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Autori: Massimo Ferrari
Autori: Emanuela Diotto
Data: 25 febbraio 2008

Intervista all'ing. Massimo Ferrari, ideatore della Via della Pietra

Simposio internazionale - La via della pietra

DA NON PERDERE: venerdì 14 marzo 2008 (iscrizione entro il 6 marzo) presso il Salone Olimpia di Biasca avrà luogo un simposio internazionale dedicato alla Pietra. Abbiamo intervistato in proposito l'ing. Massimo Ferrari, ideatore della Via della Pietra nella nostra regione.

Storicamente qual è stato il ruolo della pietra nella nostra regione?

Il ruolo storico della Pietra nel Ticino, ma soprattutto nelle nostre Regioni periferiche, è sempre stato di primo piano. Nel mondo della costruzione, prima dell'avvento di altri materiali, la pietra è sempre stata in assoluto la protagonista, soprattutto in Riviera dove l'applicazione del legno è stata marginale.
Con l'arrivo dei cantieri della Gotthardbahn, si è sviluppata circa 150 anni fa l'industria lapidea, che grazie a questo slancio esiste ancora oggi e che ha contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico e sociale delle nostre valli. Basti pensare agli aspetti occupazionali o sociali. Le nostre regioni, grazie a questo settore, hanno conosciuto una forte immigrazione di lavoratori che in gran parte si sono definitivamente installati. Dal profilo socio economico gli effetti sono quindi inestimabili.

Secondo lei, le attività della pietra continuano a rivestire un ruolo importante in Ticino?

Economicamente, il settore dell'estrazione e della lavorazione della pietra conta oggi circa 700 dipendenti, pochi se si fa un confronto con il passato dove arrivavano a più di 5000 e senza considerare l'evoluzione tecnologica e l'applicazione delle macchine.
Dal profilo della cultura del lavoro, invece, la pietra rappresenta un patrimonio inestimabile; i prodotti creati attraverso la lavorazione industriale o artistica vengono da sempre esportati nel mondo intero, creando così visibilità all'intera regione. Non bisogna inoltre dimenticare che l'industria della pietra si concentra nelle zone periferiche, dando lavoro e generando indotto laddove altri settori non arrivano!

Da che cosa è nata l'idea del progetto per riconoscere l'importanza delle attività della pietra?

L'idea è nata per diversi motivi di uguale importanza. Innanzitutto vi è la volontà di sviluppare un progetto territoriale che rafforzi la nostra identità attraverso il 'marchio della Pietra'.
Significa contribuire al rilancio del materiale Pietra nel settore della costruzione. In questo campo, la nostra materia prima ha di fatto perso molto terreno, trovandosi oggi a svolgere ruoli marginali (materiale impiegato a scopi decorativi e di rivestimento). Il simposio che proponiamo è stato organizzato con questo intento.
Un terzo obbiettivo è quello di rafforzare l'offerta turistica regionale. Tra la regione di Bellinzona, la Valle Leventina da una parte e la Valle di Blenio dall'altra esiste oggi un vuoto turistico che va colmato.
Non da ultimo vogliamo creare attraverso la pietra un Museo Territoriale che sappia mostrare tutte le nostre particolarità storiche, culturali, architettoniche, scientifiche, territoriali ecc.
Ho cercato di elencare i principali motivi per cui abbiamo intrapreso questa avventura. Sono comunque sicuro che in corso d'opera il progetto ci riserverà ancora molte sorprese.

Che cosa non bisognerà assolutamente perdere al Simposio internazionale "La via della Pietra"?

Non mi è possibile indicare qualche cosa in particolare! Il simposio va visto nella sua globalità come un momento di incontro tra gli attori principali del mondo della costruzione, del mondo della ricerca accademica, del mondo dei progettisti e del mondo della gente che lavora la pietra con l'intento di rilanciare questo materiale indigeno, reinventandone le applicazioni rispondendo ai quesiti attuali più sensibili che questo materiale deve affrontare dal profilo tecnologico, quali le problematiche sismiche o della fisica della costruzione. (vedi PROGRAMMA).
Va comunque sottolineata la presenza di autorità cantonali, nonché di personalità internazionali del mondo accademico e della costruzione, amanti e appassionati di questo materiale.
Un momento particolarmente interessante sarà quello delle visite guidate a cinque cave della regione.

Oltre al Simposio, quali altre attività prevedete?

Le altre componenti attuali del progetto 'Via della Pietra' sono:
- il percorso che tocca, con le sue porte distribuite nei singoli Comuni, il territorio che va da Arbedo-Castione fino alla Bassa valle di Blenio e alla Bassa Leventina, passando attraverso la Riviera, e che ci informa sulla storia, sulla cultura e sul territorio stesso;
- lo "stabile prototipo" che, come prima idea, consiste in un ostello costruito applicando unicamente la pietra e che deve rispondere a tutti gli standart e alle normative attuali del mondo della costruzione;
- i diversi altri stabili adibiti, per esempio, a biblioteca della pietra, a esposizione artistica, a Info-point per la geologia ecc., che si vorrebbero realizzare nel tempo;
- gli eventi della pietra che sono stati oggetto di uno studio effettuato da una studentessa della scuola del Turismo di Bellinzona, Cristina Ceresa, e che si vorrebbero organizzare in modo ricorrente nella nostra regione sull'argomento "Pietra".

Termino invitando tutti a partecipare al Simposio (l'ISCRIZIONE si può fare nel sito www.regionetrevalli.ch/viadellapietra.htm) e salutando cordialmente i lettori di "ArgomenTI".