Autori: Sonia Lurati-Capoferri
Data: 11 giugno 2008
Rientrati dalla maternità, i neo genitori si trovano confrontati con innumerevoli situazioni quotidiane nelle quali, solitamente, non si sentono competenti: situazioni legate al benessere e alla salute (alimentazione, pulizia, malattie...) e situazioni legate all'educazione del bambino (apprendimenti, stimoli adeguati,...).
L'obiettivo generale dell'Associazione è promuovere un progetto pilota che miri a coinvolgere un numero indefinito di genitori della regione del Mendrisiotto e Basso Ceresio per sensibilizzarli al tema dell'educazione, così da diventare in breve tempo un genitore rassicurato nel difficile ruolo parentale.
Durante gli incontri, studiati in forma di permanenze educative mobili, ateliers di motivazione, conferenze e prestazioni individuali (su richiesta, in caso di crisi), si creeranno le premesse per permettere a ogni genitore di scoprire e raggiungere, insieme ad altri genitori e alla collaboratrice, i suoi obiettivi parentali.
La pedagogia genitoriale promossa dall'Associazione ha come obiettivo l'attivazione di un processo di ricerca e di "autoeducazione" nei genitori coinvolti, così da promuovere un contesto familiare favorevole allo sviluppo dei bambini grazie al rafforzamento delle competenze parentali.
Così facendo le famiglie avranno l'opportunità di:
- diventare più competenti, più consapevoli del loro potere e più forti;
- rompere l'isolamento in cui spesso si ritrovano nei primi anni di vita dei loro figli, creando una rete di rapporti in cui ognuno è partner dell'altro;
- permettere a ognuno di scoprire, utilizzare e migliorare le proprie competenze educative per favorire la prevenzione e la promozione della salute.
Il progetto, con una metodologia innovativa adeguata agli obiettivi sopraccitati, si propone di:
- andare laddove i genitori già si trovano e promuovere una percezione educativa di quanto vivono con i loro figli;
- pensare a eventuali problemi in termini di soluzione e, con l'aiuto di una collaboratrice, individuare un insieme di passaggi per ottimizzare i processi decisionali;
- garantire un intervento educativo con e non sulle famiglie.
Questo approccio va oltre la logica degli interventi isolati e si integra in ciò che già esiste sul territorio: gli interventi sono pianificati in modo tale da considerare il genitore un attore del progetto e non unicamente il destinatario di esso.
L'Associazione ha individuato alcuni luoghi, definiti permanenze educative mobili, che sembrano essere i più adatti per un corretto "decollo" del progetto:
- le sale d'attesa degli studi pediatrici della regione;
- i preasili (luoghi d'incontro mamma-bambino da 0 a 3 anni gestiti da gruppi genitori);
- le sale d'attesa dei consultori materni (Chiasso, Mendrisio, Stabio);
- un piccolo spazio presso il Centro Commerciale Serfontana (luogo di ritrovo di molte mamme già impegnate negli acquisti, in particolar modo nei giorni di brutto tempo);
- la divulgazione di temi educativi tramite le onde di Radio 3iii.
Quale ulteriore modalità, l'Associazione propone ateliers serali di motivazione, intesi come incontri serali rivolti a entrambi i genitori con lo scopo di sviluppare insieme un tema legato all'educazione dei figli, come ad esempio: "Essere genitori oggi: un mestiere difficile", "Comunicazione e ascolto in famiglia", "Mio figlio cresce: le tappe dello sviluppo normale del bambino", "Giocando imparo!", "I limiti permettono di crescere - quei no che fanno crescere" ... e molti altri temi che potranno emergere dai bisogni stessi dei genitori. Per ulteriori informazioni: "Ateliers serali di motivazione 1°semestre 2008".
Il progetto prevede inoltre l'organizzazione di conferenze legate ai temi della salute e dell'educazione, e delle prestazioni individuali unicamente su richiesta e in caso di crisi.
Nel corso del primo semestre 2008 sono state organizzate due cene multietniche dal titolo "cucina e culture". L'iniziativa s'inserisce nel quadro di uno studio interno elaborato allo scopo di valutare come raggiungere le famiglie "vulnerabili" che ancora non partecipano alle attività proposte dall'Associazione; pensiamo a famiglie straniere, famiglie già conosciute dai servizi sociali, famiglie che per molteplici motivi non approfittano del confronto che propongono i punti d'incontro ai quali partecipa l'Associazione Progetto Genitori.
In futuro sono previste altre cene in altri comuni del Mendrisiotto, allestite con l'aiuto di genitori che partecipano attivamente ai Preasili.
L'Associazione svolgerà la sua attività fino a fine dicembre 2008, durante questo periodo l'attività sarà regolarmente sottoposta alla valutazione di un ente specializzato esterno. Trascorso tale periodo si valuteranno le possibilità di estendere il progetto ad altre parti del Canton Ticino.
Bibliografia:
Paola Milani, Progetto genitori - itinerari educativi in piccolo e grande gruppo, Erickson, 1993
Maurice Nanchen, Ce qui fait grandir l'enfant, Ed. St-Augustin, 2002
J.P.Pourtois, L'educazione implicita. Socializzazione e costruzione dell'identità, Ed. del Cerro, 2005
Progetto Canton Fribourg, Soutien et accompagnement éducatif aux familles ayant des enfants de 0 à 7 ans, Fribourg, agosto 2003
Carlo Ricci, Valorizzare le differenze individuali nella prima infanzia, Ed. Erickson, 2005
Paola Di Nicola (a cura di), Prendersi cura delle famiglie, Ed. Carocci, 2002
Frédéric Jésu, Co-éduquer: pour un développement social durable, Dunod, 2004
Paola Milani (a cura di), Manuale di educazione famigliare - ricerca, intervento, formazione, Erickson, 2001
Riziero Zucchi, Augusta Moletto (a cura di), Con i nostri occhi: un itinerario di Pedagogia dei Genitori", supplemento a Handica e scuola, Torino 2006
Sonia Lurati
Pedagogista - responsabile Progetto Genitori Mendrisiotto e Basso Ceresio
Associazione Progetto Genitori - Mendrisiotto e Basso Ceresio
Tel/Fax 091 682 13 61 - e-mail: apgenitori@bluewin.ch - c.c.p 65-221928-4