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Autori: Paola De Marchi-Fusaroli
Autori: Giorgio Franchini
Data: 03 gennaio 2006

Intervista di Paola Fusaroli al Direttore dell'ex periodico "Amministrazione 2000" Giorgio Franchini

"Amministrazione 2000": i pro e i contro di un'esperienza editoriale durata quasi cinque anni

Il primo numero della rivista "Amministrazione 2000" è stato pubblicato nell'aprile del 2000, l'ultimo nel dicembre 2004. In totale, sono apparsi venti numeri in cinque anni, i quali, oltre a rendere conto sui progetti di A2000, hanno accolto anche contributi di persone esterne all'Amministrazione pubblica.

Che cosa può dirci in merito a questa esperienza?

L'esperienza è stata ottima, sia per la grande disponibilità dei Consiglieri di Stato, del Cancelliere, dei parlamentari, dei giornalisti, degli ospiti e dei colleghi nel redigere contribuiti o nel partecipare a interviste, sia per aver potuto, negli anni, conoscere e far conoscere aspetti e settori, a molti sconosciuti, della nostra Amministrazione. La comunicazione in una grande Amministrazione pubblica, di natura complessa per diversità di obiettivi e di attività, è molto importante per creare le necessarie collaborazioni e per individuare una minima identità aziendale.

Quali sono gli aspetti positivi e quali quelli negativi?

Detto della collaborazione, come aspetti positivi ricordo la ricerca di sponsor capaci di coprire l'intero costo di pubblicazione, le corse per poter rispettare i tempi redazionali, la soddisfazione di un collega che vedeva per la prima volta le sue frasi pubblicate 12'000 volte, tanti gli esemplari per dipendenti e pensionati. La tecnica digitale ha pure caratterizzato positivamente la rivista, dalla pubblicazione della visione panoramica della nuova sala del Gran Consiglio con relativi parlamentari alla facilità d'impaginazione. Di negativo vi è stata l'impossibilità di trovare uno spazio per tutti coloro che desideravano presentare il loro settore.

Potendo tornare indietro, che cosa cambierebbe?

Negli anni il periodico ha saputo adattarsi alle sensibilità interne ed esterne all'Amministrazione. Il giornale di un'Amministrazione pubblica ha dei limiti, che nessuno a priori fissa, ma che si comprendono con il passare dei numeri. I contributi devono essere di qualità, non banali, non copie di quanto si apprende dalla stampa e il più possibile costruttivi. Il rischio di dare risalto a una querelle interna a un settore è sempre in agguato, per cui la redazione deve stare attenta a non porvi il fianco. Il rischio di cercare di coprire i costi con pubblicità giudicate poco opportune, anche se quotidianamente viste, è pure sempre tentatore. Se i limiti fossero stati noti dal primo numero, alcune scelte redazionali sarebbero state diverse.

Quali sono, secondo lei, i vantaggi di una rivista elettronica?

Sicuramente l'immediatezza dell'informazione e la facilità di aggiornare la stessa, segue la riduzione dei costi di stampa. La rivista elettronica è però molto esigente, in quanto l'informazione dopo pochi giorni diventa vecchia e se non la si aggiorna si perde il contatto con il lettore. L'inconveniente, nel nostro caso, è che riduce il numero di potenziali lettori: essendo percorribile su Intranet esclude docenti e pensionati.