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N3 - 2017

appartenenza

(foto Elizabeth La Rosa, SIC)

Autori: Mattia Bertoldi
Data: 03 settembre 2017

Un abbraccio rivelatore

L'incontro tra un dio del fiume ed Elvezia riporta alla nascita del nostro Cantone

Tra le decine di opere presenti a Palazzo delle Orsoline, "La rigenerazione del Cantone Ticino" è probabilmente quella che meglio incarna il concetto di appartenenza. Oggi esposta lungo il corridoio che porta alla sala del Consiglio di Stato, questo olio su tela era inizialmente posizionato nell'aula del Gran Consiglio. Il dipinto, firmato da Antonio Baroffio nel 1805 in seguito all'Atto di Mediazione di Napoleone del 1803, rappresenta il nostro Cantone attraverso una chiave allegorico-celebrativa che si rifà alla mitologia classica.

In cima, infatti, possiamo ammirare la Giustizia (bilancia e spada i suoi simboli) assistita da Minerva. La dea della saggezza indica Ercole, sulla destra, mentre atterra con una clava tre figure rappresentanti Avarizia, Schiavitù e Discordia. Dall’altro lato le Belle Arti (gli oggetti che stringono tra le dita sono rivelatori) hanno lo sguardo rivolto verso l'alto; ai loro piedi, su una pietra, sono incisi i nomi di grandi artisti ticinesi emigrati nel mondo (l'esempio più classico è quello dell'architetto Francesco Borromini, a Roma). Verso il centro si può osservare l’altare della patria per cui si sta preparando un sacrificio e, sullo sfondo, il fiume Ticino.

Ed è proprio questo corso d'acqua ad aver ispirato l'artista per la figura più importante di tutto il quadro, in posizione centrale: l’uomo dalla lunga barba bianca si ispira a Nettuno ma è una divinità fluviale, rappresentante il Ticino. La donna al suo fianco è invece Elvezia, ovvero la Svizzera. La loro unione, l'appartenersi l'uno all'altra, sono alla base tanto di questo dipinto, quanto del nostro Cantone. La dimostrazione è data dal loro abbraccio: i drappi rosso e blu si uniscono in un solo punto, all'altezza del ventre, portando alla luce lo stemma rossoblù del nostro Cantone.

Il Servizio dell'informazione e della comunicazione (SIC) del Consiglio di Stato è responsabile per le visite guidate a Palazzo delle Orsoline, aperte a scolaresche, gruppi e associazioni. Maggiori informazioni su http://www4.ti.ch/can/sic/cosa-facciamo/visite-guidate/