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Autori: Alessandra Giussani
Autori: Tiziano Fontana
Data: 04 dicembre 2008

Intervista di Tiziano Fontana ad Alessandra Giussani

Corso per adulti: «Pittura del Quattrocento in Ticino: da vedere e da ascoltare»

In questo corso unisci la spiegazione di opere pittoriche del Quattrocento e la loro osservazione sul posto (Santa Maria in Selva di Locarno, San Michele a Palagnedra, Santa Maria delle Grazie a Bellinzona e San Bernardo a Monte Carasso) all'ascolto di musica coeva eseguita dal vivo. Come è nata quest'idea?

Nasce da un'esperienza personale vissuta nella chiesa di Santa Maria in Selva a Locarno, un ambiente con affreschi in stile gotico internazionale creati da un artista agli inizi del '400. Mi ero fermata a contemplare le opere, non rendendomi conto del tempo che trascorreva e arrivando di conseguenza in ritardo a un appuntamento. In quell'occasione ho compreso pienamente quanto un'osservazione prolungata, che ci sottrae al tempo, permetta ai sensi di espandersi, di penetrare nelle opere e di assaporarle nelle loro caratteristiche più profonde.
Per quanto concerne la musica penso che abbia la medesima capacità di arrivare nel profondo dell'anima e di espandere i nostri sensi, imponendo il suo tempo, il suo ritmo. Di conseguenza ho pensato che unire l'osservazione di affreschi all'ascolto di musica dal vivo avrebbe potuto essere un'esperienza significativa. In effetti, i partecipanti che hanno già seguito il corso sono rimasti affascinati. Alcuni hanno anche avuto l'esperienza di lasciarsi condurre letteralmente dalla musica: la variazione di tonalità prodotta per esempio da diversi tipi di flauto li spingeva a spostare lo sguardo dagli affreschi del registro inferiore a quelli dei registri superiori e ad accorgersi della dinamica insita nelle forme dipinte.

Da diversi anni proponi corsi di storia dell'arte, in particolare di pittura, con, spesso, visita sul posto. Sono sempre molto seguiti. Come ti spieghi questo successo?

Penso che siamo affascinati da immagini che toccano tutte le dimensioni dell'uomo e che siamo colpiti dalla meravigliosa ricchezza di opere che sono belle. In ogni persona c'è un'esigenza di bellezza. La ricchezza e la bellezza proposti dalla pittura ci aprono universi nuovi, ci invitano a dare un ritmo differente e nuovo al respiro dell'anima.
Inoltre un aspetto molto bello è costituito dall'amicizia che nasce dalla condivisione di simili sensazioni ed esigenze.

Come è nato il tuo amore per l'arte e la storia dell'arte? L'educazione familiare, un insegnante che ti ha trasmesso questa passione oppure un richiamo personale, interiore?

Da sempre ho avuto passione per il disegno: mi ricordo del quaderno del tempo libero, su cui disegnavo appena possibile; ho sempre subito il fascino dei colori, dell'odore della pittura e del mondo della pittura. Anche la musica ha avuto molta importanza. Posso dire che c'è sempre stata una vicinanza naturale all'arte, alle cose belle: sono cresciuta in un'atmosfera familiare in cui la dimensione artistica e spirituale erano molto importanti. Inoltre, nella famiglia di mia madre vi erano stuccatori, in quella di mio padre degli intagliatori, oltre che contadini. Ho ricevuto un'educazione all'apertura all'altro e a ciò che si cela dietro le apparenze.
All'università, dove frequentavo psicologia, ho seguito una lezione di un professore di storia dell'arte e questi mi ha fatto rinascere, come un lampo, l'amore per l'arte, un po' accantonato ai tempi del liceo.

Cosa pensi di questa riflessione (di cui ignoro l'autore e che sento profondamente vera): "natura, poesia, arte hanno in comune un medesimo effetto: costringono a stare attenti alla vita"?

Condivido. Nella nostra esistenza vogliamo che l'anima vibri, nell'unione con gli altri. La natura spirituale dentro noi stessi chiede di crescere, di essere nutrita e nella natura e nell'arte troviamo un linguaggio che mette in relazione le nostre esigenze dell'anima e del cuore. Questi elementi risvegliano alla vita e permettono di capire meglio se stessi in relazione al mondo. Costringono a riflettere sulla nostra condizione.

Da cosa nasce l'arte? Dall'esigenza di comunicare il mistero della vita e quindi della morte? O da quella di esprimere i sogni, la gioia, le paure, il dolore, la speranza, le emozioni ecc, vale a dire da tutto ciò che muove e agita l'essere umano? O da altro?

Dall'anelito per l'infinito a cui chiediamo di essere presente qui e ora; dal desiderio e dall'esigenza che il sacro sia dentro ogni dimensione. Il grande artista risveglia in me la vita degna, il desiderio di vivere, di capire, d'interrogare e d'interrogarsi, con umiltà. Apre domande, a volte consola, mi lancia una sfida: passare con tutta me stessa attraverso le condizioni esistenziali che sono composte dalle più svariate sfere dell'umano - dallo stupore della nascita al dolore della morte.

Non mi resta che augurarvi buona visita e buon ascolto, dandovi alcune informazioni pratiche:
- il corso è suddiviso in una parte teorica, una lezione serale, che introduce quella pratica, costituita dalle visite guidate e dall'ascolto, che si svolgono durante due sabati mattina;
- gli spostamenti, generalmente, sono effettuati in gruppo.

Ulteriori informazioni:
- www.ti.ch/cpa