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Autori: Alessandra Galfetti
Data: 31 gennaio 2012

Il Programma cantonale di vaccinazione contro il cancro del collo dell'utero: prevenzione per tutte le ragazze e le giovani donne dagli 11 ai 26 anni

Divento grande, divento responsabile

Per la seconda volta il dottor Previdente fa capolino su Argomenti. Questa volta si rivolge a Elena, una ragazzina di 12 anni. È un tema delicato, sul quale Elena e la mamma si sono confrontate e insieme hanno deciso di porre ancora qualche domanda al loro medico di fiducia. Diamo il via a questo racconto e scopriamo come prevenire una malattia seria: il cancro al collo dell'utero. Senza banalizzare, con razionalità e concretezza, seguiamo la storia di Elena e della sua mamma. Per la scienza, invece, seguite i collegamenti ipertestuali.

Elena sta diventando grande, il suo corpo da qualche mese sta cambiando. Se ne è accorta all'improvviso, ma non ne è rimasta sorpresa. In fondo l'aveva sempre saputo che sarebbe diventata una donna come la mamma, ma i suoi pensieri erano altrove: ai giochi, alle amiche, alla scuola, al suo gruppo di ginnastica ritmica. Elena si accorge che non sta cambiando solo il corpo, cambia anche il suo modo di vedere le cose, i discorsi con le amiche, l'attenzione verso i vestiti e i capelli. Sì, un po' vanitosa lo è sempre stata! Ma con tutte le volte che la mamma e il papà le avevano detto che era intelligente e bella, come si fa a non essere un pochino vanitose? È anche una persona curiosa, qualche volta le sue amiche le dicono di smettere di esserlo, ma come si fa a non porsi domande?
In questi mesi è cambiato anche il modo di vedere la mamma e pure la mamma è cambiata nei suoi confronti. Non la tratta più come una bambina, anche se le ripete sempre "sei la mia bambina".

Il mese scorso con mamma ha fatto un lungo discorso, un po' imbarazzante a dir proprio tutta la verità. Voleva sapere che cosa sarebbe successo ancora al suo corpo, che cosa voleva dire "avere un ragazzo", perché le ragazze di quarta media facevano le oche con i ragazzi, perché.... Insomma, aveva dentro di sé mille domande, forse di più. Aveva già parlato diverse volte con le amiche, ma le idee non si erano proprio chiarite del tutto. Certe immagini della pubblicità sono sotto gli occhi di tutti, certe parole sulla bocca di tutti i compagni, per non parlare di certe allusioni all'amore e al sesso.
Allora aveva deciso: preso un lungo respiro, tutto d'un fiato: "Mamma ... ".
E mamma aveva risposto. Aveva raccontato di quando era una ragazzina, di quando si è innamorata del papà, dei sentimenti che provava, di quando hanno desiderato avere un bambino e poi un altro ancora. Mamma le aveva parlato del rispetto per la propria persona, del rispetto per le altre persone, dell'essere innamorati, dell'amore e del sesso. Elena aveva sempre saputo che di mamma avrebbe potuto fidarsi.

Da qualche giorno Elena si è accorta che mamma é preoccupata e nervosa. Non è la solita mamma. Ieri sera la sentiva parlare a bassa voce con papà, proprio come quando preparano le sorprese, ma la sua voce era un po' agitata.
Le dispiace vedere la mamma così, magari può aiutarla. Ma come? Glielo chiederà.
"Mamma, che cos'hai? Mi sembri sulle spine!"
"Elena hai ragione. Sono proprio sulle spine, anche se continuano a dirmi che non è niente."
"Ma niente cosa, mamma?"
"Niente, niente. Quando sono andata a fare il controllo dal ginecologo, mi hanno detto che c'è qualcosa di strano al collo dell'utero. Mi hanno detto di non preoccuparmi, che rifaremo il controllo fra sei mesi, che non é niente di grave, che si può curare e guarire. Insomma, non dovrei essere preoccupata, invece lo sono."
"Qualcosa di strano al collo dell'utero? Che significa?"
"Significa che l'esame che mi hanno fatto, il pap-test, ha mostrato che le cellule del collo dell'utero sono ammalate. Quasi sempre è un virus che si ferma dentro queste cellule, con il tempo le trasforma e provoca una malattia. Il dottore mi ha detto che ci si può proteggere da questo virus con una vaccinazione, che è consigliata alle ragazze come te."
"E come si fa a prendere questo virus?"
"È molto diffuso, si prende attraverso il contatto sessuale."
"Ma mamma, mi avevi detto tante cose quella volta, ma non mi avevi parlato di malattie! Quando mi avevi parlato di proteggermi non pensavo di dovermi proteggere anche da una malattia. Pensavo che dovevo proteggermi dalle delusioni, dalle fregature. E neppure nessuna delle mie amiche mi ha mai detto che stando con un ragazzo ci si poteva ammalare!"
"Ci sono numerose malattie che si trasmettono attraverso il contatto sessuale. Alcune sono molto gravi e non si possono guarire, altre invece sì. Elena, io non sono in grado di darti tutte le risposte, forse abbiamo bisogno di qualcuno che ne sappia più di noi. Che ne dici di chiedere al dottor Previdente, quando andremo a fare la prossima visita? Tra poco sarà ora di fare la vaccinazione contro l'epatite B. Telefono oggi."
"D'accordo mamma. Ma perché non andiamo a cercare adesso qualche informazione in più su internet?"

Elena e mamma si siedono insieme al computer. Trovano tante informazioni: alcune sono troppo difficili, altre fanno paura, altre sembrano poco serie. Ma trovano anche qualcosa proprio adatto per loro: ci sono le risposte a molte delle loro domande, ci sono dei volantini proprio per le ragazze. Scoprono che il virus che trasforma le cellule del collo dell'utero si chiama "virus del papilloma umano" e che ogni anno in Svizzera sono 5'000 le donne che scoprono di avere le stesse lesioni al collo dell'utero, come la mamma. Scoprono che la vaccinazione è gratuita, basta rivolgersi a un medico che partecipa al programma cantonale: il dottor Previdente c'è in questa lista!

Oggi è il 31 gennaio. Dopo scuola Elena e mamma andranno dal dottor Previdente. Con mamma ha deciso che si farà vaccinare anche contro il virus del papilloma.
"Ciao Elena"
"Ciao"
"Come stai?"
"Bene!"
"È un po' che non ci vediamo. Sei qui per fare la vaccinazione contro il papilloma e contro l'epatite B, vero?"
Ma quante domande, il dottor Previdente! Adesso tocca a me, pensa Elena.
"Sì dottore. Come si prendono queste malattie?"
"Sono delle malattie causate da un virus. Quando hai il raffreddore, ad esempio, con uno starnuto puoi trasmettere i virus che ti hanno fatto venire il raffreddore ad altre persone. Il virus del papilloma si trova sulla pelle e sulle mucose degli organi genitali di molte persone e il virus può passare da una persona all'altra durante il contatto sessuale. Ci sono anche altre malattie che attraverso il contatto sessuale si trasmettono da una persona all'altra"
"Come posso fare per non ammalarmi?"
"Ci sono delle regole generali per la prevenzione di queste malattie. Se si decide di avere un rapporto sessuale è importate proteggersi sempre usando un preservativo. Sappiamo anche che per il papilloma uno dei fattori di rischio è avere dei rapporti sessuali in giovane età e cambiare numerosi compagni sessuali. Oggi, invece, faremo la vaccinazione. Così svilupperai una difesa efficace e, in caso di contatto con il virus del papilloma, il tuo corpo riuscirà a reagire prontamente e ad eliminare il virus. La vaccinazione, però, non protegge da tutti i papilloma che causano un tumore al collo dell'utero. Quindi è indispensabile che ogni 3 anni tu faccia un pap-test, proprio come fa tua mamma, per controllare che le cellule del collo dell'utero siano sane. Sai cos'è un pap-test?"
"Sì, la mamma me lo ha detto. Sono proprio le stesse cose che ho letto sul sito. Dottore, ma hai già vaccinato molte ragazze? Sai, ho un po' di paura!"
"Sì, ne ho vaccinate molte. Pensa che in 3 anni in Ticino sono state vaccinate circa 7'000 ragazze e giovani donne. Potrai avere un po' di male dove facciamo la puntura. A volte si può avere mal di testa, stanchezza o un po' di febbre che però passano in qualche giorno."
"Ma la mia allenatrice di ginnastica ritmica si può far vaccinare? L'altro giorno sentivo che ne parlava."
"Se la tua allenatrice non ha ancora compiuto 27 anni può farsi vaccinare gratuitamente, proprio come te, fino alla fine del 2012. Sei pronta?"

Elena guarda la mamma, che le è stata sempre accanto. La mamma sorride a questa figlia che cresce, forse troppo in fretta, e che tra poco diverrà una donna.
Anche il dottore sorride: gli piacciono i ragazzini che cercano di capire le cose, anche se sono un po' complicate.

Ulteriori informazioni
- Dottor Harald zur Hausen: nel 1983 scoprì che i papilloma virus causano il cancro del collo dell'utero e ricevette il premio Nobel per la medicina nel 2008.