Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Archivio Argomenti

Autori: Emanuela Diotto
Autori: Danilo Caccialanza
Data: 24 marzo 2009

Articolo di Danilo Caccialanza

Emozioni... piccanti!

Semina un gesto, coglierai un'abitudine. Semina un'abitudine, coglierai un carattere. Semina un carattere, coglierai un destino. Danilo Caccialanza, informatico presso l'Ufficio della comunicazione elettronica coltiva un insolito interesse, ovvero la passione per il peperoncino piccante. Con entusiasmo ha accettato di condividere con i colleghi il proprio hobby.

Danilo, questo interesse per il peperoncino non è certo comune... da dove nasce questa passione?
Solitamente, appena qualcuno scopre il mio interesse per il peperoncino, la prima domanda che mi pone è proprio questa. Non ho mai saputo rispondere con precisione ma la questione è per me uno spunto di riflessione.
Non considero il peperoncino solo un hobby finalizzato a sé stesso. È qualcosa che si inserisce in un contesto molto più ampio, è come se fosse un vero e proprio "life style".
Dedico a questo hobby del tempo, fatica e passione. Ma questi elementi non bastano per raggiungere un buon risultato.
Oltre alla mia buona volontà, infatti, ci sono altri fattori da tenere in considerazione come le condizioni climatiche, la fertilità del terreno e la purezza dell'aria e dell'acqua, sui quali l'uomo difficilmente può esercitare un controllo.
Inoltre nel dedicarmi alla mia passione non dimentico mai l'importanza di alcuni valori della vita quali il rispetto, il principio e la fiducia. È fondamentale il rispetto della natura, dei suoi ritmi e dei suoi limiti. Qualsiasi intervento forzato volto a modificare questi ritmi e principi può essere dannoso per l'uomo.
Entrano anche in gioco aspetti emotivi, quali il fascino delle piante con i frutti in piena maturazione da settembre in poi e la soddisfazione per un buon raccolto a fine stagione dopo un anno di lavoro.
Tutto ciò rende un interesse che a prima vista può sembrare banale una passione davvero speciale.

Innanzitutto parlaci del peperoncino: quali sono le sue principali caratteristiche e come è utilizzato?
Esistono tantissime varietà di peperoncino con caratteristiche e peculiarità diverse; agli interessati consiglio di leggere la scheda pubblicata su Wikipedia.
Vediamo alcuni casi in cui è adoperato il peperoncino.
Dal punto di vista alimentare è usato principalmente come condimento. Inoltre è un ingrediente di una vasta gamma di cibi e bevande, e non unicamente della classica pasta al sugo! Per chi vuole provare a cucinare qualche prelibatezza a base di peperoncino, rimando al seguente sito di ricette.
Dal punto di vista medicinale il peperoncino favorisce una buona digestione, e ha un forte potere antiossidante; da ciò nasce la sua fama di antitumorale. Per di più, si è dimostrato utile nella cura di malattie da raffreddamento come raffreddore, sinusite e bronchite.
È anche utilizzato in cosmetica, una maschera di bellezza al peperoncino può infatti portare effetti benefici a tutto il corpo e laddove la pelle inizia a mostrare il peso degli anni (attenzione agli occhi!).
La maggior parte delle proprietà benefiche del peperoncino sono dovute alla capsaicina, composto chimico presente nel peperoncino. È anche la sostanza che ne determina il grado di piccantenzza!
Infine, il peperoncino, può anche essere utilizzato a scopo ornamentale, realizzando delle splendide composizioni. Con il passare del tempo i peperoncini tendono a seccare, ma il colore rimane intatto, sempre vivo e intenso.

Come ti dedichi al tuo hobby?
Ho questa passione da circa 10 anni, però solo da poco tempo ho potuto approfondire il tema e coltivare più specie di peperoncino. Soprattutto su Internet ho conosciuto numerose comunità di appassionati, grazie alle quali ho scoperto dell'esistenza di tantissime varietà di peperoncino e ho avuto modo di scambiare con altri appassionati semenze provenienti da altre parti del mondo.
L'anno scorso, per poter praticare alla grande quest'hobby ho costruito nel giardino della casa dei miei genitori una serra di 10 x 3,5 metri che sfrutto interamente per la coltivazione del peperoncino. Per dare un ordine di grandezza l'anno scorso ho coltivato 64 piante suddivise in 16 varietà diverse di peperoncino.
La mia stagione del peperoncino comincia a inizio marzo con la semina delle piantine nelle apposite vaschette che tengo in una piccola serra da giardino riscaldata. Entro un mese spuntano le prime piantine e a fine aprile sono cresciute abbastanza per essere trapiantate nell'orto. A questo punto il pericolo di gelo dovrebbe essere scongiurato e quindi non dovrebbero sorgere problemi.
Sull'arco della stagione cerco di accudire le mie piante affinché crescano il più possibile. Elementi fondamentali per una buona crescita sono la composizione del terreno, la regolarità di annaffiamento, la protezione delle piante dalle intemperie, la potatura e la zappatura del terreno per dare aria alle radici.
Se tutto questo lavoro è svolto accuratamente, da settembre in poi posso godermi il massimo splendore delle piante, un oceano di peperoncini diversi per forma e per colore. Lo scenario è davvero suggestivo.
Da qui in poi, prima che arrivi l'inverno raccolgo i frutti, seleziono le sementi, e preparo i frutti per la conservazione a lungo termine per poterli consumare durante l'anno.
Nel mese di ottobre mi dedico soprattutto alla produzione di olio e polvere piccante.

Che consigli daresti a coloro interessati a coltivarlo?
Questo dipende soprattutto dai mezzi che una persona ha a disposizione. I miei consigli seguenti variano a seconda del tipo di coltivazione che personalmente differenzio in tre categorie, ovvero coltivazione in serra, nell'orto oppure in vaso.
I miei consigli valgono al clima della nostra regione (Ticino) nelle zone di pianura e si riferiscono alla coltivazione in serra o nell'orto.
- Semina: consiglio di seminare a inizio marzo, nelle apposite vaschette utilizzando un terriccio di qualità. Occorre collocare un solo seme per vaschetta altrimenti al momento della separazione delle piante c'è il rischio di rovinarle irreparabilmente visto che la radice è ancora debole.
- Trapianto: dopo circa due mesi dalla semina le piantine raggiungono circa 10-15 cm di altezza e possono essere trapiantate. A primavera inoltrata, come già detto, il pericolo di gelate dovrebbe ormai essere scongiurato, ma bisogna comunque proteggere le piante soprattutto dalla grandine e dal forte vento, impresa abbastanza difficile alle nostre latitudini se non si dispone di una serra.
- Distanza: è importantissimo che le piante abbiano un spazio sufficiente per poter crescere, e devono quindi avere al minimo 80 centimetri di spazio tra loro. Solitamente due piante coltivate alla giusta distanza producono più peperoncini di dieci piante trapiantate troppo vicino. Possono crescere fino a un metro di altezza nell'orto e addirittura due metri in serra!
- Maturazione: i primi frutti, solitamente di colore verde spuntano già nel corso del mese di luglio, ma non sono da consumare almeno fino al mese di settembre quando cominceranno a maturare cambiando colore.
- Raccolto: di regola da settembre in poi i frutti sono maturi, cioè sono completamente di colore rosso, giallo, arancione o marrone. Non esiste peperoncino maturo di colore verde, nero o viola!
- Manipolazione: dal momento che un peperoncino è tagliato bisogna prestare seriamente attenzione. Bisogna utilizzare guanti di plastica, evitando di toccarsi gli occhi ed è importante lavorare in un locale con almeno una finestra ben aperta. Questo perchè il trattamento dei peperoncini può sprigionare gas che provocano un forte prurito in gola.
- Conservazione: essicando o surgelando i peperoncini si ha la certezza che si conserveranno a lungo senza rischi. La produzione di olio piccante è un discorso a sè, in quanto ci sono dei rischi nella conservazione a medio-lungo temine utilizzando peperoncini freschi.
- Piccantezza: non sottovalutate la piccantezza di alcuni frutti, la sua consumazione è fortemente sconsigliata a persone con problemi cardiaci e a donne incinta.
Infine sconsiglio la coltivazione dei peperoncini in vaso, le mie esperienze sono state negative rispetto alla coltivazione in serra o nell'orto. Per chi comunque non ha alternativa consiglio di utilizzare da subito dei vasi molto grandi, un terriccio di altissima qualità e di concimare regolarmente almeno ogni 15 giorni. Inoltre è meglio depositare i vasi sul balcone nel punto più soleggiato possibile e al riparo dal vento!

Esistono siti dedicati al peperoncino dove gli appassionati possono trovare informazioni utili?
Certo, è soprattutto grazie a queste comunità che ho acquisito molte informazioni sul tema e ho potuto scambiare semi con altri appassionati. Vale davvero la pena visitare questi siti, dove a volte si possono trovare immagini scattate da persone che, ad esempio, per coltivare peperoncini hanno costruito in casa mini-serre con lampade, riscaldamento e ventilazione!
Ritengo utile questo scambio di idee e consigli.
Il mio sito preferito sul tema è www.peperonciniamoci.it; l'aspetto più interessante di questo sito è il fatto che gli utenti condividono sul forum le loro esperienze e spesso allegano immagini suggestive che rendono complete le spiegazioni.
Vi segnalo anche www.pepperfriends.com. Si tratta di un sito redatto parzialmente in inglese e parzialmente in italiano, sul quale si possono incontrare altri appassionati di peperoncino e contenuti interessanti.
Da non perdere anche il sito di un'azienda agricola parmense www.stuard.it. Il suo direttore, il professor Mario Dadomo ha un forte interesse per il peperoncino e la sua azienda è anche specializzata nella selezione di specie di peperoncino ornamentale.

In conclusione, c'è qualcosa che vorresti ancora aggiungere?
Vorrei raccontare un episodio divertente che mi è capitato. La mia serra si affaccia su un parcheggio per auto pubblico, e mentre la stavo costruendo un signore si è fermato a scambiare due parole con me. Durante la conversazione mi ha posto un paio di domande sul mio progetto ed è rimasto stupito dalla mia affermazione "sto costruendo una serra interamente riservata alla coltivazione di peperoncino". Poi questo signore in modo molto simpatico e spontaneo mi disse "ma come, tu te magni così tanti peperoncini? Ma tu non sii svizzero???".

Sono contento di aver condiviso con i lettori di ArgomenTI questa mia passione, e ringrazio tutti i miei colleghi per quanto in un modo o nell'altro hanno contribuito ad alimentare il mio entusiasmo per questo hobby.

Nulla è banale, tutto è speciale.