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N1 - 2021

comune, s. m.

Autori: Mattia Bertoldi
Data: 09 marzo 2020

La "squadra delle votazioni" di Locarno

Marco Gerosa, segretario comunale, può contare sull'aiuto di un gruppo affiatato e consolidato

(Questa intervista è stata raccolta nel marzo 2020)

Marco Gerosa, in qualità di segretario comunale di Locarno ha vissuto mesi intensi: prima le elezioni cantonali, poi le federali e infine le comunali.

Ogni elezione ha una sua diversa dimensione, ma il “cuore” della questione non cambia: la popolazione viene per esprimere la propria scelta e l’ente pubblico deve essere pronto per ricevere tali scelte in maniera professionale, sicura e precisa. Ed è quello che cerchiamo di fare qui a Locarno, consolidando uno specifico gruppo addetto alle votazioni ed alle elezioni, che si riunisce prima di ogni appuntamento importante alle urne.

Vi sono poi sicuramente differenze al livello tecnico-organizzativo. Ad esempio, le elezioni cantonali da un punto di vista organizzativo sono le più semplici da organizzare, in quanto lo spoglio e l’intero inter procedurale di preparazione avviene livello cantonale; per quello che riguarda le elezioni federali, invece, lo spoglio è fatto a livello comunale. Infine per le elezioni comunali la preparazione e la stampa delle liste è di competenza del Comune, mentre lo spoglio avviene a livello cantonale.

Quali sono gli ingranaggi della vostra macchina organizzativa in vista di questo appuntamento?

In vista di un’elezione comunale vengono coinvolti svariati servizi dell’Amministrazione: dall’Ufficio Giuridico che si occupa della questione procedurale, all’Ufficio Controllo Abitanti che si occupa dell’invio del materiale ai residenti all’estero, passando per i Servizi del Territorio che si occupano dell’aspetto logistico come ad esempio la preparazione dei seggi, al Servizio Informatico che genera il catalogo elettorale e le schede di legittimazione. Abbiamo cercato di comporre una “squadra delle votazioni” che raggruppasse tutte le competenze necessarie e vedesse le medesime persone coinvolte con una certa regolarità. Penso sia questo che evita imprevisti e permette la celere trattazione delle buste.

Quante persone sono coinvolte?

Circa una ventina di funzionari dell’Amministrazione, ai quali vanno aggiunti i membri ed i presidenti dei vari uffici elettorali.

Con quanto anticipo formate i vostri dipendenti?

Certo: di regola un mesetto prima dell’elezioni tutti coloro che sono coinvolti vengono istruiti dal nostro Servizio Giuridico, ricalcando la formazione che viene organizzata dal Cantone per i Comuni. Ciò conferma che siamo tutti parte del medesimo Ente pubblico.

L'introduzione del voto per corrispondenza (modalità scelta dalla maggior parte della popolazione) avrà modificato i ritmi della vostra giornata elettorale...

In realtà la giornata elettorale parte diverso tempo prima, quando si ricevono le buste del voto per corrispondenza e si “smistano” affinché sia garantito lo spoglio anonimo. Poi si predispone il seggio aprendolo al pubblico al mattino. Accolti tutti i votanti, a mezzogiorno si chiudono le urne e comincia lo spoglio (come detto, non sempre esso viene effettuato dal Comune). Quella è la fase più delicata e impegnativa, di solito svolta in rigoroso silenzio: alla conta va aggiunta la riconta e la ri-riconta, per verificare la bontà dei dati finali e trasmettere all’Autorità cantonale (in via elettronica) i risultati di Locarno. Infine, prima della rituale bicchierata conclusiva, le schede vengono debitamente conservate, qualora si rendesse necessario un riesame… Non è mai successo e spero vivamente che l’intervista non ci porti sfortuna quest’anno!

Lei è in carica dal 2003, e ha già vissuto diverse elezioni comunali. L’esperienza sua e del vostro gruppo di lavoro aiuta, in eventi del genere?

Come detto, il fatto di individuare una “squadra” che si consolidi ad ogni passaggio alle urne si è rivelata una scelta vincente, anche di fronte agli imprevisti.

Ci sono aneddoti o fatti curiosi accaduti durante le elezioni comunali del passato che ricordate con particolare piacere?

Prima dell’avvento del voto per corrispondenza, che ha comprensibilmente portato gran parte della popolazione a esprimere il proprio voto con anticipo, trasmettendo poi la busta al Comune, vi erano molte più persone che si recavano alle urne “fisicamente”. E ricordo qualche bambino emozionato nella cabina di voto, come pure qualche animale domestico… Devo dire che i seggi erano più vivaci. Oggi rimangono le piacevoli chiacchierate in Piazza dopo aver depositato la busta, ma c’è meno traffico.

Forse un dettaglio che notiamo sempre con piacere è vedere che il mattino, quando si apre il seggio, c’è immancabilmente qualche cittadino o cittadina che è in attesa all’ingresso con la propria busta, quasi non vedesse l’ora di votare. È qualcosa che è sempre bello vedere, e che ci ricorda che nonostante la scarsa partecipazione, vi è pure una parte della popolazione che tiene molto ad esprimersi e a infilare la propria busta nell’urna. È un gesto che ci ricorda il valore del singolo voto.