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Autori: Emanuela Diotto
Autori: Monica Bucci
Data: 03 febbraio 2009

Intervista a Monica Bucci

Il Castello dei Bimbi, il nuovo nido d'infanzia aziendale dell'Amministrazione cantonale ticinese

Finalmente, dal 2 febbraio 2009 anche l'Amministrazione cantonale ticinese possiede una struttura in grado di accogliere i figli delle collaboratrici e dei collaboratori statali e delle deputate e dei deputati al Gran Consiglio.
Monica Bucci, responsabile dell'Area della gestione amministrativa della Sezione delle risorse umane, ha risposto alle nostre domande sull'argomento per conoscere questo nuovo servizio.

Monica Bucci, quando e perché è nata l'idea di creare un asilo nido all'interno dell'Amministrazione cantonale?

Da diversi anni si discute informalmente di tale opportunità e anche alla Sezione delle risorse umane sono giunte diverse sollecitazioni in tal senso. Verso la fine del 2006 il Consiglio di Stato ha deciso di istituire un apposito gruppo di lavoro incaricato di elaborare un progetto concreto.

Perché è importante poter disporre di un nido d'infanzia in un'azienda come l'Amministrazione cantonale?

L'importanza di disporre di una tale struttura contribuisce alla realizzazione di diversi obiettivi, tra i quali certamente, in generale, partecipare al miglioramento della qualità della vita delle collaboratrici e dei collaboratori, offrendo loro un servizio che dia la possibilità di conciliare lavoro e famiglia.
Dal punto di vista strettamente aziendale offrire una tal struttura favorisce il rientro delle collaboratrici dalla maternità in tempi più rapidi e con un atteggiamento più sereno e, non da ultimo, favorisce e promuove, attraverso il sostegno alla gestione familiare, la possibilità di sviluppo e carriera delle donne che lavorano.

Come è la situazione negli altri Cantoni e a livello federale?

Diverse grandi aziende nazionali e ticinesi in particolare, ormai da alcuni anni, si sono dotate di una struttura per accogliere i figli dei dipendenti.
A titolo di esempio citiamo la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) che a Berna ha istituito nel 2000 il proprio asilo nido "Secolino" e, a livello cantonale la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RTSI), seguita dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e dall'Ente Ospedaliero cantonale (a Bellinzona ha aperto l'asilo nido "Bianconiglio").

L'iniziativa ha riscosso successo tra le dipendenti e i dipendenti?

Direi proprio di sì. Le iscrizioni infatti sono davvero numerose.

Da chi è gestito e come sarà organizzato?

La struttura sarà gestita dall'Associazione famiglie diurne del Sopraceneri, ente che si è aggiudicato il mandato a seguito del concorso pubblico promosso dalla Sezione delle risorse umane che avrà comunque il compito di supervisionare alle attività e alla gestione del nido.

Dove è situato?

La sede si trova in un appartamento al pianterreno di Residenza Nocca, di proprietà della Cassa pensioni dello Stato, in Via Dragonato 11 C, nelle immediate vicinanze dei principali stabili amministrativi.

Ulteriori informazioni sono disponibili sulle pagine della Sezione delle risorse umane.