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Autori: Paola Beccarelli Baroni
Autori: Tiziano Fontana
Data: 18 novembre 2008

Intervista di Tiziano Fontana a Paola Beccarelli Baroni

Un'iniziativa a sostegno della Fondazione Ticino Cuore (FTC)

Un'azione concreta a favore della Fondazione Ticino Cuore (FTC) per dare maggiori opportunità alle persone colpite da arresto cardiaco improvviso (ACI)

Recentemente ha consegnato un assegno del valore di fr 5'000.— al Presidente della Fondazione Ticino Cuore. Può spiegare la sua importante iniziativa?

Mio marito è deceduto a seguito di un arresto cardiaco improvviso. In occasione del 1° anniversario della sua scomparsa ho voluto organizzare un torneo in sua memoria, il "Trofeo Nandor". Il calcio è stato per mio marito una grande passione. Aveva giocato nella 1° squadra del Lugano fino al 1983; in seguito aveva militato in altre squadre della 2° divisione, tra cui il Tresa, il Breganzona, il Rapid, il Lamone. Era stato anche capitano della squadra della sezione seniori del Lugano, nonché vicepresidente della stessa. Per alcuni anni aveva seguito unitamente ad altri giocatori la scuola calcio della sezione seniori del FCL.


Da qui l'idea del torneo...

Sì. Nel 2007 hanno partecipato quattro squadre di seniori e abbiamo organizzato anche un torneo per i bambini della scuola di calcio. Mi si è posto un quesito: a chi destinare il ricavato? Ho preso contatto con la Fondazione Ticino Cuore e, conosciuti i suoi scopi e le sue attività, ho deciso di devolverle la somma raccolta. La consegna è avvenuta a Cornaredo, nel giugno 2007, al Presidente della FTC, dott. med. Romano Mauri, caposervizio cardioanestesia presso il Cardiocentro Ticino.


Dopo questa presa di contatto ed il successo del primo torneo è nata una sinergia più stretta con la FTC?

Sì, abbiamo ampliato la collaborazione. Con Edo Carrasco è stata presa l'iniziativa di apporre il logo della FTC sui calzoncini della squadra dei seniori del Lugano, squadra che primeggia tanto nel campionato ticinese di categoria, quanto nella Coppa Ticino e nella Coppa Svizzera.
In seguito sono stata invitata alla prima premiazione dei Cavalieri del Cuore -persone distintesi nell'aiuto a chi viene colpito da ACI - nel dicembre 2007.
Ho deciso di coinvolgere maggiormente la FTC nell'ambito del Trofeo Nandor. Il 14 marzo di quest'anno i dottori Romano Mauri e Gian Antonio Romano hanno tenuto una conferenza pubblica presso le Scuole Medie di Tesserete. Il giorno successivo c'è stata la seconda edizione del Trofeo con la partecipazione di otto squadre di seniori - Sion e Celerina da fuori Cantone - ed il torneo dei bambini. La Fondazione fu presente con uno stand informativo. L'11 giugno 2008 la sezione seniori del FCL ed io siamo stati invitati a fare visita al Cardiocentro ed in questa occasione ho consegnato l'assegno di fr. 5'000.--.


Ci può spiegare brevemente gli obiettivi e l'attività della FTC?

Ogni anno, in Ticino, circa 200-250 persone sono colpite da arresto cardiaco improvviso. Da qui i due principali obiettivi: aumentare la sopravvivenza delle persone colpite da ACI e assicurare la somministrazione di una defibrillazione entro un tempo massimo di cinque minuti. Questi interventi possono essere fatti in tempo utile unicamente se c'è una rete, diffusa in modo capillare sul territorio, di persone formate e pronte ad agire. Oggi la rete dei volontari (i first responder) è costituita da circa mille persone che possono essere chiamate da Ticino Soccorso 144 per entrare in azione in pochi minuti, prima dell'arrivo dell'ambulanza e dei soccorritori professionisti.
Da qui la necessità di dare un'istruzione al maggior numero possibile di persone comuni. La FTC ha iniziato a promuovere una formazione presso le classi di quarta Media: un progetto ambizioso che necessita di finanziamenti per essere esteso a tutto il Cantone Ticino.
Parallelamente si vuole estendere la diffusione dei defibrillatori sparsi sul territorio cantonale, da localizzare presso centri sportivi, associazioni, imprese, ecc.
C'è tanto da fare ed è importante che ognuno dia il suo contributo.


Quale attività prevede per il futuro?

Desidero continuare con il Trofeo Nandor, forse aumentando il numero di squadre, e proseguire con il torneo dei bambini.


Quale speranza ripone in questa nobile iniziativa?

La speranza che ci siano sempre meno famiglie a subire una simile tragedia e che si riesca a diffondere una maggiore informazione.