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N1 - 2021

comune, s. m.

Autori: Redazione SIC
Data: 09 marzo 2020

comune, s. m.

Nel nostro editoriale, il perché della parola di questa edizione

Dopo le elezioni cantonali e quelle federali – nei mesi di aprile e ottobre del 2019 – la popolazione ticinese è chiamata di nuovo alle urne, stavolta per rinnovare i poteri comunali. Sono 88 i Comuni ticinesi che, il 18 aprile 2021, designeranno Municipi e Consigli comunali, destinati poi a rimanere in carica per i prossimi quattro anni. Si tratterà, come sempre, di un momento centrale per il nostro sistema di democrazia diretta.

Amministrazione cantonale e Cancellerie comunali hanno iniziato da molti mesi la fase di preparazione, per fare in modo che ogni aspetto della procedura elettorale si svolga nel pieno rispetto delle leggi. Abbiamo curato questa edizione di ArgomenTi nel febbraio 2020, a poche settimane da quelle che dovevano essere le elezioni comunali del 5 aprile 2020; la pubblichiamo oggi, in seguito al posticipo dell'appuntamento elettorale al 18 aprile 2021. In questi giorni cittadine e cittadini ricevono il materiale di voto ed è nostra intenzione mettere in evidenza il valore del lavoro di squadra alla base della macchina elettorale – un lavoro svolto in... comune, come riporta il titolo.

Per raccontarvi aspetti poco noti delle elezioni, abbiamo sbirciato dietro le quinte del magazzino di Sant'Antonino dove, nel mese di febbraio, la Cancelleria dello Stato ha distribuito cassette e materiale di voto ai Comuni. I segretari comunali dei tre maggiori centri ticinesi (Lugano, Bellinzona e Locarno) ci hanno inoltre spiegato su come si stanno preparando all'appuntamento. In compagnia di Gianni Baffelli – un veterano dell'Amministrazione cantonale, in servizio dal 2001 – abbiamo infine ripercorso le ultime elezioni, alla scoperta del lavoro che lui e diverse decine di colleghi dovranno affrontare domenica 18 aprile e nei giorni a seguire.

I contatti tra Amministrazione cantonale e Comuni, comunque, non si esauriranno certo il 18 aprile e nei giorni seguenti. La nostra intervista al Consigliere di Stato Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni, ricorda le principali sfide che caratterizzeranno l’attività dei Municipi e i Consigli comunali neoeletti. Fra i cantieri più importanti vi sono la riforma dei rapporti istituzionali «Ticino 2020» e il Piano cantonale delle aggregazioni, che – come ci ha detto lo stesso Norman Gobbi – dovranno essere affrontati «con il coraggio di sedersi allo stesso tavolo di lavoro, per dare vita a una dialogo aperto, franco e costruttivo».

Buona lettura.

Il Servizio informazione e comunicazione del Consiglio di Stato (SIC)