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Autori: Paola De Marchi-Fusaroli
Autori: Carmelo Mazza
Data: 17 gennaio 2006

Intervista di Paola Fusaroli a Carmelo Mazza, Responsabile della Segreteria del Consiglio di Stato

La comunicazione e l'informazione seguono l'evoluzione tecnologica: il Foglio ufficiale ne è un esempio

Tra i vari compiti della Segreteria del Consiglio di Stato vi è anche la pubblicazione del Foglio Ufficiale. Il primo Foglio Ufficiale del Cantone Ticino fu pubblicato il 7 gennaio 1844. Può fornirci qualche informazione in più sulle sue origini?

Le origini del Foglio Ufficiale, allora Foglio Officiale, si ritrovano nella Legge sul Giornale degli Avvisi, ecc. adottata dal Gran Consiglio in data 2 giugno 1843. Interessante rilevare come, già a quel tempo, il tema informazione fosse particolarmente sentito. Si trattava infatti di creare uno strumento attraverso il quale lo Stato avrebbe fatto conoscere le sue leggi, i suoi decreti, ecc. dando ai cittadini la possibilità di partecipare alla vita democratica. A mio giudizio questo mezzo di comunicazione si è rivelato lungimirante, in quanto il suo ruolo di "voce ufficiale istituzionale" ancora oggi mantiene la sua attualità, malgrado i cambiamenti dei sistemi di comunicazione manifestatisi nel corso degli anni. Originale e giudiziosa considero la decisione del Gran Consiglio di allora di rendere obbligatoria per i Comuni la sottoscrizione di due abbonamenti: una copia da conservare presso la Cancelleria Municipale e l'altra da esporre al pubblico al luogo degli affissi. Ancora oggi in alcuni Comuni del Cantone si usa esporne agli albi o sull'uscio della casa comunale una copia e trovo questa usanza un gesto di rispetto nei confronti della nostra storia istituzionale che merita di essere sottolineato.


Chi sono principalmente i lettori del Foglio Ufficiale?

Da un'analisi eseguita da specialisti alcuni anni fa, è risultato che il Foglio Ufficiale veniva letto da un numero di lettori pari ai maggiori quotidiani cantonali, essendo presente in moltissimi luoghi: scuole, uffici pubblici, esercizi pubblici, ecc. Ritengo comunque il lettore classico del Foglio Ufficiale colui che lavora quotidianamente in un ambito pubblico: Cantone, con tutti i suoi organi istituzionali, Comuni, Enti, Avvocati e Notai, diverse categorie professionali.


Quali importanti misure sono state adottate all'interno dell'Amministrazione cantonale per razionalizzare la pubblicazione del Foglio Ufficiale e quali passi potranno ulteriormente essere intrapresi all'esterno?

Sono state parecchie le misure adottate. Per restare solo alle più importanti, ricordo il cambiamento dal colore rosa al bianco, il passaggio alla fotocomposizione con l'abbandono del piombo, una nuova struttura grafica che ha reso più facile la consultazione, l'impiego dei primi mezzi tecnici con memoria sino a quelli di oggi per la gestione degli avvisi e per il lavoro di composizione. E proprio dal 1° gennaio 2006 abbiamo reso obbligatorio per i Servizi dello Stato l'invio dei testi da pubblicare per mail, per i quali sono stati allestiti appositi formati a seconda del genere di avviso che devono essere semplicemente compilati e inviati. Ciò rende estremamente semplice e veloce il lavoro di composizione. È nostra intenzione in un prossimo futuro estendere l'obbligo degli invii per mail anche all'utenza esterna in modo da perfezionare un'operazione di ristrutturazione efficiente e redditizia.


Ritiene che la praticità di consultare il Foglio Ufficiale in Internet  possa averne aumentato i lettori?

La possibilità di consultare il Foglio Ufficiale in Internet ha senza dubbio aumentato il suo indice di lettura. Considero questa facilità di consultazione un servizio indispensabile per il cittadino. Paradossalmente però questa facilitazione, che è gratuita, risulta concorrenziale alla gestione finanziaria del Foglio Ufficiale, la quale si vede sottrarre da Internet un numero sempre maggiore di abbonati. Il calo di abbonamenti registrato in questi ultimi anni a causa del fattore Internet è attorno al 40%. Si tratta di una situazione scontata e il discorso economico passa ormai in secondo ordine. È infatti indispensabile proporre uno Stato efficiente e dinamico nei processi di comunicazione sfruttando nel miglior modo possibile i canali moderni di comunicazione che consentono di mantenere costante e aggiornato il dialogo con il cittadino.


Quale influenza ha avuto, a suo avviso, l'evoluzione tecnologica sulla comunicazione e sull'informazione in generale?

Ha avuto un'influenza enorme, basti pensare che oggi è possibile inviare con sistemi di semplicità estrema qualsiasi tipo di comunicazione, materiale fotografico, incarti, messaggi ecc. in tempi reali, ossia fatto clic tutto giunge a destinazione all'istante. Soprattutto nel campo dell'informazione, dove i tempi non permettono attese, l'evoluzione tecnologica ha fatto la differenza contribuendo allo stesso tempo a ulteriormente migliorare anche la qualità dell'informazione stessa. Ritengo che in questo settore l'Amministrazione cantonale abbia fatto in questi ultimi anni grandi sforzi, ottenendo ottimi risultati. Conoscendo abbastanza bene la realtà dell'informazione pubblica a livello svizzero, constato con evidente compiacimento che il nostro Cantone opera con molta professionalità e competenza. E mi risulta che questo prodotto sia anche parecchio apprezzato.