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N2 - 2018

realizzazione

Autori: Mattia Bertoldi
Data: 10 aprile 2018

Questa casa nasconde un segreto

Si trova a Solduno e da più di trent’anni è residenza di Augusto Orsi. Nel 1987, però…

Non sono molte le persone in Ticino che possono dire di aver ospitato un intero set cinematografico tra le proprie mura. Tra di loro c’è Augusto Orsi, ex addetto stampa del Festival del film di Locarno che nel 1987 ha svolto un ruolo importante nella produzione di Remake, uno degli oltre 130 film ambientati in Ticino e censiti da OltreconfiniTi nel marzo 2018. «In qualità di responsabile caselle stampa» ricorda Orsi, «entravo spesso in contatto con produttori provenienti da tutto il mondo. Quando incontrai Marina Piperno nel 1987, mi disse che stavano per girare il nuovo film di Ansano Giannarelli ed erano alla ricerca di una casa dove ambientare alcune scene. Ne parlai con Martine, mia moglie, e poco tempo dopo un intero set cinematografico si trasferì nella nostra abitazione».

A stretto contatto

Per qualche giorno, quindi, l’edificio divenne l’abitazione della giornalista Silvia, interpretata da Daniela Morelli. «Le riprese durarono tre giorni » afferma Augusto, «anche se alla fine le scene girate qui dentro coprivano al massimo sei, sette minuti dell’intero lungometraggio. Come ringraziamento ci regalarono una pianta, che dopo trent’anni fa ancora bella mostra di sé nel nostro salotto!»

Per la famiglia Orsi, da sempre amante del cinema, quella fu un’occasione unica per osservare da vicino la nascita di un film. «Osservare il rapporto tra la troupe e gli attori era intrigante» ricorda Martine Orsi. «In particolare, ho capito quanto importante fosse la luce per le riprese, perché spesso bisognava interrompere il lavoro per montare un altro filtro o attendere che passasse una nuvola. Anche sentire il regista gridare “Ciak, si gira!” era emozionante. La troupe, poi, fu gentilissima: i tecnici presero nota di dove si trovavano tutti i nostri oggetti e una volta concluso il lavoro, rimisero ogni cosa in perfetto ordine».

Presenti anche nel film

La squadra di Giannarelli sfruttò diversi ambienti: il salotto, il giardino esterno e la camera da letto dei signori Orsi. Un’attenzione che diede alla famiglia di Augusto la possibilità di apparire in due camei… imprevisti. «Se si nota bene» ricorda Augusto, «in una scena girata nella nostra camera da letto è possibile scorgere una foto di me e Martine incorniciata, sfuggita agli scenografi. Inoltre, la voce del bambino che chiama sua madre Silvia appartiene a nostro figlio Damien, all’epoca adolescente».

Un’apparizione che Martine non si aspettava. «Quando ho visto il film per la prima volta e ho sentito la sua voce, ho subito pensato che fosse stata registrata per sbaglio mentre chiamava me! Era invece stato il regista a chiederglielo, e lui aveva accettato a mia insaputa».

Apertura verso il futuro

La vicinanza al Festival del film di Locarno ha portato Augusto Orsi a interessarsi di diverse iniziative dedicate alla Settima arte; in particolare, è stato uno dei primi sostenitori della Ticino Film Commission. «Avevo visto diverse organizzazioni di questo genere partecipare ad altre kermesse cinematografiche come quella di Mons, in Belgio, dedicata ai film d’amore. Ricordo di averne parlato anche all’attuale vicedirettrice artistica del Festival di Locarno Nadia Dresti, mentre andavamo al festival di Cannes. Sono quindi molto felice che oggi esista una realtà del genere e scopro con piacere questa nuova banca dati dedicata ai film girati o ambientati in Ticino, promossa dall’Amministrazione cantonale. Sono cose che ti fanno capire come tutto, in fondo, riesce a intrecciarsi e quanto è importante aiutarsi a vicenda. Se poi ci sarà bisogno di una casa per girare un altro film nel Locarnese, be’: la nostra è sempre a disposizione!»

Il Servizio dell’informazione e della comunicazione del Consiglio di Stato (SIC) ringrazia di cuore la famiglia Orsi per l’ospitalità, l’intervista e il materiale originale dedicato a Remake, disponibile sulla scheda dedicata al film stesso.