Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Archivio Argomenti

Autori: Emanuela Diotto
Autori: Paolo Righetti
Data: 25 giugno 2008

Intervista a Paolo Righetti, coordinatore tecnico del Team Bellinzona calcio

Il Ticino... nel pallone!

In queste settimane in Ticino si respira aria di pallone. Per gli amanti del calcio, infatti, il 2008 sarà ricordato come l'anno degli Europei in Svizzera, e della promozione dell'Associazione Calcio Bellinzona (ACB) nella massima lega del campionato di calcio nazionale.
Per restare in tema e conoscere più da vicino il mondo del calcio ticinese, con Paolo Righetti, coordinatore tecnico del Team Bellinzona calcio, abbiamo dato un'occhiata alla realtà dei giovani calciatori bellinzonesi.

Paolo, parlaci del Team Bellinzona e delle tue attività in qualità di coordinatore tecnico.

Il Team Bellinzona è composto dai vivai di AC Bellinzona, GC Carassesi, USP Daro, FC Pedemonte, AC Ravecchia e US Semine. I miei compiti, in collaborazione con i responsabili tecnici delle altre società coinvolte, sono quelli di supervisionare l'operato degli allenatori, pianificare squadre e allenamenti, curare i contatti con la Federazione ticinese di calcio (FTC) e con la Città di Bellinzona.
Gli scopi del Team Bellinzona sono: garantire un sano ambiente sportivo, aiutare i giovani a crescere sani e diligenti, nonché portare i talenti del calcio ticinese a Bellinzona, grazie alla coesione e alla collaborazione tra le sei società che lo compongono. Dal 1° luglio 2005 questi club non sono più rivali, infatti, almeno per quel che concerne i vivai, hanno unito le forze, a tutto vantaggio dei giovani.
Complessivamente il progetto coinvolge circa 500 allievi, con un'età compresa tra i 7 e i 19 anni, suddivisi in 21 squadre. Questo ampio ventaglio di formazioni offre la possibilità a ognuno di trovare la collocazione che più gli si addice: la nostra filosofia è quella di formare gruppi omogenei per livello e ambizioni.

Cosa ti ha spinto a dedicarti ai giovani che vogliono giocare a calcio?

Il grande entusiasmo e la grande voglia che mettono i ragazzi in tutto quello che fanno! Possiedono un'incredibile energia e mi danno la carica. Riescono a trasmettere emozioni fortissime e soprattutto, in un mondo sempre più programmato, agiscono d'istinto e svolgono con il cuore tutte le loro attività.

Di recente l'AC Bellinzona è stato promosso in Super League; questo fatto ha contribuito ad accrescere l'entusiasmo tra i giovani calciatori? Ci sono state più adesioni alle squadre del settore giovanile?

Sì e di molto. Purtroppo come ACB dobbiamo perfino dire di no a molti ragazzi, perché abbiamo già rose corpose e di grande qualità. Fortunatamente grazie al raggruppamento possiamo inserire i ragazzi in eccedenza nelle altre società; l'ideale sarebbe poter accrescere il numero di squadre all'interno del Team Bellinzona, ma ciò non è realizzabile a causa della scarsità di campi da gioco e di spogliatoi.

Quindi, le infrastrutture e i mezzi a disposizione delle giovani leve del calcio granata sono adeguati?

Purtroppo, come detto prima, attualmente le infrastrutture scarseggiano. Tuttavia a breve termine è prevista la costruzione di nuovi spogliatoi sui campi adiacenti al Liceo cantonale di Bellinzona; questo comporterebbe una maggior disponibilità e una maggior sicurezza per gli allievi (infatti, molte squadre devono cambiarsi al campo principale e poi, a piedi, recarsi sui campi del Liceo).

I genitori partecipano attivamente e collaborano con le squadre degli allievi?

Dipende molto dall'età; con i più piccoli, fino a circa 13-14 anni, c'é un grande seguito di genitori, e poi dai 15 anni in avanti l'interesse va scemando.
Personalmente cerco sempre di mantenere un certo distacco, specialmente per quel che riguarda le questioni tecniche che sono esclusivamente di competenza di allenatori e società. Purtroppo capita spesso che qualche genitore voglia dire la sua durante partite e allenamenti, dimenticando che questo, sul campo da gioco, non è compito suo.

Secondo te, a quale età solitamente un bambino dovrebbe iniziare a giocare a calcio e in quale categoria?

Non credo ci sia una vera età ideale, dipende molto dal fisico del ragazzo e dalla sua mentalità; ci sono bimbi che a 5 anni possono già iniziare con la scuola calcio. Per quel che riguarda poi il vero e proprio tesseramento con conseguente disputa di un campionato ufficiale, l'AC Bellinzona ha fissato gli 8 anni come età media; per intenderci la prossima stagione, che inizierà a settembre 2009, saranno i ragazzi nati nel 2000 a comporre la squadra dei più piccoli.

Negli ultimi anni il calcio è diventato uno sport anche per ragazze: come vedi il mondo del calcio al femminile?

Lo vedo in grande crescita, in questi anni la FTC sta lavorando moltissimo oltre che con le selezioni maschili anche con quelli femminili e stanno nascendo sempre più formazioni in rosa.

Infine, per restare in tema "Nazionale svizzera", dato che in questi anni sei stato molto a contatto con i giovani talenti del calcio ticinese: ci sono ragazzi che, secondo te, potranno un giorno indossare la maglia della nazionale e partecipare un giorno agli Europei o ai Mondiali?

Dall'inizio del Programma Gianni (progetto varato dalla FTC per la valorizzazione dei talenti) e dalla creazione del Team Ticino sopraceneri (calcio d'elite di FC Locarno e AC Bellinzona) si è notato un netto miglioramento dei nostri giovani sul piano nazionale. Soprattutto dal profilo tecnico, a mio modo di vedere, non abbiamo nulla da invidiare alle altre regioni della Svizzera. Sono convinto che nei prossimi anni avremo altri rappresentanti ticinesi nella massima rappresentativa elvetica, a tener compagnia a Valon Behrami. Oltretutto ora abbiamo ancora una squadra ticinese in Super League e questo non potrà che giovare a tutto il movimento calcistico ticinese.