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Autori: Nicolas Bosia
Autori: Paolo Cescotta
Data: 04 maggio 2010

Facili, concisi e diretti: i messaggi di sensibilizzazione e in caso di emergenza possono aiutare la popolazione

Pillole informative

Le chiamano Pillole informative, sono semplici da capire e i messaggi che veicolano sono di interesse pubblico. Dai numeri utili (polizia, pompieri e ambulanza), alle prove delle sirene, alla prevenzione dei furti e ai preparativi per le partenze per le vacanze. Una serie di informazioni pratiche rilasciate da radio e, in futuro, probabilmente anche televisione. Paolo Cescotta, Caposervizio nella Sezione del militare e della protezione della popolazione (SMPP), si occupa del coordinamento di questo progetto

Che cosa sono le pillole informative?
Si tratta di una produzione di informazioni di pubblica utilità. Sono dei brevi moduli informativi proposti in campagne radiofoniche durante periodi determinati dell'anno.
Hanno la particolarità di essere state prodotte adottando un'unica e permanente linea editoriale che prevede, quale caratteristica principale, l'estrema sintesi.
Il messaggio deve poter giungere, senza il peso di composizioni troppo lunghe e dispersive, in modo chiaro e semplice.
Nella produzione radiofonica le pillole informative sono confezionate con una durata massima di quaranta secondi, inclusa la sigla sonora e il cappello introduttivo.


Quali sono i partner che prendono parte al progetto "Pillole informative"?
Il concetto è stato elaborato coinvolgendo - per il tramite del coordinamento garantito dalla Sezione del militare e della protezione della popolazione - tutti gli elementi attivi sotto l'egida della "protezione della popolazione" (polizia, pompieri, servizio ambulanze, protezione civile e servizi tecnici), partner che hanno elaborato e concentrato informazioni importanti per la popolazione.


Da quale necessità nasce questo progetto?
Più che da una necessità, il progetto nasce da un'idea di Armida Demarta (ufficiale della protezione civile di Lugano-Città). L'idea, presentata poi ai partner della protezione della popolazione, ha trovato il loro pieno appoggio e condivisione.
Risulta per tanto evidente che, nell'ambito dei preparativi inerenti avvenimenti gravi quotidiani o per eventi catastrofici, oltre alle capacità d'intervento degli enti di soccorso, un ruolo determinante può pure essere svolto dai singoli cittadini o dalla parte di popolazione coinvolta in modo diretto o indiretto.
Negli ultimi anni si è sempre più preso coscienza che un apporto da parte del singolo o della collettività nel momento del bisogno, come pure un corretto comportamento o atteggiamento, possono essere incentivati mediante un'informazione periodica e mirata.
Si è così voluta promuovere l'informazione sugli aspetti principali e sul comportamento da tenersi in caso di emergenza (sia che si tratti di emergenze quotidiane o straordinarie, generiche o settoriali).


Che messaggi diffondono?
Capita spesso, anche nelle situazioni quotidiane, che nella necessità di chiamare, per esempio, la polizia, i pompieri oppure l'ambulanza, non ci si ricorda più il numero di telefono o si fa una gran confusione nell'indicare dove ci si trova e cosa è successo. È una reazione piuttosto comune: quando si fa ricorso a questi numeri è perché ci troviamo confrontati con un'emergenza e, conseguentemente, con una situazione di panico accresciuto.
Ecco perché è importante ricordarci quale numero chiamare, cosa comunicare e come comportarsi.
Si va quindi dall'informazione relativa ai numeri d'emergenza fino alle regole comportamentali di base da adottare in determinate situazioni (ad esempio il comportamento da assumere in caso di incendio, quando si è alla guida nei tunnel, la prevenzione contro i furti, ...).
Il progetto prevede inoltre la possibilità di intervenire puntualmente e modularmente in occasione di necessità particolari. A questo proposito ricordo che in occasione dell'avvento dell'ondata pandemica (autunno 2009), sono state "confezionate" delle apposite pillole "a tema".


Il progetto "Pillole informative" vuole prendere in considerazione ulteriori canali oltre che la radio. Quali saranno i prossimi mezzi che veicoleranno questi messaggi alla popolazione?
Sin dall'inizio del progetto si è ipotizzato, dopo la parte radiofonica, di considerare ulteriori canali d'informazione. A questo proposito stiamo implementando la diffusione delle pillole pure in forma scritta (internet: www.ti.ch/militare; e stampati). In ogni caso, anche in questo campo, la caratteristica della pillola informativa rimane la stessa, cioè breve, coincisa, immediata. La produzione curata dalla RSI dal 2008 è pianificata in campagne su ReteUno e sul sito www.rsi.ch/pilloleinfo. Ulteriori possibili sviluppi sono al vaglio della direzione del progetto; fra le altre cose, si ipotizzano degli spot televisivi.