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N1 - 2019

elezione

Autori: Mattia Bertoldi
Data: 11 marzo 2019

elezione, s. f.

Nel nostro editoriale, il perché della parola di questa edizione

Come ogni quattro anni, il Ticino vive un periodo animato dalla campagna elettorale: sono oltre 780 i candidati che si confrontano con cittadini, giornalisti e avversari politici per ottenere un seggio in Consiglio di Stato o in Gran Consiglio. La parola scelta per questa edizione di ArgomenTi, quindi, non poteva che essere «elezione».

Affronteremo il tema, anzitutto, offrendovi uno sguardo esclusivo dietro le quinte dell’imponente macchina dello spoglio elettorale, che domenica 7 e lunedì 8 aprile definirà chi è destinato a occupare le poltrone del Governo e del Parlamento per i prossimi quattro anni. Intervistando il Capo della Sezione delle risorse umane Raniero Devaux e il vice-direttore del Centro sistemi informativi Stefano Salvadè, siamo andati alla scoperta del lavoro di conteggio che per due giorni impegnerà 224 dipendenti dell’Amministrazione, supportati da undici scanner di ultima generazione.

L'approfondimento sarà completato da una piccola raccolta di vignette che ripercorrono la storia politica del nostro Cantone negli scorsi due secoli. Coglieremo inoltre l’occasione per presentarvi i due filmati con i quali la Cancelleria dello Stato ha promosso una campagna di sensibilizzazione, per invitare la popolazione a esprimere il proprio voto. Il primo video mostra, in meno di due minuti, come esprimere correttamente le proprie preferenze; il secondo, invece, è uno spot che si concentra sulla parola «libertà» e ricorda l'importanza di compiere una scelta – a proposito, le citazioni che troverete sull'homepage di ArgomenTi sono ispirate proprio a questi due concetti.

La parola «elezione», come ci ricorda il dizionario Treccani, indica tuttavia anche «una scelta compiuta per un libero atto della volontà». Ecco perché abbiamo intervistato Michele Fattorini e Andrea Spinedi. Il primo è divenuto aggiunto capo della Sezione del militare e della protezione della popolazione, dopo vent'anni di servizio nel Corpo civici pompieri di Lugano: un ruolo che sente ancora suo perché, come ci ha detto, «pompiere una volta, pompiere per sempre». Andrea Spinedi, invece, affianca al lavoro per la Cancelleria dello Stato la passione per la musica e il beat; con il nome di Lazy Marf si sta facendo strada in questo genere e, di recente, ha conquistato un importante titolo a Los Angeles. La fine della storia la potrete leggere nella sua intervista.

Buona lettura.

Il Servizio informazione e comunicazione del Consiglio di Stato (SIC)