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Autori: Natasha Russo
Data: 08 febbraio 2011

Un po' di consigli utili per evitare mille scuse per non mangiare sano

Come sopravvivere mangiando in ufficio

"La sveglia suona, e inizia la nuova giornata. Sempre di corsa. Un caffè trangugiato mentre mi trucco, decido come vestirmi. Per mangiare non ho tempo. Tanto non ho fame. E forse così perdo anche qualche chilo. In fondo, fare colazione è una cosa per pensionati e bambini in vacanza. Ritardo. Coda in auto, il semaforo sempre rosso quando non deve. Arrivo in ufficio. Un altro caffè, senza zucchero o con la saccarina, così non ingrasso. Arrivano le 9.00, ora della pausa, ci sta un altro caffè. Comincio ad avere fame, ma resisto. In fondo, devo abituare il mio corpo a non mangiare troppo, se voglio entrare nei miei jeans attillati.
Il telefono continua a suonare, il capo chiede l'impossibile, e quasi quasi salto la pausa pranzo, così finisco prima di lavorare e posso andare in palestra a bruciare un po' di grassi.
Il pranzo? No, non ho fame. Anzi, un po' mi brucia lo stomaco per i troppi caffè. Mangio davanti allo schermo del mio pc, un po' di crackers super-integrali di fibra di crusca selvatica e una busta di carne secca, mentre digito sulla tastiera le mie dita fanno lo slalom tra le briciole integrali di super-fibra, che sicuramente mi faranno bene. Bevo poco, così non devo continuamente alzarmi per andare in bagno. E posso finire prima.
Finalmente, ora del caffè e poi in palestra!! Arrivo alla sera a casa, dove mio marito mi aspetta per la cena, che sarà abbondante... che fame che ho! Non riesco a saziarmi, eppure ho mangiato già due piatti di pasta!! Non capisco perché non riesco a smettere di mangiare, e non capisco perché nonostante io salti i pasti non riesca a dimagrire di un grammo!
".

Ecco, in versione un po' romanzata, quello che spesso sento dalle mie pazienti, sempre di corsa e in lotta con la bilancia (in realtà questo problema l'hanno anche molti uomini), ed ecco invece alcuni punti da migliorare nella vostra giornata, per sentirvi meglio e perdere anche qualche chilo in eccesso:

1. Svegliatevi prima e fate colazione: secondo i più recenti studi, chi non fa colazione è più soggetto al sovrappeso e all'obesità di chi fa una buona colazione ogni mattina. Chi non fa colazione al mattino è portato a mangiare molto di più nel corso della giornata, con il rischio di eccedere e di ingrassare.
Una prima colazione nutriente permette di iniziare la giornata con vitalità senza arrivare stanchi e affamati alla pausa pranzo.
E' scientificamente dimostrato che chi salta questo importante appuntamento con la salute ha maggiori difficoltà di concentrazione durante la mattinata.
Una prima colazione nutriente contribuisce a risvegliare e ad accelerare il metabolismo corporeo, regalando quella sferzata di energia necessaria per affrontare la giornata con il giusto spirito.

IL CONSIGLIO: Se al mattino andate di fretta e non avete tempo per fare colazione provate a preparare ciò che serve la sera prima o a consumare qualcosa mentre andate al lavoro (attenzione se guidate!!).

2. La sera prima preparatevi il pranzo da portare in ufficio, oppure prendetevi il tempo per andare in mensa e consumare un pasto equlibrato, con proteine, carboidrati e verdura
. Dopo la prima colazione, il pranzo è il secondo pasto fondamentale della giornata per dare all'organismo il necessario per funzionare fisicamente e intellettualmente. Ecco la giusta composizione del pasto:
- Tanta verdura, cotta o cruda;
- Una porzione di proteine (carne, pesce, uova, formaggio magro, tofu, legumi)
- Una piccola porzione di carboidrati (pasta, riso, pane, crackers, polenta,...)

MENU DEL GIORNO: Anatra con fagiolini e riso bianco (vedi immagine 1).

3. Se proprio dovete comprare un pasto pronto, guardate il contenuto di grassi per 100 grammi di prodotto: se supera il 10% significa che in quel prodotto vi sono troppi grassi, e che il vostro pomeriggio sarà appesantito da una lenta digestione. Ricordate la regola del piatto sano, e aggiungere sempre verdura o insalata ai piatti pronti. Alcune marche, e non necessariamente quelle che mettono sul mercato prodotti per le diete, producono buoni piatti e gustosi, con pochi grassi; LEGGETE LE ETICHETTE!!!

4. Mangiate lentamente. Quando mangi velocemente, il tuo organismo reagisce male e di conseguenza tendi a ingrassare. Se però inverti e inizi a mangiare lentamente, noterai grandi miglioramenti e una leggera perdita di peso. Hai capito bene! Mangiare lentamente aiuta a dimagrire (anche se poco). Studi scientifici hanno testato se tutto ciò fosse vero edhanno scoperto che è la pura realtà. Se provi a mangiare più lentamente del solito per almeno 1 mese, vedrai meno chili sulla bilancia. Ovviamente, la perdita di peso del mangiare lentamente è soggettiva, quindi tu potresti dimagrire 1 chilo, Maria potrebbe dimagrire 2 chili e Daniela potrebbe dimagrire 3 chili. Non aspettarti miracoli ma mangiando piano noterai tanti miglioramenti.

5. Una riflessione, l'elogio della lentezza: LUMACA VS LEPRE
Le persone lente, le LUMACHE, non sempre sono apprezzate: anzi, sono spesso disprezzate, sospettate di scarsa volontà, di non impegnarsi abbastanza.
Si preferiscono i tipi veloci, LE LEPRI, quelli che sanno svolgere i propri compiti con rapidità, bravissimi a recepire le indicazioni e a eseguirle in un battibaleno. La loro vivacità emerge dall'intensità dello sguardo, gli occhi dalle pupille dilatate, il respiro corto, la precisione dei pensieri, dalla destrezza manuale. L'argento vivo addosso, insomma.
In realtà, le persone veloci, le lepri, dovrebbero lavorare in fretta per poi avere tempo da dedicare a sé stesse, senza più urgenza. Invece, queste vivono in uno stato di continua e tesa apprensione. Sempre alla ricerca di qualche momento che li liberi dal logorio psicofisico dello stress, ma poi incapaci di trovarlo. È la nostra società che ci spinge con ritmi allucinanti verso la corsa continua. Corriamo sempre, quando guidiamo, quando mangiamo, quando facciamo le cose che ci piacciono, sentendoci in colpa quando oziamo, cioè stiamo senza fare nulla per qualche momento, e ci godiamo il momento. Non sarebbe meglio evitare tutto quel gran precipitarsi, quell'interminabile affannarsi, quando non c'è proprio nulla che lo giustifichi? Io sto quasi sempre dalla parte della lentezza. Mi piace restare a guardare la neve che cade a fiocchi dal cielo grigio d'inverno, il gatto che dorme e muove i baffi perché forse sta sognando, respirare in fondo un tramonto in riva al mare, senza dover correre da nessuna parte.
Ai miei occhi la lentezza esprime la grazia dei movimenti di un felino e ha molto fascino: il tempo che il parmigiano impiega per emanare tutti i suoi aromi, il tempo che mosto fermenta nelle botti per diventare un pregiato vino, il giusto ritmo e rispetto per ogni evento dell'esistenza.

Riflettere e cercare di vivere la vita senza fretta tutte le età, prendendoci cura del nostro benessere e prendendoci il tempo di mangiare in modo sano sono il giusto rispetto per la nostra esistenza.

Natasha Russo, Giubiasco
www.unadietistaperamica.ch