere altrimenti? Sì, probabilmente la ricorderete in film come Independence Day o in X-Files, ma sempre diversa e davvero un po' troppo fantasiosa. La realtà è per fortuna ben diversa. Chi ci lavora - in gran parte fisici, matematici e ingegneri in genere (sììì... anche informatici) - ci dedica l'intera vita. Il "dipendente" si sposa dunque con il concetto stesso e non ne esce probabilmente più. In verità qualcuno nel passato ci ha provato, ma non ha avuto successo. Il più famoso è tale Bob Lazar, ma questa è un'altra storia che magari vi racconterò in un diverso momento. C'è però anche un lato positivo. Si mormora che lo stipendio sia ottimo (anche se non si potrà mai spendere - al Little Ale's Inn servono una mediocre e poco ghiacciata Miller :-)~.

Lo so, mentre io vi parlo di queste sciocchezzuole, la vostra curiosità cresce e già vi state chiedendo che cosa  avvenga veramente là dentro. La risposta è: boh! A parte chi ci lavora e millantatori come il sottoscritto che tentano di dare improbabili spiegazioni, nessuno lo sa con esattezza. Ci sono veramente gli alieni, o almeno le loro navette (si ipotizza quelle recuperate a Roswell, nel New Mexico a metà del secolo scorso)? E se realmente vi fossero, per quale torvo motivo non lo annunciano al mondo intero? E se viceversa non ci sono perché spendono milioni di dollari all'anno in agenti di sicurezza? E perché nessuno sa bene come viene finanziato (curiosità: gli agenti delle tasse NON possono entrare) questo luogo? Magari un giorno, come è caduto il muro (di Berlino, n.d.a.), crolleranno anche i segreti dell'ultimo posto al mondo che ci lascia ancora l'immaginazione libera di sognare un mondo fantastico e magari un po' meno sbiadito del nostro. Se così sarà, quel giorno capiremo che era tutta una bufala, o magari saremo finalmente pronti ad affrontare il futuro sapendo che sulla terra ci sono già gli alieni e questi ultimi vivono giornalmente insieme a noi? Potrei essere anch'io un alieno.

Sì, ehm... dunque, dicevo, se volete vedere la base (finalmente ci arrivo) senza incorrere in arresti, torture e/o peggio, il posto migliore è certamente Tikaboo Peak. Per uno come me che fa fatica a percorrere a piedi anche i tre piani del Centro sistemi informativi (sul mio pianeta hanno abolito gli sforzi fisici da secoli) la salita al Tikaboo Peak - per accedere al quale non ci sono strade, teleferiche, bus, elicotteri, scale mobili, portatori indiani, rischaw né altro - è stata uno shock. Il Tikaboo Peak è una montagna - neppure tanto alta se comparata alle nostre Alpi - dove si gode la migliore (ed unica) vista possibile della base. Ma solo se vi munite di potenti teleobiettivi e/o cannocchiali. È comunque come vedere una mosca da tre chilometri di distanza. Accontentiamoci!

La scalata l'ho compiuta oltretutto di notte - per evitare il caldo - e mi sono pure dovuto accampare (l'ultima volta che sono stato obbligato ero a scuola reclute, ed io odio i "bivacchi"). Un freddo dell'accidente, rumori strani, puma e serpenti sempre in agguato (ma non prendetemi troppo sul serio), insomma... avete capito, un vero spasso. Però sì. Qualcosa in realtà si vede: luci strane, qualche aereo che va e viene - ma chissà se sono aerei poi... - e poco più. Comunque ne vale la pena!

Tikaboo Peak è il deposito rifiuti più tecnologico e ufologico mai visto. C'è di tutto sulla cima: lattine, scatole, mappe, libri, soprattutto birre, resti di BBQ, anche telescopi abbandonati e, ehm, avete capito... (rifiuti organici compresi) che nessuno evidentemente ripulisce. E chi glielo fa fare di salire fin lassù? A parte questo neo "trash", il Nevada è uno degli Stati più carismatici degli USA. Una visita se la merita tutta, a patto di non fermarsi naturalmente e unicamente a Las Vegas.

Mah... volete ancora sapere se ci sono stato "dentro"? Non potrei davvero rispondervi, (mai sentito parlare di Echelon?) avrei la CIA alle calcagna e, dopo il mio ultimo articolo dove mi sono inimicato tutti i simpatizzanti di Linux... non potrei sopportare altro. Ma poi, perchè volete sapere se ci sono stato? Quel posto non esiste proprio. Dimenticate tutto quanto avete letto. Questo sito si autodistruggerà a breve. ;-D~~ (povera Paola, che farai ora?)

Buone vacanze!!

(Consigli turistici: non dimenticate di visitare la Death Valley, se passate da quelle parti, e tutti i bellissimi parchi nazionali della vicina California, come per esempio Sequoia, o Yosemite - fate un giro al bellissimo lago Tahoe, diviso in due tra California e Nevada. Non dimenticate neppure gli altri 100 parchi, foreste e "trail" più piccoli, meno conosciuti, ma non per questo meno belli... Naturalmente sono disponibile come guida gratuita a...).

Michele Casarico, michele.casarico@ti.ch