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N2 - 2019

proporzionale, agg.

Autori: Micole Gotti
Data: 02 dicembre 2019

Il caldo e lungo agosto del 1914

Lo scoppio della Prima guerra mondiale visto dalla Svizzera

Lo scoppio della Prima guerra mondiale non colse di sorpresa la Svizzera, che attuò una serie di misure a partire dall'agosto 1914: il primo del mese decretò la mobilitazione generale, il 3 agosto il Parlamento conferì pieni poteri al Consiglio Federale ed elesse Ulrich Wille generale, il 4 fu proclamata la neutralità elvetica.

Militarmente, l’organizzazione fu appena sufficiente: le lacune in merito all’equipaggiamento e alla condizione dei militi – i cui ranghi furono ridimensionati dall'influenza spagnola, che causò circa 75.000 morti su territorio nazionale – furono evidenti.

Anche per la politica sociale le misure furono insufficienti: per il soccorso ai soldati e alla comunità si fece affidamento su associazioni e sulle iniziative dei sindacati. Il costo della vita aumentò, la natalità diminuì e le crescenti disparità salariali prepararono il terreno per i seguenti scioperi: gli sforzi del Consiglio federale non garantirono un’economia di guerra in grado di impedire una crisi sociale legata all’aumento dei prezzi e all’inflazione. Nonostante il coinvolgimento nella guerra economica, l’economia nazionale sviluppò nuovi settori di profitto e la piazza finanziaria uscì rafforzata dal conflitto.