Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

N2 - 2017

Unità

Foto tratta dallo studio responsabile del concetto grafico, graficadidee.ch

Autori: Fabienne Bonzanigo
Data: 06 aprile 2017

In nome della sicurezza

Dal 2002 la collaborazione tra l'Amministrazione e diversi enti ha portato a importanti miglioramenti

Nel 2002 il Dipartimento delle istituzioni ha aggiunto ai suoi compiti e alle sue attività un ambito specifico di sensibilizzazione e prevenzione: con la creazione del programma “Strade più sicure” (Ndr ribattezzato in “Strade sicure” dall’inizio del 2016) ha avviato ufficialmente l’informazione sulla sicurezza stradale.

Formazione e sensibilizzazione

Da quindici anni il programma persegue tre obiettivi principali: promuovere la sicurezza stradale; migliorare la collaborazione e il coordinamento tra lo Stato e i molteplici enti già attivi nel settore; creare un marchio unico quale filo conduttore nelle varie azioni per più anni.

Per raggiungere questi obiettivi si interviene in particolare su due assi di azione: quello della formazione e quello della sensibilizzazione. Per il primo aspetto si agisce secondo due linee di azione principali: rendere sempre più elevato il livello di preparazione dei nuovi conducenti e promuovere una formazione continua di tutti le categorie di utenti della strada (vedi anche pedoni, ciclisti, motociclisti, ecc.).

Nell’ambito della sensibilizzazione si cerca invece di attirare l'attenzione sulle diverse situazioni che possono presentarsi o sui rischi particolari che esistono. Vengono anche organizzate delle iniziative mirate per ricordare all'utente della strada quali sono i comportamenti corretti da tenersi o gli errori da evitare. La prevenzione in questo ambito rappresenta infatti un esercizio a 360 gradi: nei quindici anni di esistenza di “Strade sicure” è stata trattata una buona parte dei fattori alla base dei diversi tipi di incidenti che avvengono sulla strada. Le campagne di sensibilizzazione o informative hanno toccato i seguenti temi: disattenzione al volante, eccesso di velocità, guida sotto effetto di alcool, droghe o medicamenti, stanchezza, condizioni meteorologiche avverse, presenza improvvisa di animali selvatici sulla carreggiata, errori generati da situazioni di traffico particolari o dalla presenza di cantieri, ecc.

Tante tematiche diverse tra di loro ma che hanno un punto in comune: è l’insieme di tutte queste cause che concorre a rendere la strada un luogo in cui incidenti mortali e ferimenti costituiscono un dato preoccupante. Non bisogna quindi mai abbassare la guardia e continuare ad attuare campagne di sensibilizzazione in modo puntuale ma anche in modo ricorrente, riproponendo ad esempio a cadenza annuale delle azioni informative tematiche nel periodo opportuno: contro il consumo dell’alcool prima delle festività, per esempio, o informazioni sulla guida predittiva rivolte ai motociclisti ad inizio primavera. Si ricorda inoltre di prestare la massima attenzione ai bimbi sulle strade a fine estate e si promuove la comunicazione sull’importanza degli pneumatici invernali alla fine dell’autunno.

L’unione fa la forza

Dall’inizio del 2016 il programma di prevenzione “Strade sicure” si avvale di una Commissione consultiva del Consiglio di Stato composta da esperti in rappresentanza delle più importanti associazioni di categoria degli automobilisti, così come dei motociclisti, dei ciclisti e dei pedoni ma anche dell’Ufficio federale delle strade e dei dipartimenti interessati. Si tratta di una commissione con funzione strategica e che offre consulenza specialistica. Nell’ambito delle campagne di prevenzione sulla sicurezza stradale, ad esempio, è competente per la definizione degli indirizzi e dei temi prioritari che vengono pure coordinati tra i vari enti in essa presenti.

Dallo scorso anno poi la Commissione “Strade sicure” è pure responsabile per un altro settore, ossia quello di assicurare la promozione dell’educazione stradale nei vari cicli scolastici. In merito a quest’ultimo punto ha ripreso le competenze della Commissione per l’educazione alla mobilità (ex CLEM), destituita alla fine del 2015. Anche in questo ambito la Commissione ha una valenza di tipo consultivo e strategico, visto che dal profilo operativo l’educazione stradale è promossa essenzialmente nelle scuole dai vari corpi di polizia (cantonale e comunali). Da parte sua infatti la Commissione è competente, in stretta collaborazione con il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) della definizione degli indirizzi e degli obiettivi qualitativi e quantitativi, sia dal profilo teorico che pratico, dell’educazione stradale e dell’aggiornamento delle disposizioni legali. Lo scopo primario in questo ambito è quello di ottimizzare le risorse dei diversi attori coinvolti nell’educazione stradale così come gli strumenti a disposizione, garantendo inoltre un percorso formativo a tutti gli allievi delle scuole ticinesi sino alla fine della scuola media. Per questo la rinnovata Commissione si impegnerà redigere, in collaborazione con gli attori attivi, delle linee guida per promuovere l’educazione stradale in modo uniforme su tutto il territorio ma soprattutto per introdurre delle aree di miglioramento in questo settore. Queste linee guida saranno allestite in collaborazione con i rappresentanti del DECS e dalle diverse associazioni di categoria ed enti che sono attivi a livello di educazione e sicurezza stradale. Esse fungeranno da “libro bianco” dei vari corpi di polizia.

Lo scorso anno poi “Strade sicure” ha realizzato un progetto concreto sul territorio: sono stati posti due impianti di segnaletica variabile attiva per ridurre gli incidenti della circolazione a causa dell’attraversamento della carreggiata da parte di animali selvatici. Il progetto, realizzato in collaborazione con la Polizia cantonale, il Dipartimento del territorio e i due comuni citati mira a testare l’efficacia di due sistemi distinti e la bontà di installare questi sistemi in tratti stradali particolarmente interessati del territorio cantonale.

Un primo bilancio

Stilare un bilancio dell’efficacia delle varie campagne di promozione e dei provvedimenti effettuati in questi anni nell’ambito della sicurezza stradale non è facile, poiché non è possibile avere la prova di cosa sarebbe successo sul fronte degli incidenti stradali qualora non si fosse intrapresa l'azione di sensibilizzazione. Al massimo un esame può essere effettuato analizzando l'evoluzione nel corso degli anni di incidenti e decessi per valutare se l'insieme degli sforzi messi in atto hanno portato ad una riduzione degli stessi, senza dimenticare che il continuo miglioramento tecnico e tecnologico del parco veicoli così come l’inasprimento delle norme legali a livello nazionale con il programma “Via sicura” hanno sicuramente contribuito ad un’evoluzione positiva nella diminuzione degli incidenti della circolazione. Nel 2016 a livello nazionale il numero di persone decedute per incidenti stradali (216) è diminuito del 15% rispetto all’anno precedente ma soprattutto ha rappresentato uno dei dati più bassi registrati dal 1940, anno in cui sono iniziate le rilevazioni a livello federale. A livello ticinese purtroppo due tragici e noti incidenti sull’autostrada non hanno confermato la tendenza registrata sul piano nazionale.