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N1 - 2025

ArgomenTi

Autori: Redazione SIC
Data: 19 settembre 2025

Approvata la revisione della Legge per il sostegno alla cultura in Ticino

Tra le diverse novità, anche il riconoscimento della cultura indipendente all’interno della Conferenza cantonale della cultura

Il 15 settembre 2025 il Gran Consiglio ha approvato con larghissimo consenso (66 voti favorevoli su 67) la revisione parziale della Legge sul sostegno alla cultura del 2013 e l’abrogazione della Legge sul cinema del 2005 (qui è possibile leggere il messaggio del 7 agosto 2024 e qui il rapporto della Commissione formazione e cultura del 16 giugno 2025). Con questo passo, il Cantone Ticino si dota di un quadro legislativo aggiornato, coerente con le priorità culturali federali e cantonali, e capace di rispondere alle nuove esigenze della società e del settore culturale.

«Sono felice» ha dichiarato la Consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti, direttrice del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS). «Da quando sono alla guida del Dipartimento mi impegno per rafforzare la politica culturale cantonale, convinta che una cultura forte sia una condizione essenziale per una società viva e coesa. La cultura non è un lusso: è strumento di democrazia, favorisce il dialogo tra le persone, l’inclusione e la cittadinanza attiva. È anche attraverso revisioni legislative come quella votata oggi che poniamo basi più solide per una politica culturale capace di guardare al futuro, radicata nel territorio e aperta al confronto.»

Perché una revisione?

La riforma si inserisce nel solco delle Linee programmatiche cantonali di politica culturale 2024–2027 (disponibili anche in lingua facile), elaborate dal DECS in collaborazione con oltre 300 operatrici e operatori culturali. Il documento presenta dieci obiettivi strategici – dalla valorizzazione del patrimonio all’equità di genere, dalla sostenibilità alla promozione della lingua italiana – tradotti in trenta misure operative. La revisione legislativa appena approvata permette di trasformare questi obiettivi in strumenti concreti, assicurando stabilità normativa e coerenza istituzionale.

Le principali novità

La legge rinnovata introduce:
- una definizione aggiornata di cultura che sottolinea il legame con l’identità, il territorio e il patrimonio collettivo;
- l’estensione dello scopo della legge alla produzione, diffusione e partecipazione culturale, includendo mediazione culturale, progetti multidisciplinari e cultura popolare;
- il principio della sostenibilità nelle attività culturali, intesa sia in senso sociale sia ambientale;
- l’obbligo di pubblicare le Linee programmatiche a ogni legislatura, garantendo trasparenza e continuità;
- il riconoscimento della cultura indipendente all’interno della Conferenza cantonale della cultura - una novità che amplierà la rappresentanza all'interno dell'ecosistema culturale cantonale e favorirà un dialogo più inclusivo.

A tal proposito, Marina Carobbio Guscetti ha dichiarato: «In questo percorso, abbiamo dedicato un’attenzione particolare pure alla cultura indipendente che con creatività, innovazione e sperimentazione arricchisce il nostro tessuto sociale e offre nuove opportunità di partecipazione. Promuovere l’accesso e valorizzare le diverse offerte culturali significa dare a tutte e tutti la possibilità di riconoscersi in una comunità e contribuire al suo sviluppo.»

La modifica approvata prevede anche l’integrazione di alcune normative attualmente contenute nella Legge sul cinema nella Legge sul sostegno alla cultura. La legge del 2005 risultava infatti superata dall’entrata in vigore nel 2025 della nuova Legge federale sulla protezione dei minori nei settori dei film e dei videogiochi.

In questo contesto, il termine “film” è stato sostituito da “prodotti audiovisivi”, includendo così nuove forme espressive legate alla trasformazione digitale. Rimane invece fermo l’impegno a sostenere le produzioni ticinesi, la diffusione culturale, l’educazione cinematografica e il premio biennale per il cinema ticinese.

Un valore per l’intero Cantone

Il nuovo assetto normativo conferma la volontà del Governo e delle istituzioni di considerare la cultura non soltanto come espressione artistica, ma anche come fattore di coesione sociale, formazione civica e sviluppo economico. Per un Cantone periferico e minoritario dal profilo linguistico e culturale come il Ticino ciò significa rafforzare la propria identità e offrire opportunità di crescita a chi opera nel settore, garantendo al contempo un accesso ampio e inclusivo alla vita culturale.

Rafforzamento e apertura

Con l’approvazione di questa riforma, la cultura in Ticino dispone di una legge aggiornata, all’avanguardia e coerente con gli orientamenti cantonali, federali e internazionali. Una legge che riconosce il valore strategico del settore culturale, promuovendone la funzione di ponte tra generazioni, territori e comunità. È una scelta che rafforza l’identità ticinese e, al tempo stesso, apre il Cantone a nuove forme di creatività e innovazione.

Contatti

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