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Archivio Argomenti

Autori: Redazione
Autori: Norman Gobbi
Data: 07 dicembre 2011

Intervista al Direttore del Dipartimento delle istituzioni (DI)

Breve dialogo con Norman Gobbi per concludere il 2011

I cinque Consiglieri di Stato ticinesi eletti per la legislatura 2012-2015 si presentano su Argomenti, la rivista aziendale dell'Amministrazione cantonale

Dopo la sua elezione, avvenuta in aprile, vi sono stati i primi mesi di assestamento e a giugno la due giorni al Serpiano dove avete definito le priorità per la prossima legislatura. Cinque priorità che al loro interno incorporano numerosi temi spesso anche molto sentiti dalla popolazione, come ad esempio gli argomenti relativi all'integrazione, al lavoro o alle aggregazioni comunali. Come procede la definizione e lo sviluppo delle cinque aree tematiche presentate a giugno?

Siamo in fase conclusiva, dopo che i responsabili politici di ogni settore - nel caso un Consigliere di Stato - hanno preso visione delle proprie schede, verificato il grosso del lavoro. Ora tocca all'intero Consiglio di Stato unire il tutto e dare omogeneità alle strutture, evitare i doppioni e le troppe divisioni, fissare le priorità e soprattutto pianificare le misure in base al piano finanziario. Sarà una sfida importante, poiché ci sono molte cose nuove da fare, quindi sarà fondamentale rivedere quanto sinora fatto e semmai imporre riorganizzazioni, così da recuperare risorse interne all'Amministrazione da dedicare a nuovi compiti. Nel mio ambito, quella della "Governance pubblica", ci sono molti temi stimolanti e nel contempo appassionanti per le loro capacità di rigenerare lo Stato e la sua organizzazione.

Parliamo d'immagine e comunicazione dell'istituzione pubblica. Grazie alle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, in particolare al web, le istituzioni sono più vicine al cittadino il quale è più partecipe alla vita pubblica. Cosa pensa di questo fenomeno e cosa si sente di consigliare per rendere il cittadino ancora più partecipe dell'attività statale e invogliarlo a dialogare ulteriormente con l'Amministrazione cantonale?

Provengo da questo settore professionale, quindi ho uno sguardo critico e nel contempo positivo sul lavoro sinora svolto. Credo sia giunto il tempo di proporre i contenuti per temi, come recentemente avvenuto, ma in maniera più marcata e poi proporre sempre di più interazioni via web. Questa è una delle sfide della "Governance pubblica", ossia fissare nuovi mezzi e vie di interazione tra il cittadino, le istituzioni e l'amministrazione pubblica in generale. Aziende e cittadini hanno sempre più accesso alla via elettronica e quindi l'offerta di procedure, informazioni e formulari dovrà essere ampliata; d'altra parte, questo richiede sforzi anche sul fronte dei flussi interni che permetteranno di recuperare risorse. Penso ad esempio alla dichiarazione fiscale: in altri Cantoni è già possibile eseguirla online, con ripresa automatica dei dati. Nel Dipartimento diretto dal sottoscritto, stiamo sviluppando idee per una migliore e più ampia offerta di servizi e procedure online nel settore della Circolazione, ma non solo. Insomma, il futuro è qui!

Cambiamo argomento: a ottobre si sono svolte le Elezioni federali. Un appuntamento importante e molto sentito non solo da chi vi è coinvolto per mestiere o passione, ma da tutta la popolazione che, chi più chi meno, è stata interessata da questo evento che definisce l'immagine della Svizzera dentro e fuori dai suoi confini. Lei come ha vissuto, come ha seguito, questo momento?

Politicamente il ticinese ha proseguito sulla strada del cambiamento scelta ad aprile in occasione delle Elezioni cantonali. Anche se gli esiti sono stati più risicati rispetto a quelli ottenuti in aprile 2011, si sono confermate una tendenza e una volontà: quella del cambiamento. L'ultimo step riguarderà i poteri comunali che dovranno essere rinnovati il prossimo mese di aprile 2012, e alcuni nel 2013 tra cui le città di Lugano e Mendrisio.
Personalmente, l'ho vissuta come una prima: infatti, non ero candidato! Scherzi a parte, ogni elezione è coinvolgente per chi vive la politica, ma in particolar modo per i candidati. Se poi teniamo conto di qualche "inghippo", di cui sappiamo, sono molto soddisfatto dell'esito che permetterà di consolidare oltremodo i rapporti la Confederazione. Rapporti che in questi primi mesi di Governo abbiamo riallacciato e consolidato.

Per quel che la concerne invece, a livello personale, che bilancio può fare del suo 2011?

È stato senza dubbio uno degli anni più belli della mia vita, dopo - ovviamente - il matrimonio e la nascita di mia figlia. Intenso, elettrizzante e movimentato nel senso positivo. Intenso per quanto accaduto a livello politico e personale. Abbiamo vissuto un cambiamento dell'assetto politico cantonale storico con il raddoppio leghista in Consiglio di Stato. Per quanto mi riguarda, è stata motivante l'assunzione della Direzione del Dipartimento delle istituzioni (DI), che ho fatto con un'idea chiara: proiettarlo verso il cambiamento. Il DI è stato espressamente desiderato dal sottoscritto e ad oggi posso ammettere di aver dato una svolta portando avanti progetti lanciati dal mio predecessore e, allo stesso tempo, mettendo in campo le mie e nuove idee. Il nuovo Comandante della polizia cantonale, le aggregazioni, la mia presenza alla Conferenza delle direttrici e dei direttori dei dipartimenti cantonali di giustizia e polizia (CDDGP) dove di recente sono stato nominato membro del comitato direttivo, aver stretto i contatti con il Consigliere federale Ueli Maurer per salvaguardare la presenza dell'Esercito in Ticino, la nuova concezione dell'integrazione con la nuova commissione più vicina ai problemi delle varie etnie, il tema della sicurezza legato ai richiedenti l'asilo e i numerosi contatti con Simonetta Sommaruga e l'Ufficio federale della migrazione (UFM),... Queste sono alcune delle "sfide" di cambiamento riuscite in questo 2011.

Un'ultimissima domanda per concludere: quali saranno i suoi buoni propositi per il nuovo anno?

Continuare con entusiasmo, passione e lealtà. Felice 2012 a tutti, di cuore, per un anno nuovo ricco di gioia e fortuna.