Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

Archivio Argomenti

Autori: Dorella Mazzolini
Autori: Emanuela Diotto
Autori: Giorgio Valenti
Data: 19 gennaio 2010

Alla scoperta di una delle discipline invernali sempre più in voga

Sulla vetta con le racchette

Comunemente note come «racchette da neve», in realtà la denominazione corretta di uno degli sport invernali più popolari è «ciaspola». Dorella Mazzolini - un'appassionata - e Giorgio Valenti - esperto di pericoli montani - ci svelano le principali caratteristiche e il fascino delle ciaspolate in tutta sicurezza.

Dorella, ci sa dire come nascono le racchette da neve? Ce ne sono di diversi tipi?
Nelle comunità alpine sembra che le racchette, chiamate anche ciaspole, erano già diffuse ancora prima degli sci. Erano spesso delle semplici strutture in legno con delle corde o delle budella intrecciate. Oggi le racchette in legno sono state sostituite da quelle con i tubolari in ferro e dai modelli con la struttura in plastica. Questi ultimi, con il crescente interesse verso questa attività, sono forse il genere più diffuso e più facile da trovare in commercio. Personalmente uso le racchette con il tubolare in ferro, che ritengo più resistenti.

Come si è avvicinata a questo sport?
Le prime ciaspole mi sono state regalate dal mio compagno, che le usava già da tempo per le sue "esplorazioni" fuori stagione. Per me è stata una scoperta bellissima e un'ottima alternativa agli sport invernali tradizionali. In più, essendo un'appassionata di escursionismo, le racchette mi hanno permesso di prolungare questa attività anche durante l'inverno e di poter accedere a luoghi altrimenti difficilmente raggiungibili in questa stagione.

È uno sport che possono praticare tutti?
Direi proprio di sì, anche se ognuno deve tenere conto della propria condizione fisica. Con le ciaspole si possono fare da semplici passeggiate fino a gite più impegnative. I percorsi vanno sempre preparati bene, tenendo conto che, se non esistono già tracce di precedenti passaggi, l'escursione può rivelarsi molto più impegnativa del previsto.

È uno sport che le piace praticare in solitaria o accompagnata?
Negli anni si è creato un piccolo gruppo di amici con i quali il fine settimana si organizzano regolarmente delle escursioni per stare all'aria aperta. E' questo un modo per fare dell'attività fisica, ma anche per scoprire il nostro territorio e per riscoprire il piacere di stare a contatto della natura.

Qual è la sua meta preferita, che magari si sente di consigliare?
Mi è difficile fare una scelta, ma una meta che consiglio è sicuramente il pizzo Föisc in Valle Leventina. Si parte da Brugnasco, piccolo nucleo sopra Madrano, per poi salire per un comodo sentiero fra boschi di pini e di larici per un totale di circa 800 metri di dislivello. L'arrivo in vetta offre un panorama spettacolare. C'è anche un piccolo rifugio che, con le abbondanti nevicate, scompare letteralmente alla vista sommerso dalla neve. Le racchette da neve ti permettono di raggiungere luoghi che normalmente sarebbero off limits.

Giorgio Valenti, ci sa dire quali sono le mete più indicate per praticare le racchette da neve sul territorio ticinese?
Il Ticino, per tutti coloro che amano recarsi in montagna per una ciaspolata, è un paradiso: le valli del Sopraceneri in particolare, ma anche quelle del Sottoceneri si prestano a questo sport. Tra le mete nostrane molto conosciute e apprezzate si può citare: il Monte Bar, i monti del Gambarogno, il Monte Tamaro, il Pizzo Leone, la Punta Larescia, il Foïsc e le valli laterali della Val Bedretto.

Di cosa deve tener conto un escursionista che si appresta a passeggiare sulle montagne con le racchette da neve?
Gli escursionisti che camminano sui nostri monti innevati con le ciaspole, così come sciatori, snowboarder, escursionisti con gli sci e via dicendo, devono preparare le loro gite allo stesso modo.
Prima di tutto bisogna pianificare in maniera accurata l'escursione. Ciò significa che occorre studiare da casa - la sera prima della camminata - l'itinerario che si desidera percorrere. Per farlo si possono consultare siti internet del luogo prescelto, guide, opuscoli, carte topografiche ma soprattutto occorre verificare le condizioni meteo previste. Un sito internet che consiglio agli appassionati di escursionismo sulla neve è il portale www.skitouren.ch - in tedesco -, dove i ciaspolai possono trovare i resoconti dettagliati di gite svolte da altri appassionati sulle vette di tutto il territorio elvetico, spesso completi anche di immagini dei luoghi e di consigli concreti.
Oltre alle condizioni meteo, prima di avventurarsi sulle montagne innevate, è fondamentale consultare i bollettini di previsioni sul pericolo valanghe. Occorre quindi verificare le condizioni di innevamento e, se del caso, adattare l'escursione in base alle segnalazione di pericolo valanghe. Il bollettino valanghe è disponibile sul sito www.slf.ch - in italiano a partire dalle 18.00 e in tedesco dalle 17.00 - del giorno precedente l'escursione.
Infine, è opportuno conoscere esattamente il grado di preparazione e la condizione fisica di tutte le persone che partecipano all'escursione. La gita va pianificata anche in funzione del gruppo!
Il giorno della gita, una volta giunti a destinazione, occorre effettuare una valutazione locale. Ad esempio è opportuno valutare se le condizioni meteo sono quelle previste per capire se è il caso di mantenere il programma o adattarlo. Il ciaspolaio, come il buon alpinista in generale, deve essere flessibile e pronto a rinunciare a un'uscita se necessario.
È di fondamentale importanza, prima di intraprendere la camminata, verificare se gli altri membri del gruppo sono equipaggiati in maniera ottimale. Appurati questi elementi si può iniziare la marcia.
Una volta in marcia la situazione va continuamente valutata e la traccia va adattata al terreno e alle condizioni del manto nevoso. Il singolo pendio ripido, con inclinazione superiore a 28-30°, va giudicato prima di essere percorso.
Al termine dell'escursione è utile tracciare il bilancio della giornata, una sorta di feedback che sarà sicuramente utile per le future gite con le ciaspole.
Un promemoria schematico di quanto bisogna tener presente prima di intraprendere una ciaspolata, conosciuto come schema 3x3 è disponibile sul sito del Club Alpino Svizzero (CAS).
Per coloro che fossero interessati ricordo che ad esempio il CAS Sezione Ticino e altre società ticinesi, come l' Unione Ticinese Operai Escursionisti (UTOE) di Bellinzona, organizzano regolarmente corsi e numerose gite con le ciaspole. Non dimentichiamo poi che è possibile affidarsi alle guide alpine professioniste che operano in Ticino.

Cosa non deve mancare nell'equipaggiamento di un escursionista sulla neve?
Per essere preparati e ben equipaggiati, prima della partenza, è opportuno controllare il materiale che si intende utilizzare. In montagna le condizioni meteo, soprattutto durante la stagione invernale, sono molto severe e fa molto freddo. Pertanto nell'equipaggiamento non possono mancare indumenti molto caldi e bevande calde ed energetiche.
È indispensabile avere con sé l'equipaggiamento di soccorso composto da:
- un apparecchio di ricerca in valanga (ARVA) - ed essere in grado di utilizzarlo correttamente -;
- una sonda, ovvero un'asta ripiegata del diametro di una penna a sfera, che una volta aperta raggiunge la lunghezza di 3 metri ed è fondamentale per localizzare con precisione le persone travolte da una valanga;
- una pala da utilizzare per estrarre le persone sepolte dalla neve.
Infine, se possibile, è importante avere con sé una radio di soccorso - che si collega direttamente alla Rega Svizzera - dato che spesso il cellulare nelle valli delle nostre montagne non ha campo. È sempre meglio essere pronti a tutte le evenienze.

Materiale informativo
- Pubblicazione "Sport di montagna in inverno: tecnica, tattica, sicurezza" a cura del CAS
- Opuscolo "Attenzione valanghe"
- Sito internet www.slf.ch