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Autori: Philippe Bolgiani
Data: 22 febbraio 2011

Proteggere il proprio computer domestico non è un compito difficile. Bastano poche semplici regole per evitare quasi tutti i problemi

Proteggere il proprio computer domestico in poche mosse

Proteggere il proprio computer è indispensabile, in particolare quando ci si collega a Internet. Per una protezione di base, quella necessaria per un normale uso domestico, non è necessario essere informatici esperti. Alcune regole di base, divise in due grandi categorie, forniscono una sicurezza ragionevole, fermo restando che la sicurezza assoluta non esiste. Centrali sono la configurazione del sistema e il comportamento dell'utente

Dopo aver superato il primo grosso scoglio (la scelta del computer da comprare) vi è la necessità di proteggerlo adeguatamente. Questa è la fase decisiva per evitare quasi tutti i problemi e soprattutto per riuscire a superarli se qualcosa dovesse andare storto (purtroppo capita, di regola nel momento peggiore).

Premessa: non esistono computer assolutamente sicuri e inattaccabili. Tutti i tipi di elaboratori elettronici sono attaccabili. Il rischio dipende in gran parte dalla diffusione del tipo di computer in questione, in quanto gli autori dei virus hanno interesse a colpire il maggior numero possibile di dispositivi. Non proteggere il proprio computer solo perché è di un tipo poco diffuso e quindi poco soggetto ad attacchi, è una pessima idea.

Nei seguenti paragrafi presenteremo poche semplici regole con le quali si può raggiungere un grado di sicurezza ragionevole, fermo restando che la sicurezza assoluta non esiste. Queste regole, valide per computer domestici, possono venir divise in due grandi gruppi: la configurazione del sistema e il comportamento degli utenti. Per sistemi informatici complessi, tipicamente per le ditte, è indispensabile avvalersi di un professionista del settore.

Configurazione del sistema

Installazione e ripristino: all'acquisto di un computer è importante chiedere di avere anche i dischi originali per l'installazione o almeno avere (o creare da sé) un disco di ripristino. Nel caso di un problema maggiore potrebbe essere necessario o più semplice dover partire da zero, reinstallando tutto. Custodite gelosamente questi dischi. La speranza è di non doverli mai usare, ma non averli in caso di necessità crea grossi problemi.

Aggiornamenti: i programmi informatici contengono errori e punti deboli. Essi vengono regolarmente scoperti e corretti con aggiornamenti. Il consiglio è di impostare gli aggiornamenti automatici, in modo che il computer, quando è collegato a Internet, si accorga da solo se è necessario scaricare una correzione. Il principio secondo cui "Adesso funziona, quindi non cambio più nulla" è un approccio sbagliato.

Antivirus: si tratta di una protezione indispensabile, per tutti i tipi di computer. Per un uso domestico i programmi antivirus disponibili gratuitamente forniscono una protezione sufficiente. Importante è installare un solo programma antivirus (due insieme si disturbano l'un l'altro). Gli antivirus contengono una lista di virus conosciuti e contro i quali sono efficaci; aggiornare questa lista almeno una volta al giorno (possibilmente in automatico) è indispensabile, in quanto vengono continuamente scoperti nuovi virus.

Antispyware: gli spyware sono programmi malevoli, il cui scopo è raccogliere informazioni riguardanti l'attività online di un utente (siti visitati, password, codici bancari, numeri di carte di credito, eccetera). Contro questo tipo di attacco esistono soluzioni mirate: gli antispyware. Come per gli antivirus esistono diverse soluzioni gratuite che forniscono una protezione sufficiente. Essi sono da aggiornare regolarmente.

Programmi di pulizia: l'uso dei computer lascia tantissime tracce elettroniche al suo interno. Esse, oltre a occupare inutilmente memoria, rallentano il sistema. Esistono programmi, gratuiti, utili per eliminare in pochi secondi tutte queste tracce.

Reti wireless: la comodità delle reti wireless è indubbia, in quanto permettono una maggiore mobilità evitando di tirare cavi. I dati circolano via etere e sono quindi accessibili da tutti gli apparecchi nel raggio di alcune decine di metri. Per impedire a terzi di accedere ai propri dati è dunque necessario proteggere le propria rete wireless, prevedendo l'inserimento di una password d'accesso. Inoltre la "centraline wireless" (in gergo router) prevedono configurazioni specifiche per la protezione. Per poterle modificare è necessario conoscere la password del router, i quali sono dotati di una password standard (normalmente banale, tipo "1234"), la quale va cambiata.

Comportamento degli utenti

Gestione delle password: gli utenti devono ricordare molte password. È una pessima abitudine usare sempre le stesse per tutti i differenti servizi. D'altra parte è oggettivamente difficile ricordare tutti i codici d'accesso, specie se alcuni di esse vengono usati molto raramente. Per ovviare a questa problematica, esistono programmi gratuiti che permettono di custodire tutte le password in modo sicuro. Altri aspetti importanti riguardanti le parole chiave sono la loro complessità e lunghezza. Consigliabili sono password di almeno 8 caratteri, che contengano lettere minuscole, maiuscole e cifre, evitando dati collegabili alla persona (data di nascita, numero di targa, nome dei figli, squadra del cuore, ecc.).

E-mail: i messaggi di posta elettronica, visto il loro carattere gratuito, vengono spesso utilizzati quale veicolo per attaccare computer. Esistono ditte (in gergo spammer) che non fanno altro che spedire e-mail - tipicamente con allegati virus o riferimenti a siti fasulli - a milioni di indirizzi, nella speranza che anche solo una piccola percentuale li apra cadendo nella trappola. Il consiglio è cancellare queste e-mail senza aprirle. In ogni caso non bisogna mai rispondere a questi messaggi!

Programmi di dubbia provenienza: non aprire mai programmi di dubbia provenienza. Essi possono nascondere al proprio interno virus. Se scaricate un programma (ad esempio un antivirus), cercatelo sul sito ufficiale del produttore.

Backup: i documenti ritenuti importanti (foto, lettere, filmati, indirizzari, e-mail, ecc) meritano una protezione supplementare. È buona abitudine farne una copia di sicurezza (in gergo backup) su un supporto esterno (una pennetta USB o un disco rigido, definito anche "hard disk" esterno, ecc). Se il computer dovesse guastarsi, se venisse smarrito o se dovesse essere necessario reinstallarlo, senza un backup non sarebbe possibile recuperare questi documenti. Un backup è utile solo se seguito a scadenze regolari, normalmente ogni volta che si aggiungono o modificano documenti importanti e che non si vuole perdere.

Social network: una delle mode più diffuse degli ultimi tempi sono i social network (Facebook, Badoo, Twitter, ecc). L'approccio corretto a questi portali è pensare che tutto quanto viene pubblicato in Internet, ad esempio sui social network, potrebbe diventare, per sempre, di pubblico dominio. Se non si vuole che informazioni, fotografie, opinioni e filmati diventino, oggi o in futuro (vicino o lontano), di pubblico dominio, l'unica soluzione è non pubblicarli su Internet.

E se nonostante tutto il proprio computer venisse infettato? La maggior parte dei programmi antivirus, oltre a individuare i virus conosciuti, è in grado anche di rimuoverli automaticamente, seguendo le istruzioni fornite dal programma stesso. Si tratta della soluzione più semplice in caso di infezione. Se la rimozione non riesce, l'ultima ratio, a condizione di avere i dischi di installazione, è partire da zero, installando nuovamente il computer e recuperando i propri documenti a partire dall'ultimo backup. Tra questi due estremi c'è la rimozione manuale del virus (per utenti esperti). Il consiglio è cercare su Internet, nei vari forum di discussione, istruzioni su come procedere in base al nome del virus rilevato.

Ulteriori informazioni:
- Sito dell'Incaricato cantonale della protezione dei dati
- Portale Ragazzi e internet
- Gli internauti svizzeri preoccupati per i pericoli di internet (Comunicato stampa dell'Ufficio federale di statistica del 4 febbraio 2011)