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Autori: Andrea Gianinazzi
Data: 22 maggio 2006

Come stanno i giovani?

I giovani stanno bene anche se...

Nel 2002 sono state effettuate due indagini nazionali sulla salute dei giovani: la prima sugli allievi nella scuola dell'obbligo (11-15 anni), l'altra su studenti e apprendisti (16-20 anni). Oltre il 90% dei giovani dice di stare bene anche se segnalano problemi di salute che potrebbero essere la punta dell'iceberg di un soggiacente disagio.

Già ora gli 11-15enni segnalano problemi ad addormentarsi e ripetuti problemi di stanchezza che potrebbero essere spiegati anche con un aumento delle attività che si protraggono fino a ora tarda (televisione, Internet, musica, ma anche attività scolastiche).

Alimentazione e attività fisica

Con l'inizio della scuola media, l'alimentazione diventa per molti giovani qualcosa di accessorio a cui si può facilmente rinunciare o che si sostituisce con rapidi spuntini. Ciò può essere spiegato dalla struttura degli orari scolastici e di lavoro, dalla lontananza del luogo di studio o di lavoro dal proprio domicilio o anche da fattori economici.

Solo una minoranza (38% ragazze; 30% ragazzi) mangia verdure tutti i giorni. Lo stesso si può dire della frutta (40% ragazze; 30% ragazzi). Con circa le stesse proporzioni vi sono ragazzi e ragazze che consumano quotidianamente cioccolata e bevande zuccherate. Ciò spiega in parte l'aumento del numero dei soggetti in sovrappeso in questa fascia di età (11-15 anni) e nella successiva (16-20).

L'attività fisica regolare diminuisce a partire dai 16 anni. I motivi sono soprattutto la mancanza di tempo (60% ragazze; 47% ragazzi), la scelta di altre attività (37% ragazze; 43% ragazzi) il lavoro pesante (11% ragazze; 29% ragazzi).
Da segnalare che, a partire da una certa età, lo sport perde anche di interesse (26% ragazze; 22% ragazzi).

La "troppità"

Rispetto al 1993, il numero di coloro che si ritengono troppo magri o troppo grassi è in aumento. Il 71.8% delle ragazze tra i 16 e i 20 anni desidera dimagrire (53% nel 1993). Un quarto dei ragazzi vorrebbe perdere peso e un altro quarto vorrebbe prenderne.
La conseguenza logica sono le diete dimagranti che portano a carenze alimentari o a disturbi alimentari. L'ossessione per il peso porta in molti casi a patologie alimentari come l'anoressia o la bulimia: le giovani che segnalano crisi di bulimia sono in aumento rispetto al 1993 (dall'11% al 16%). Da osservare che in Ticino il problema si presenta in modo ancora più acuto (17.5%).

Consumo di sostanze

Va segnalato un peggioramento della situazione relativa al consumo di tabacco. Se nel 1998 il 4.5% degli 11enni diceva di aver già fumato tabacco, quattro anni dopo questa percentuale è quasi raddoppiata (8.2%). Anche tra i 15enni la prevalenza a vita del consumo di tabacco è passata dal 51.9% al 59.7%.

Benché l'incremento sia più contenuto rispetto al dato svizzero, desta comunque preoccupazione l'aumento del consumo di alcol. Emerge inoltre un tendenziale aumento delle occasioni di consumo eccessivo.

Va segnalato l'aumento delle ubriacature da parte delle ragazze e questo può essere ascritto alla forte presenza, nell'anno dell'inchiesta, di bevande zuccherate particolarmente attraenti per il pubblico femminile (alcolpop).

Il Ticino non è diventato un cantone di "cannaioli". Nel 2002 c'erano aperti una settantina di canapai. Nonostante questa massiccia offerta, l'aumento dei consumatori è stato più limitato rispetto al dato svizzero. La maggior parte dei ragazzi che usano la canapa sono consumatori occasionali (consumo ogni tanto, in particolari momenti festivi). Un dato preoccupante è comunque il raddoppio (dal 5% del 1998 al 10% nel 2002) di coloro che dicono di consumare canapa regolarmente, anche più volte al giorno.

Tra i 16-20enni che consumano molto alcol e molta canapa, i problemi più frequentemente segnalati hanno a che vedere con la sessualità (rapporti sessuali non voluti e più frequenti rapporti non protetti), maggiori problemi relazionali con i genitori, con gli amici, liti e risse e, soprattutto, per il consumo di droghe, incidenti e una diminuzione del rendimento scolastico e professionale.

Nella stessa fascia di età compresa tra i 16 e i 20 anni la ricerca di sensazioni forti è particolarmente sentita tra coloro che dicono di consumare molto alcol e canapa. Il forte consumo di alcol e di canapa si accompagna spesso ad atti di delinquenza: il 50% dei ragazzi forti consumatori sono stati implicati più volte in atti criminali. Il 18% delle ragazze di questo gruppo sono depressive e quasi la metà ha già pensato concretamente al suicidio nei 12 mesi precedenti l'inchiesta.

Da segnalare che tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 20 anni, gli incidenti multipli sono due volte più frequenti tra coloro che ricercano sensazioni forti rispetto agli altri. Questo rischio è anche molto elevato tra coloro che bevono molto alcol e dicono di guidare in stato di ebrietà.

Salute mentale

I ragazzi e le ragazze tra i 16 e i 20 anni sono ottimisti riguardo al loro futuro e hanno fiducia nei propri mezzi. Il 90% ritiene di poter riuscire nella formazione che ha iniziato e pensa di poter trovare lavoro. Va però detto che quasi la metà delle ragazze (48%) avrebbe bisogno di un aiuto per risolvere problemi di stress e nervosismo contro il 28% dei ragazzi. Il 34% delle ragazze e il 19% dei ragazzi dicono che avrebbero bisogno di un sostegno. Sulla base delle risposte fornite a una serie di domande risulta che, al momento del sondaggio, una ragazza su dieci e un ragazzo su venti potevano essere considerati come depressivi. Si tratta comunque di percentuali costanti in questi ultimi anni.

In Ticino, il 25.2% delle ragazze e il 17.6%% dei ragazzi tra i 16 e i 20 anni hanno già pensato al suicidio durante i 12 mesi precedenti l'inchiesta. Questi dati sono più alti rispetto alla situazione svizzera (21% e 15%). Quello che fa riflettere è che l'8% delle ragazze (10% apprendiste; 5% studentesse) e il 3% dei ragazzi (4% apprendisti; 2% studenti) hanno già tentato il suicidio e il 40% di questi ha fatto più di un tentativo. Solo una piccola parte di loro ha potuto beneficiare di un sostegno.

Sessualità

Nel corso degli ultimi dieci anni la percentuale di ragazzi e di ragazze attivi sessualmente è aumentata, ma in misura molto debole. Gli apprendisti da questo punto di vista sono più attivi degli studenti. Le differenze tra ragazzi e ragazze si vanno attenuando.

Note positive arrivano dall'uso del preservativo che resta molto alto, segno che le campagne di prevenzione hanno sortito l'effetto desiderato. Va però detto che l'uso del preservativo tende a diminuire con l'età.

Violenza

Si parla spesso della violenza dei giovani, ma si parla molto meno di quella subita. Questa forma di violenza può avere conseguenze pesanti sulla salute mentale di un bambino e di un giovane soprattutto quando proviene dai genitori o da altri parenti stretti. L'impatto negativo maggiore si riscontra soprattutto a livello di autostima.
Nella fascia di età compresa tra i 16 e i 20 anni, il 15.4% dei ragazzi e delle ragazze ha paura di essere picchiato dai genitori (CH 10%); nella fascia di età compresa tra gli 11 e i 16 anni, il 12% dei ragazzi e delle ragazze viene picchiato effettivamente e il 3% viene picchiato regolarmente.

Un rilievo particolare merita la questione di Internet. Tra i 16 i 20 anni, il 30% delle ragazze e il 58% dei ragazzi dicono di essersi imbattuti in siti pornografici senza averli cercati. Il 14% delle ragazze rispettivamente il 21% dei ragazzi dicono di essersi trovati su siti a contenuto razzista e più o meno nella stessa percentuale su siti inneggianti alla violenza o all'odio.

Conclusioni

Quali sono le risorse sulle quali i giovani possono contare? La famiglia in primo luogo. Molti giovani segnalano questo ambito come quello in cui più facilmente riescono a esprimersi, ma è anche l'aspetto che più li preoccupa quando i genitori sono in conflitto tra di loro.

Un'altra risorsa importante, ma qui in fondo non ci sorprendiamo, sono gli amici che restano i confidenti preferiti, dopo i genitori, e ai quali ci si rivolge per risolvere problemi di natura diversa.

Anche la scuola e l'ambito professionale hanno un ruolo importante. I giovani tra i 16 e i 20 anni (80-90%) ritengono, a maggioranza, il clima scolastico e della loro classe piacevole e, in una proporzione pressoché uguale, pensano che i propri docenti o maestri di tirocinio abbiano fiducia in loro.

Gli apprendisti segnalano però più spesso situazioni di stress e un carico eccessivo di responsabilità. Inoltre il futuro professionale costituisce un particolare motivo di preoccupazione per un quinto degli apprendisti e degli studenti.

Questi problemi non possono più essere affrontati con approcci settoriali (la droga, la contraccezione, l'alimentazione, la violenza, ecc.), ma occorrono politiche che integrino tutti questi aspetti in tutti gli ambiti dove i giovani vivono, studiano o lavorano. La partecipazione alle scelte della società, l'assunzione di responsabilità, la possibilità di svolgere esperienze significative con i compagni e con adulti "efficaci" restano aspetti fondamentali della riorganizzazione del proprio corpo, della propria mente e delle proprie competenze relazionali durante l'adolescenza.

Andrea Gianinazzi, Collaboratore scientifico e Delegato ai problemi delle tossicomanie, Ufficio di promozione e di valutazione sanitaria.

Per saperne di più sull'argomento:
- Giovani come va?