Vai al contenuto principale Vai alla ricerca

N3 - 2018

sensibilizzazione

Smog estivo: cos'è e come proteggersi

Intervista a Ivan Maffioli, Collaboratore scientifico dell’Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili

Autori: Redazione DT
Autori foto: Redazione DT
Data: 14 giugno 2018

La stagione estiva è alle porte e con essa si ripresenta il problema dello smog estivo, essenzialmente legato alle elevate concentrazioni di ozono nell’aria.

In particolare, nelle giornate soleggiate, calde e poco ventose, le concentrazioni medie orarie di questo inquinante superano frequentemente la soglia di 120 microgrammi per metro cubo, valore limite orario di immissioni fissato dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt). Ne parliamo con Ivan Maffioli, Collaboratore scientifico dell’Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili al Dipartimento del territorio.                     

Che cosa è l’ozono?

«L’ozono troposferico è presente normalmente negli strati bassi dell’atmosfera (troposfera) e quindi nell’aria che respiriamo. Si forma sotto l’effetto dei raggi solari a partire dagli ossidi d’azoto e dai composti organici volatili, detti precursori dell’ozono, in gran parte prodotti dalle attività umane.
L’ozono troposferico va distinto dall’ozono stratosferico, presente nella parte più esterna della nostra atmosfera, che funge da schermo protettivo, preservando la biosfera dall’azione nociva dei raggi ultravioletti. Questo strato ha subito negli ultimi decenni un pericoloso assottigliamento – il così detto buco dell’ozono - provocato dai clorofluorocarburi (CFC)».

Qual è l’impatto dello smog estivo sulla salute?

«Alte concentrazioni di ozono nell’aria provocano irritazioni delle mucose che possono causare: bruciore agli occhi, fastidio alla gola, sensazione di oppressione toracica, dolori durante il respiro profondo, riduzione della performance fisica».

Quali sono le categorie maggiormente a rischio?

«La reazione all'ozono varia da soggetto a soggetto e dipende dalla sua concentrazione nell'aria e dalla durata dell'esposizione. Bambini piccoli, donne incinte, persone anziane, persone affette da asma, insufficienza respiratoria o cardiaca, risentono maggiormente degli effetti dello smog rispetto a chi gode di buona salute. Inoltre, circa il 10-15% degli svizzeri presenta una sensibilità marcata all’ozono, dovuta in parte a predisposizioni genetiche».

Come posso proteggermi?

«Passeggiare, fare un bagno o un picnic, non crea problemi; è invece raccomandabile evitare sforzi fisici nelle ore più calde e di massima insolazione. È inoltre buona norma evitare altri fattori irritanti quali tabacco, solventi e fumo per non peggiorare i sintomi. In caso di fastidio agli occhi può essere utile rinunciare all’uso delle lenti a contatto.
Chi lamenta sintomi dovuti alla presenza di ozono dovrebbe evitare di compiere sforzi fisici eccessivi. In caso di sintomi frequenti, nuovi e/o aggravati, è consigliabile consultare il proprio medico».

Cosa posso fare per migliorare la qualità dell’aria, e quindi la mia salute, nei periodi estivi?

«Lo smog estivo è un fenomeno che riguarda l’Europa intera, con masse d’aria cariche di ozono che si spingono su tutta la Svizzera, aumentando le concentrazioni del territorio. Le misure proposte a livello cantonale vogliono contribuire a contenere la parte di ozono prodotta localmente, ma soprattutto a ridurre la pericolosità del miscuglio inquinante estivo, riducendo le emissioni di inquinanti come il diossido di azoto e il benzene.
Nei periodi di maggior concentrazione si consiglia di:

• preferire veicoli a basse emissioni, spostandosi il più possibile a piedi, in bicicletta, con i trasporti pubblici o elettrici;
• evitare l’utilizzo dell’auto per tragitti non indispensabili;
• condividere l’auto anziché viaggiare da soli;
• rinunciare a motocicli con motore a due tempi favorendo scooter con motore a quattro tempi o elettrici;
• impiegare prodotti poveri o privi di solventi (vernici all’acqua, prodotti di pulitura, colle, spray aerosol e prodotti di trattamento del legno).

È importante ricordare che i macchinari con motori a due tempi emettono grandi quantitativi di composti organici volatili, tra i quali il benzene. Questa sostanza è cancerogena. Per motoseghe o decespugliatori la situazione è ancora più critica: il tubo di scarico vicino all’operatore favorisce, infatti, l’inalazione delle sostanze nocive. Inoltre, le emissioni di uno di questi apparecchi corrisponde a quelle di quasi 100 automobili. Per tutti questi motivi è fortemente consigliabile l'uso di benzina alchilata, una speciale benzina a basse emissioni priva di benzene (-99% rispetto alla benzina tradizionale) disponibile nei centri commerciali e dai rivenditori specializzati».

Per saperne di più

Sul sito del Cantone: www.ti.ch/aria e www.ti.ch/oasi

Sull'app: Dal sito OASI è possibile scaricare gratuitamente l’applicativo per Smartphone “airCHeck”, che riporta le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici in Svizzera e nel Liechtenstein.

Sul sito della Confederazione: http://www.ozon-info.ch/it

Tramite i bollettini radio RSI Rete Uno da giugno ad agosto: tutti i giorni alle 18:30 sono diffusi i dati delle concentrazioni orarie massime di ozono registrate in Ticino. Inoltre, ogni lunedì alle 12.55 sono trasmessi il riassunto dello stato dell’aria della settimana trascorsa e le previsione per i giorni successivi, nei giorni di canicola accompagnate dalle raccomandazioni sanitarie elaborate dal Gruppo operativo salute e ambiente (www.ti.ch/gosa).