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Autori: Roberto Mossi
Data: 02 novembre 2006

Entra nel vivo il restauro dei vecchi vigneti

Coltivazioni d.o.c. per il territorio

Cornice, stacco, cerniera: sono prevalentemente tre le funzioni che oggi il vigneto assume nel contesto ambientale ticinese. In qualità di cornice, valorizza singoli elementi del panorama, come le torri, gli antichi castelli o le chiese. Componente di stacco nella continuità del manto boschivo, funge talvolta anche da cerniera tra il fondovalle urbanizzato e la foresta che ricopre i pendii.

Nel nostro Cantone, diversamente da altre regioni della Svizzera, come per esempio il Vallese o la costa del Lemano, non esistono coltivazioni estese su grandi superfici. Non si può quindi parlare, nel caso del Ticino, di un vero e proprio paesaggio viticolo. La presenza dei filari e delle pergole è piuttosto percepita come un elemento del paesaggio, anziché un paesaggio a sé stante, e come tale può essere una componente sia della realtà rurale, sia di quella insediata. Il vigneto rappresenta pertanto uno dei tasselli che compongono un mosaico più vasto.

Oggi, i terreni vignati, perlopiù terrazzati, testimoniano la laboriosità e la risolutezza delle passate generazioni. L'arte di coltivare il vino è stata tramandata con passione e affonda le radici nella storia del Cantone. Il Merlot, grazie alla competenza e all'ingegno dei viticoltori, vanta un ruolo di primo piano in Svizzera e all'estero: in occasione del centenario, è stato da più parti evidenziato come questo prodotto del settore vitivinicolo ticinese si sia trasformato in un marchio conosciuto, che rappresenta un'intera regione.

La politica del paesaggio promossa dal Cantone sostiene, tra l'altro, i progetti di valorizzazione e recupero delle antiche coltivazioni abbandonate, alle quali viene riconosciuto un notevole valore monumentale. Anche la cura e la salvaguardia dei vigneti estensivi tradizionali - non particolarmente redditizi per la produzione dell'uva - sono estremamente interessanti per la funzione naturalistica e paesaggistica che svolgono.

Il ripristino di questi vigneti e degli elementi che li accompagnano (carraie, muri a secco, scalinate in pietra), ha potuto essere effettuato grazie al contributo di diversi enti, tra i quali il Cantone. Un vigneto esemplare in questo senso può essere visto a Maggia, nella bassa Vallemaggia.
Non da ultimo i vigneti diventano anche fattori di richiamo nell'immagine turistica del nostro Cantone. Questi elementi sottolineano da una parte il carattere sudalpino del Ticino, e nel contempo ne promuovono il prodotto.

Roberto Mossiroberto.mossi@ti.ch, geografo, collaboratore scientifico del Dipartimento del territorio