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Autori: Marco Galli
Data: 14 maggio 2009

Degli standard di prossima pubblicazione fissano i paletti da raggiungere. A che punto siamo in Ticino? Quali progetti? Quali lacune? Quale ruoli per Comuni, enti, genitori e giovani?

News dalle Politiche di promozione dell'Infanzia e della Gioventù o quando l'informazione non manca e basta saperla leggere e volerla applicare

Un documento di prossima pubblicazione a opera della Commissione intercantonale dei Delegati alle politiche giovanili identifica gli auspicabili standard per la promozione dell'infanzia e della gioventù in Svizzera. Il documento pone dei paletti di riferimento che dovrebbero fungere da obiettivo condivisibile e raggiungibile da tutti i Cantoni, al fine di migliorare l'uguaglianza delle opportunità dei bambini e dei giovani. I compiti e le responsabilità vengono suddivisi in modo complementare tra Confederazione, Cantoni e Comuni. Alla Confederazione si riconosce un ruolo strategico, che dovrebbe configurarsi in una Carta con i principi e i concetti principali e in un programma operativo di sviluppo e di monitoraggio delle politiche giovanili.

Riguardo al ruolo del Cantone, il Ticino ha già raggiunto i principali compiti attribuitigli: da anni possiede un'apposita Legge di promozione della gioventù che permette il sostegno a centri e progetti giovanili, può contare su di un'apposita Commissione giovanile, ha dato vita a un Consiglio cantonale dei giovani, nonché, assieme ai partner del territorio, ha messo a punto dei documenti di riferimento come la "Carta delle politiche giovanili" e "Dalla teoria alla pratica". Inoltre, vengono sostenute numerose colonie estive, che per il 2008 sono state frequentate da ben 3026, bambini e animate da un migliaio di giovani volontari. A mancare risulta essere la figura di un delegato alle politiche giovanili, ma più sulla carta, che nella realtà, in quanto tale compito viene svolto settorialmente da diverse figure già attive nell'Amministrazione.

Più delicata è la questione dei Comuni, laddove in ambito giovanile viene riscontrata una presenza sul territorio "a pelle di leopardo": con Comuni attivi come Lugano, Locarno, Chiasso, Stabio e ben 12 altri piccoli e medi Comuni che si sono dotati o sostengono un centro giovanile, ma con la maggioranza dei Comuni che da troppi anni ormai latita tra commissioni giovani "fantasma", ricerche dormienti in cassettiere polverose o indifferenza bella e buona. Mancano inoltre delegati comunali e progetti di animazione di prossimità, sportelli giovani, skate-park e la messa a disposizione di spazi temporanei d'aggregazione.

Per quanto concerne le politiche di promozione dell'infanzia, un'opportunità di possibile cambiamento è fornita dal 2006 dalla legge per le famiglie che sostiene la creazione di nidi dell'infanzia, di centri extra-scolastici, di luoghi di incontro per famiglie, di corsi di formazione per genitori. L'offerta è in grande fermento e progetti innovativi cominciano a prendere piede come: i moduli formativi della Conferenza cantonale dei genitori e di "Progetto genitori"; i corsi per il personale dei nidi dell'infanzia promossi dalla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI), dai Centri di Esercitazione ai Metodi dell'Educazione Attiva (CEMEA), dall'Associazione Ticinese Asili Nido (ATAN) o, nell'ambito della prevenzione dei maltrattamenti dei minori, dall'Associazione Svizzera per la Protezione dell'infanzia (ASPI).

Per venire a conoscenza di questi progetti sono attivi due siti: il più recente www.ti.ch/infofamiglie si rivolge a operatori, amministratori, enti e genitori e http://www.ti.ch/infogiovani, pensato principalmente per un pubblico giovanile o a contatto con i giovani (animatori, educatori, volontari, ecc.). Oltre ai siti, sono pubblicati diversi utili opuscoli:
- Compagno di viaggio - proposte over 15 under 30, che raccoglie una serie di indirizzi, contatti, attività, associazioni, campeggi, alloggi per gruppi, campi di vacanza, parchi avventura e possibilità di scambi, studi all'estero e volontariato;
- Infopulmini - veicoli per utilizzo non professionale, che riporta gli indirizzi di enti che possono mettere a disposizione dei pulmini, nonché le informazioni sulle necessarie coperture assicurative;
- Infovacanze - soggiorni, colonie e campi di vacanza estivi, che riporta la quasi totalità delle opportunità offerte in Ticino sia per partecipare ad una colonia, che per maturare un'esperienza di volontariato quale monitore;
- Quadro giuridico - delle colonie e dei campi di vacanza, che rappresenta un'utile guida per organizzatori e monitori di colonie nell'ambito dell'accoglienza dei minori in ambito extra-scolastico, delle responsabilità e disposizioni ad essa connesse;
- Tandem - spicchi di vacanza, che riunisce una serie di attività ricreative, sportive e culturali per ragazze/i delle scuole elementari e medie;
- Alieni immaginari - otto anni dopo, riflessione approfondita sulle politiche giovanili per amministratori, professionisti, genitori e giovani di Marco Baudino, operatore sociale dell'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani.

Tutti i documenti sono scaricabili dal sito Infogiovani o richiedibili a pro juventute, tel. 091/814.86.91.

Maggiori informazioni sono richiedibili all'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (via H.Guisan 3, 6500 Bellinzona, tel. 091/814.86.91). Insomma, non si può proprio dire che in Ticino l'informazione non manchi, basta saperne approfittare e avere un po' di curiosità.

Arriva un momento in cui ogni giovane si trova confrontato col scegliere tra tre strade: diventare adulto, assumendosi i propri compiti e partecipando alla vita collettiva; restare giovane il più a lungo possibile, rifugiandosi nella distrazione, sfuggendo i propri doveri e criticando chi non la pensa come noi; o crescere, cercando di diventare una persona responsabile, consapevole dell'importanza della solidarietà tra gli esseri umani e fiducioso, nonostante tutto, che un mondo migliore sia ancora possibile: un adulto, con la memoria della gioventù. Noi che giovani vogliamo? E che adulti siamo diventati?